Se la città è un organismo e le infrastrutture urbane sono i suoi organi, vediamo come, negli anni,questi organi lavorano in maniera non coordinata, perché manca un sistema di controllo che consenta di migliorarne il funzionamento.
Per far fare l’ennesimo salto evolutivo alle città abbiamo bisogno di tre componenti fondamentali:
- I sensi: in grado di percepire cosa avviene in città attraverso la raccolta di dati come qualità aria, acustica, traffico, ecc;
- un sistema nervoso evoluto: in grado di trasmettere i segnali che i sensi hanno generato;
- un cervello: in grado di raccogliere i dati che giungono dalla rete di trasmissione e di elaborarli.
L’applicazione integrata di queste tre infrastrutture costituisce il Cyber Physical System della città, un insieme di differenti tecnologie che generano un sistema autonomo e intelligente, capace di facilitare l’integrazione tra soggetti diversi e distanti.
Le funzionalità di un Cyber Physical System possono essere riassunte in 5 livelli di evoluzione del dato e della conoscenza, in ordine crescente:
- Smart connection level: gestire, acquisire e trasferire dati in real-time con sensori intelligenti;
- Data-to-information conversion level: capacità di aggregare i dati e di convertirli in informazioni;
- Cyber level & Digital Twin: capacità di rappresentare in real-time il dominio reale in una realtà digitale;
- Cognition level: capacità di identificare diversi scenari e di supportare un processo decisionale;
- Configuration level: capacità di fornire feedback alla realtà fisica da quella virtuale.
Questo sistema può essere applicato sia alla qualità dell’aria che alla raccolta rifiuti, all’utilizzo dell’energia e, in generale, ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile proposti nell'Agenda ONU 2030.
Nello specifico è stato sviluppato uno strumento pensato per guidare tale transizione: una piattaforma informatica denominata “PUNTOnet Board”, che integra servizi e permette la visualizzazione dinamica delle informazioni.
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