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Parte la sperimentazione di un modello virtuoso e replicabile di filiera verticale: un servizio integrato per la raccolta, il recupero e il riuso di tutta la plastica usata nell’industria del beverage per il confezionamento, dal PET al film termoretraibile
Per la prima volta in Italia, due sistemi autonomi di gestione degli imballaggi si alleano per offrire alle aziende del settore beverage un servizio congiunto per il recupero, il riciclo e il riuso, esteso non solo alle bottiglie in PET, ma anche al film in plastica che le avvolge nei fardelli e copre i pallet utilizzati nel trasporto.
L’accordo sperimentale prevede che Coripet - consorzio riconosciuto per la gestione e il riciclo degli imballaggi in PET (polietilene tereftalato) per liquidi alimentari - nel pieno rispetto dell’autonomia industriale e commerciale delle singole imprese consorziate, segnali a queste ultime la possibilità di utilizzare il film riciclato fornito da P.A.R.I.- sistema volontario per il recupero del film flessibile in LDPE (polietilene a bassa densità) -. P.A.R.I., da parte sua, si rende disponibile a fornire film con un contenuto minimo del 50% di plastica riciclata post-consumo, con possibilità di arrivare fino al 90%, garantendo il riciclo di almeno il 60% degli imballaggi immessi sul mercato.
L’intesa nasce dalla volontà di dare nuovo impulso al principio della responsabilità estesa del produttore (EPR- Extended Producer Responsibility) introdotto a livello europeo e recepito in Italia dal decreto legislativo 152/2006, che attribuisce alle imprese l’onere e la facoltà di organizzare autonomamente la gestione del fine vita degli imballaggi immessi sul mercato, anche attraverso sistemi alternativi rispetto ai consorzi di filiera tradizionali.
La sperimentazione permetterà di integrare la filiera “bottle-to-bottle” di Coripet - che già da inizio anno garantisce ai propri soci l’impiego del 25% di Rpet riciclato - con quella di P.A.R.I., valorizzando anche il film utilizzato per i fardelli e i cappucci copripallet. In questo modo le imprese consorziate potranno contare su un sistema efficiente e trasparente per la gestione dell’intero sistema di confezionamento in plastica, dall’imballo primario a quello terziario. Nel 2024 Coripet – che consorzia i principali marchi italiani di acque minerali e soft drink - ha raccolto oltre 165mila tonnellate di bottiglie PET, pari a oltre la metà dell’immesso a consumo nazionale.
«L’accordo con Coripet ci permette di estendere ulteriormente i principi dell’economia circolare anche per gli imballaggi secondari e terziari, valorizzando l’integrazione verticale della filiera e la rigenerazione di bottiglie e film potenzialmente all’infinito», spiega Michele Petrone, responsabile di P.A.R.I. e amministratore delegato di Aliplast, la società del Gruppo Hera che ha il sviluppato il sistema.
«Questa iniziativa rappresenta un passo concreto nella direzione indicata dalla normativa europea, dalla direttiva sulla plastica monouso (SUP, Single Use Plastics) al nuovo Regolamento imballaggi (PPWR, Packaging and Packaging Waste Regulation) approvato lo scorso gennaio», commenta Corrado Dentis, presidente di Coripet. «Come consorzio, continuiamo a promuovere soluzioni operative replicabili e pienamente aderenti agli obiettivi comunitari di riciclo e sostenibilità».
La fase sperimentale, valida fino al 31 dicembre 2028, prevede un monitoraggio continuo delle performance ambientali, tecniche e industriali, con l’obiettivo di rinnovare l’accordo e definire un modello replicabile anche in altri settori produttivi.
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Coripet è un consorzio volontario senza scopo di lucro, riconosciuto dal ministero dell’Ambiente nel 2021, per la gestione diretta degli imballaggi in PET per liquidi alimentari. Riunisce 63 imprese tra produttori, riciclatori e trasformatori. Gestisce la raccolta e il riciclo “bottle to bottle”, tramite convenzioni con gli enti locali e una rete nazionale di ecocompattatori (1.800 a fine anno) offrendo incentivi all’utente e tracciabilità completa del flusso PET e sostenendo una filiera circolare nazionale. Nel 2024 ha raccolto oltre 165.000 tonnellate di bottiglie PET, pari al 52,1% dell’immesso a consumo nazionale, con un fatturato di oltre 160 milioni di euro.
P.A.R.I. (Piano per la Gestione Autonoma dei Rifiuti di Imballaggio) è un sistema autonomo sviluppato nel 2008 da Aliplast, società del Gruppo Hera specializzata nel recupero, riciclo e produzione di plastiche rigenerate, per gestire in modo indipendente i propri rifiuti di imballaggio flessibile in polietilene a bassa densità (LDPE). Riconosciuto dal ministero dell’Ambiente nel 2014 è operativo su scala nazionale con una propria rete logistica dedicata agli imballaggi industriali in plastica LDPE e garantisce il riciclo di almeno il 60% dei materiali raccolti. Aliplast è l’unico operatore in Italia a disporre di una filiera integrata a ciclo chiuso per il riciclo della plastica, ha sei impianti in Italia e all’estero e nel 2024 ha trattato oltre 100mila tonnellate di rifiuti plastici, con un tasso di recupero superiore al 90% e un risparmio stimato di circa 213mila tonnellate di CO₂.
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