Depurazione 4.0, tra Artificial Intelligence a tecnologie predittive
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Il depuratore intelligente di Modena e COSTANCE, il prototipo dell’impianto di depurazione di Granarolo dell’Emilia. Due esempi virtuosi, all’insegna della gestione sostenibile della risorsa idrica
Parola d’ordine: innovazione. A tutela dell’ambiente e di chi lo abita, per garantire servizi di qualità. Questo è da sempre il nostro credo. Ma non basta. Dobbiamo aggiungere un’altra parola chiave: resilienza, ovvero la capacità di far fronte ai cambiamenti. E proprio quando parliamo di cambiamenti climatici, abbiamo imparato che innovazione e resilienza sono inscindibili. Le più moderne tecnologie ci permettono, infatti, di affrontare cambiamenti repentini, passando attraverso la prevenzione, cioè la capacità di intuire cause e conseguenze, giocando d’anticipo.
Seguendo questo principio, e in qualità di secondo operatore nazionale per volumi di acqua venduta, abbiamo previsto nel Piano Industriale al 2023 investimenti per 830 milioni di euro in tecnologie smart .
Infatti, le reti e gli impianti del ciclo idrico sono sottoposti a stress sempre più forti, a causa dei
cambiamenti climatici in atto, e solo la capacità di adattarci e innovarci, ci ha resi un’eccellenza italiana nel settore.
Gli investimenti che abbiamo sostenuto sono superiori del 20% alla media nazionale – quasi 176 milioni di euro solo nel 2019 - e ribadiscono il nostro orientamento verso un’economia circolare e rigenerativa, a partire dalla risorsa acqua.
In particolare, aderendo alle richieste del Global Compact delle Nazioni Unite sulla gestione sostenibile della risorsa idrica, confermiamo l’impegno a favore di una continua innovazione del servizio tesa alla sua progressiva decarbonizzazione. Questo avviene non soltanto con l’utilizzo di sola energia rinnovabile, ma anche attraverso progetti di efficientamento energetico e di ottimizzazione dei processi coinvolti nella depurazione.
Due sono gli esempi virtuosi di cui andiamo particolarmente fieri, il depuratore di Modena e quello di Granarolo dell’Emilia (Bologna).
IL DEPURATORE INTELLIGENTE È DI MODENA
Acqua azzurra, acqua chiara. È il ritornello che dà il benvenuto al depuratore intelligente di Modena. Il nuovo sistema predittivo, unico in Italia, ci consente infatti di migliorare la qualità dell’acqua che restituiamo all’ambiente e di contenere ulteriormente i consumi energetici del nostro impianto di depurazione delle acque reflue.
Qui, innovazione tecnologica, sistemi integrati e uso efficiente delle risorse la fanno da padrone. Il progetto, sviluppato insieme a Energy Way (l’azienda che sviluppa modelli matematici per lo sviluppo efficiente e sostenibile delle imprese), ha visto la creazione di un sistema capace di controllare il processo di ossidazione, fase fondamentale del ciclo di depurazione delle acque reflue, prevedendo anticipatamente i fabbisogni delle attività dell’impianto. Questi, infatti, variano secondo la portata dell’acqua e la concentrazione di sostanze inquinanti organiche. I
l controllore smart prevede, con un anticipo di 30 minuti, le condizioni dell’impianto e agisce preventivamente per evitare la concentrazione di inquinanti o i picchi energetici.
La sperimentazione ha prodotto risultati positivi, di cui siamo orgogliosi. Il depuratore modenese, che ha la capacità di far fronte alle esigenze di 500.000 abitanti, ha registrato una diminuzione di energia impiegata nel processo di ossidazione pari al 16%, rispetto a un sistema di controllo tradizionale, e un calo della presenza di azoto, nelle acque in uscita (parametro già sotto i limiti di legge), di un ulteriore 8,1%.
BENVENUTO COSTANCE, PROTOTIPO DELL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI GRANAROLO DELL’EMILIA
È appena nato, ma promette decisamente bene. Stiamo parlando di CONSTANCE (COntrollo iNtelligente e geSTione Automatizzata per il trattameNto di aCque rEflue).
Il sistema, “figlio” di una partnership tra Gruppo Hera e ENEA (l'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente), è basato su tecnologie di machine learning, ed è in grado di ridurre di oltre il 30% i costi energetici e di gestione degli impianti di depurazione delle acque. Il prototipo ha raggiunto un livello 7 di maturità tecnologica ed è pronto per l’industrializzazione; i primi test sono stati eseguiti con successo nel nostro impianto di depurazione a Granarolo dell’Emilia (Bologna).
La principale innovazione di CONSTANCE ci consente di gestire da remoto più impianti di depurazione e di stimare in tempo reale la percentuale di inquinanti in ingresso, come l’azoto, abbattendoli e quindi restituendo acque più pulite.
“MISURIAMO LA FEBBRE” AI NOSTRI IMPIANTI DI DEPURAZIONE
No, non basta un termometro, come quello che utilizziamo per misurarci la temperatura. Però, monitorare lo “stato di salute” dei depuratori è oggi altrettanto semplice, grazie a cruscotti semplificati che
riassumono in pochi indici gli aspetti biologici, idraulici ed energetici dei processi depurativi.
Così possiamo controllare facilmente il funzionamento dei quindici principali impianti di depurazione del Gruppo e offrire ai cittadini servizi di qualità, senza interruzione.
I dati sono, inoltre, accessibili attraverso una dashboard direzionale, che ci permette di incrementare l’efficienza e migliorare le performance dei nostri impianti.
IL RECUPERO DELLE ACQUE DI DEPURAZIONE A BENEFICIO DEL TERRITORIO
A partire dal 2018 sono stati siglati accordi con le istituzioni competenti per recuperare le acque reflue scaricate dai depuratori. Nel 2021 l’acqua reflua depurata riutilizzabile corrisponde al 6,0% del totale; la previsione è di arrivare all’8,5% nel 2025 e al 15% nel 2030.
Sono i grandi investimenti verso la digitalizzazione a rendere possibile tutto questo.
E noi del Gruppo Hera lo facciamo per essere sempre più vicini al territorio in cui operiamo, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle sue risorse più preziose.