Herambiente: le accuse sulla discarica Tre Monti sono prive di fondamento; non è mai esistito alcun inquinamento ambientale e ARPAE ha rilasciato il certificato di avvenuta bonifica
Filtro personalizzato
Hera Custom Facet Publish Date
Sfaccettature personalizzate
Sfaccettature personalizzate
Hera Custom Facet Publish Date
Categoria Sfaccettature
Barra di ricerca
Aggregatore Risorse
La società Herambiente, in merito all'indagine aperta sulla discarica Tre Monti, desidera entrare nel merito delle conclusioni avendo preso visione del fascicolo processuale e ritenendo, alla luce di ciò, completamente infondate le accuse. Si contesta quindi fermamente il reato di inquinamento ambientale anche perché non è avvenuta alcuna contaminazione verso l'esterno del sito.
Inoltre si evidenzia che negli atti di indagine sorprendentemente neppure compare il certificato di avvenuta bonifica rilasciato a Herambiente nel novembre 2018 da Arpae, che ha riconosciuto formalmente che la bonifica è stata eseguita a regola d'arte. Si tratta di una carenza che ben avrebbe potuto essere sopperita se gli Inquirenti avessero aperto per tempo un contraddittorio con l'azienda e con gli altri Enti competenti che con tutta probabilità avrebbe portato ad un esito ben differente dell'indagine.
L'inchiesta viceversa si fonda solo su elementi provenienti da alcuni Comitati che non hanno trovato riscontro negli atti di indagine poi svolti dal NOE.
Entrando nel merito dei principali punti, si sottolinea che si tratta di questioni già affrontate dagli organi competenti e chiarite da tempo.
A fine 2015, in seguito ad alcune evidenze riscontrate nei pozzi spia di alcune vasche per la raccolta del percolato, le stesse in piena trasparenza e coerenza con il progetto di bonifica approvato da Arpae, sono state completamente rimosse eliminando totalmente ogni fonte di interferenza ambientale che per altro, è bene sottolineare, non ha mai interessato in alcun modo le aree esterne al sito di discarica, come successivamente accertato dalla stessa Arpae. Anche all'interno del sito, inoltre, l'area interessata era molto limitata, pari allo 0,4% dell'intera superficie impiantistica. Herambiente ha quindi seguito tutte le prescrizioni ricevute dagli organi competenti, con la rimozione delle vasche e del terreno circostante. Tutti i lavori di bonifica, che hanno comportato un investimento da parte della Società di oltre 5 milioni di euro, sono stati eseguiti e l'intervento è terminato il 31 maggio 2018, come accertato anche da Arpae che ne ha certificato la conformità al progetto approvato e il raggiungimento degli obiettivi prefissati, con provvedimento del 14/11/2018. La bonifica quindi è stata efficace, come hanno dimostrato anche i risultati delle analisi svolte all'interno e all'esterno del sito in più occasioni.
Esternamente e internamente al sito, da tempo Arpae ha avviato una campagna di monitoraggio, che proseguirà fino al 2020, sulle acque sotterranee che non ha mai evidenziato contaminazioni da percolato. Anche le ultime, condotte a fine 2018, confermano che non esiste alcun collegamento tra i risultati delle analisi e la discarica. Le conclusioni riportano chiaramente che i parametri rilevati sui punti di campionamento esterni alla discarica che superano le CSC (concentrazioni soglia di contaminazione) non derivano dal percolato di discarica e hanno con ogni probabilità origine naturale, come confermato anche da analisi isotopiche svolte nella medesima campagna che non evidenziano fenomeni di contaminazione delle acque superficiali (Rio Rondinella) e sotterranee con il percolato.
In sostanza, nei risultati delle analisi non c'è traccia delle caratteristiche che una eventuale contaminazione da percolato dovrebbe avere.
Negli atti processuali si fa riferimento anche a sversamenti di percolato nel Rio Rondinella. Su questo tema, un unico episodio di questo tipo, di entità limitata, si è verificato a fine 2009. In quel caso, come da procedura, è stato prontamente comunicato dalla Società agli organi competenti e nel contempo sono scattati immediatamente tutti gli interventi di salvaguardia previsti. La fuoriuscita è stata subito bloccata, senza conseguenze per l'ambiente, come verificato anche dagli enti competenti. Incidenti di questo tipo non si sono più verificati nei 10 anni successivi, grazie a procedure interne e a sistemi di monitoraggio del processo sui quali Herambiente costantemente investe per implementarli in modo conforme alle best practice di settore in ambito ambientale.
