Gli obiettivi climatici italiani ed europei
Gli obiettivi climatici italiani ed europei
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Gli obiettivi climatici italiani ed europei
Con il nuovo pacchetto europeo Fit for 55, pubblicato a luglio 2021, l’Unione Europea ha rafforzato i propri obiettivi nella lotta al cambiamento climatico. Per raggiungere il traguardo della neutralità climatica al 2050, gli obiettivi al 2030 sono diventati più stringenti:
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36/37% di efficienza energetica (+3,5 punti percentuali rispetto al precedente obiettivo)
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40% di utilizzo di energia da fonte rinnovabile nei consumi finali lordi (era il 32% il target previsto dalla precedente direttiva)
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-55% le emissioni di gas serra, rispetto ai livelli del 1990 (il 15% in più rispetto a quanto previsto nei precedenti piani).
A livello nazionale, il percorso di decarbonizzazione è tracciato nel PNIEC - Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (dicembre 2019, aggiornamento in corso) che ha come obiettivo al 2030 l’utilizzo del 30% di energia da fonte rinnovabile e la riduzione delle emissioni di gas serra del 51% al 2030. Gli obiettivi italiani di efficienza energetica sono ancora in corso di ridefinizione.
Al 2020 la riduzione delle emissioni dell’UE è del 34% (superando l’obiettivo del -20% al 2020), mentre per l’Italia lo stesso valore è del 27% (rispetto all’obiettivo del -21% al 2020).
L’attuale conflitto in corso in Ucraina ha evidenziato la forte dipendenza dell’Europa dal gas importato. La Commissione europea ha, a maggio 2022, pubblicato il piano REPowerEU che mira a ridurre la dipendenza europea da combustibili fossili accelerando così la transizione energetica. Questo insieme di impegni si inserisce all’interno del pacchetto Fit for 55 sopracitato, integrandolo con azioni supplementari in materia di sicurezza dell’approvvigionamento energetico e stoccaggio di energia: risparmio energetico, diversificazione delle importazioni di energia, sostituzione rapida dei combustibili fossili con energia pulita e combinazione intelligente di investimenti e riforme.
Gli attuali impegni in ambito climatico al 2030 e 2050 rimangono inalterati, come gli obiettivi per le rinnovabili e l’efficienza energetica. È plausibile che, in una fase iniziale del piano, parte dell’attuale capacità riservata al carbone possa essere usata più a lungo più del previsto e che l’energia nucleare come le risorse interne di gas svolgano un ruolo di copertura.
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