I dati, la chiave per un futuro smart
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Da città a “smart city” grazie ai dati: con i nostri sistemi di rilevamento possiamo monitorare l’andamento del traffico, la qualità dell’aria e il consumo di verde pubblico
Un cassonetto intelligente, che si apre e chiude in autonomia, capace di riconoscere gli utenti tramite tessera o smartphone e di registrare i conferimenti, avvisando via wireless gli operatori quando è pieno.
Fantascienza? No, è il nostro Cassonetto Smarty, tra gli ultimi progetti avviati da Hera per migliorare e rendere ancora più efficiente la raccolta differenziata. Un’iniziativa che rappresenta in modo semplice e immediato, soprattutto per il cliente, il processo di innovazione e digitalizzazione che Hera ha avviato negli ultimi anni, mettendo al primo posto i dati e la loro analisi.
Ogni giorno riceviamo milioni di dati, un volume di informazioni non paragonabile a quelli con cui ci misuravamo solamente pochi anni fa. Sono i sistemi digitali più evoluti a venirci in aiuto, come sistemi di Internet of Things e business intelligence, algoritmi di machine learning e tool di intelligenza artificiale.
La città del futuro, la “smart city”, è uno degli ambiti in cui esprimere al meglio l’innovazione dei nostri servizi. Grazie ad Acantho, la digital company del Gruppo Hera con una rete a banda ultra-larga di circa 4.400 chilometri in fibra ottica di proprietà, abbiamo sviluppato servizi di wi-fi pubblico, sistemi smart security e digital signage, come totem multifunzione che mostrano agli utenti contenuti informativi o promozionali (In continuità con gli anni precedenti, anche nel 2021 Acantho ha manifestato interesse formale per aderire all’integrazione con reti in fibra ottica di altri operatori regionali; le zone in digital divide coperte da Acantho sono 230).
Attraverso i nostri dispositivi e sensori di rilevazione, collegati a un’infrastruttura informativa di ultima generazione, possiamo raccogliere informazioni sull’andamento del traffico, sulla qualità dell’aria, sul consumo di verde pubblico, fino alla ricognizione satellitare dei tetti con presenza di amianto. Informazioni preziose, che sono indispensabili per comprendere sempre di più il territorio in cui operiamo, in un’ottica di creazione di valore condiviso.
Dal punto di vista tecnico, durante il 2021 è avvenuta l’integrazione della tecnologia Narrowband Internet of Things in ambito gas; anche in ambito idrico, questa tecnologia permette di raggiungere buone performance in termini di stabilità e raggiungibilità del segnale, permettendo di avviare un progetto di telelettura che riguarderà prima di tutto le utenze idroesigenti. In ambito elettrico nel 2021 sono stati installati i primi misuratori elettrici di seconda generazione.
Accedere a un bacino di dati così evoluto ci mette di fronte a una grande responsabilità: proteggerlo. Secondo il Global Risk Report 2020 del World Economic Forum, gli attacchi cyber rappresentano uno dei 10 principali rischi per le persone e l’economia globale, sia per impatto sia per probabilità. Per questo, siamo costantemente al lavoro per migliorare il nostro approccio alla cyber security, con l’obiettivo di difendere dispositivi, utenti, identità e infrastrutture. Negli ultimi anni, abbiamo potenziato il sistema di sicurezza e-mail e di navigazione dei dispositivi dei nostri dipendenti, rafforzato la protezione in ambito cloud e il monitoraggio delle reti degli impianti industriali, nel rispetto delle normative più recenti come il GDPR.
«Le tecnologie disponibili per il mondo delle utility sono moltissime. La criticità, e la vera sfida, sta nell’identificare quelle giuste in ordine alle finalità strategiche dell’azienda: le tecnologie per l’analisi dei dati e l’intelligent automation mostrano potenzialità di crescita enormi. La comprensione dei dati e il loro impiego in ottica predittiva offrono prospettive senza precedenti per contenere i costi, migliorando il servizio e la competitività», sottolinea Salvatore Molè, Direttore Centrale Innovazione e Responsabile ICT di Gruppo Hera.