La contestazione relativa all'immissione di rifiuti asseritamente non autorizzati in discarica si fonda su una interpretazione errata della classificazione amministrativa e provenienza geografica degli stessi. In ogni caso tutti i rifiuti conferiti nell'impianto, come attestato dagli stessi organi di controllo, sono sempre stati conformi ad una discarica per rifiuti urbani e speciali non pericolosi e non possono pertanto aver causato alcuna inquinamento dell'ambiente esterno.
Preme inoltre evidenziare, a conclusione, che la recente sentenza del Consiglio di Stato è intervenuta esclusivamente su aspetti amministrativi inerenti l'iter autorizzativo della Regione per la sopraelevazione e ampliamento della discarica e non ha nulla a che vedere con l'indagine dei Noe.
La società ribadisce quindi, come già fatto ieri, di avere sempre agito nel pieno rispetto delle norme e delle migliori prassi applicabili, nell'interesse della collettività. Pertanto, la società confida che riuscirà a dimostrare nelle sedi competenti la totale insussistenza dell'accusa.
Aggregatore Risorse
Il progetto per sensibilizzare sul corretto conferimento di apparecchiature elettriche ed elettroniche, nell’ambito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2025. Fino a 1500 euro a scuola da usare per l’acquisto di materiale didattico.
Un vecchio tostapane, uno smartphone inutilizzabile, una sveglia elettrica che non suona più: oggetti che spesso diventano rifiuti nascosti in casa. Nelle scuole primarie Garibaldi, Carducci e Tovoli e nella scuola secondaria di primo grado Marconi, questi piccoli RAEE possono trasformarsi in valore, grazie all’iniziativa “Missione RAEE” di Hera che arriva sui banchi di Casalecchio di Reno e, stimolando i bambini e i ragazzi con un gioco di squadra, premia gli istituti capaci di riconoscerli, raccoglierli e differenziarli correttamente.
Il progetto, in collaborazione con La Grande Macchina del Mondo, il programma di educazione ambientale che il Gruppo Hera, da 16 anni, rivolge alle scuole di ogni ordine e grado dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, prevede un’attività didattica in aula per conoscere la particolare tipologia di rifiuto, le preziose materie prime che lo compongono e come le stesse possono essere avviate al corretto recupero. Il programma prevede l’uso dello speciale ECOgame “Missione RAEE–Il pianeta del futuro”, realizzato appositamente per il progetto, che mette a disposizione delle scuole alcuni contenitori specifici per la raccolta dei piccoli elettrodomestici non più funzionanti, come per esempio smartphone, asciugacapelli, sveglie elettriche, radioline, tostapane, joystick. Gli ECOgames, disponibili anche sul sito del Gruppo Hera (www.gruppohera.it) sono giochi realizzati per imparare a fare bene la raccolta differenziata e per sensibilizzare le nuove generazioni, e non solo, sui grandi temi ambientali come l’economia circolare e la salvaguardia delle risorse naturali. Gli studenti e le studentesse devono coinvolgere le famiglie per rintracciare i piccoli RAEE dimenticati nei cassetti di casa e portare a casa materiale informativo per sensibilizzare sul tema anche gli adulti.
Entro fine gennaio, gli educatori e le educatrici invitano le classi a portare a scuola i propri piccoli RAEE per concorrere al raggiungimento di un punteggio cumulativo per ogni scuola, proporzionale al peso dei RAEE raccolti e al numero di alunni coinvolti. Le scuole che raggiungeranno i punteggi più alti riceveranno un premio in buoni da utilizzare per l’acquisto di materiale didattico. Tutte le scuole avranno un riconoscimento per l’adesione all’iniziativa e un premio di partecipazione.
Risultati ricerca
Contatti generali
Telefono: +39 051 287111
HERA SPA
Viale Carlo Berti Pichat nr. 2/4 - 40127
Bologna
Contatti generali
Telefono: +39 051 287111
HERA SPA
Viale Carlo Berti Pichat nr. 2/4 - 40127
Bologna
Risparmiamo energia, insieme.
Il sito è in modalità risparmio energetico per ridurre i consumi, basta un click per ripartire.
Clicca in un punto qualsiasi per continuare a navigare
