Gruppo Hera, a Bondeno un parco fotovoltaico per la produzione di energia green
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L’impianto, installato su una superficie di 9 ettari, ha una potenza di 9 MW e produce energia corrispondente al consumo annuale di 5 mila famiglie. A regime permetterà di risparmiare quasi 6 mila tonnellate di anidride carbonica all’anno.

Energia pulita ottenuta dal sole nelle campagne di Bondeno, nel Ferrarese. È entrato in funzione il grande parco fotovoltaico per la produzione di energia elettrica rinnovabile realizzato dal Gruppo Hera in località Santa Bianca.
I lavori, iniziati nel settembre scorso grazie a un investimento di circa 7 milioni di euro a carico della multiutility, sono infatti terminati e la produzione di energia totalmente green, che sarà immessa in rete o destinata alle imprese energivore del territorio, è già realtà. Il nuovo impianto fotovoltaico, che conta 12.880 pannelli solari installati su un terreno di 9 ettari, ha una potenza di 9 megawatt. La produzione di energia elettrica attesa è di circa 13.500 MWh all’anno, corrispondenti al consumo di annuale di circa 5 mila famiglie. L’impianto a regime permetterà infine un risparmio in termini di anidride carbonica rilasciata nell’ambiente equivalente a quasi 6 mila tonnellate annue.
L’intervento rientra nel piano degli investimenti della multiutility volti a promuovere la produzione di energia elettrica rinnovabile, con l’obiettivo di contribuire in modo concreto alla decarbonizzazione dei consumi, accompagnando i territori serviti nel percorso di transizione ecologica.
Il progetto, realizzato su un terreno privato e in accordo con l’amministrazione cittadina, consentirà al comune di Bondeno di ottenere una quota del valore dell’energia prodotta ogni anno da impiegare per interventi di mitigazione degli impatti ambientali come programmi di efficientamento energetico, diffusione delle fonti rinnovabili e sensibilizzazione della cittadinanza sui temi ambientali.
«Questo progetto è parte integrante del nostro modello di generazione dell’energia distribuito, dove la produzione di energia rinnovabile è vicina a chi la consuma, dai cittadini alle imprese – spiega Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera - Il nostro ruolo è infatti quello di supportare i processi di decarbonizzazione delle comunità, partendo dalla promozione dell’efficienza energetica fino alla creazione di impianti di produzione di energie rinnovabili, creando un sistema ‘cucito’ sul territorio, in cui produzione e consumo siano interconnessi. Solo con innovazione e investimenti sulle infrastrutture primarie possiamo infatti costruire un futuro energetico più competitivo e green: così sono nati, oltre a questo nel Ferrarese, progetti come gli energy park di Bologna e Faenza e l’impianto agrivoltaico a Cesena con la newco Horowatt. Infine, la progressiva elettrificazione della base clienti e la fornitura di energia da fonti rinnovabili, tra cui il fotovoltaico, insieme all’utilizzo di sola energia rinnovabile per gli usi interni del Gruppo, sono tra le leve per il raggiungimento del target Net Zero al 2050, obiettivo inserito nel Piano di transizione climatica».
«Quello energetico è un tema centrale nella quotidianità di famiglie e imprese su cui è necessaria l’attenzione di ogni ente e di tutte le realtà del settore – interviene il sindaco di Bondeno, Simone Saletti - Con il 2,8% del valore dell’energia ottenuto da tutti gli impianti fotovoltaici attivi, previsto dal nostro regolamento, come Comune potremo portare avanti ulteriori interventi di implementazione energetica rinnovabile e sostenibile sull’intero territorio».
L’assessore comunale all’Ambiente, Marco Vincenzi, aggiunge: «Con Hera stiamo collaborando in progettualità importanti non solo dal punto di vista, pur importante, delle energie rinnovabili. Penso ad esempio all’impegno diretto dell’azienda nel futuro Impianto Idrovoro “Cavaliera” per un miglior governo delle acque del Po, e alle manutenzioni straordinarie su cui da tempo c’è condivisione con l’Amministrazione».
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Il progetto per sensibilizzare sul corretto conferimento di apparecchiature elettriche ed elettroniche, nell’ambito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2025. Fino a 1500 euro a scuola da usare per l’acquisto di materiale didattico.
Un vecchio tostapane, uno smartphone inutilizzabile, una sveglia elettrica che non suona più: oggetti che spesso diventano rifiuti nascosti in casa. Nelle scuole primarie Garibaldi, Carducci e Tovoli e nella scuola secondaria di primo grado Marconi, questi piccoli RAEE possono trasformarsi in valore, grazie all’iniziativa “Missione RAEE” di Hera che arriva sui banchi di Casalecchio di Reno e, stimolando i bambini e i ragazzi con un gioco di squadra, premia gli istituti capaci di riconoscerli, raccoglierli e differenziarli correttamente.
Il progetto, in collaborazione con La Grande Macchina del Mondo, il programma di educazione ambientale che il Gruppo Hera, da 16 anni, rivolge alle scuole di ogni ordine e grado dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, prevede un’attività didattica in aula per conoscere la particolare tipologia di rifiuto, le preziose materie prime che lo compongono e come le stesse possono essere avviate al corretto recupero. Il programma prevede l’uso dello speciale ECOgame “Missione RAEE–Il pianeta del futuro”, realizzato appositamente per il progetto, che mette a disposizione delle scuole alcuni contenitori specifici per la raccolta dei piccoli elettrodomestici non più funzionanti, come per esempio smartphone, asciugacapelli, sveglie elettriche, radioline, tostapane, joystick. Gli ECOgames, disponibili anche sul sito del Gruppo Hera (www.gruppohera.it) sono giochi realizzati per imparare a fare bene la raccolta differenziata e per sensibilizzare le nuove generazioni, e non solo, sui grandi temi ambientali come l’economia circolare e la salvaguardia delle risorse naturali. Gli studenti e le studentesse devono coinvolgere le famiglie per rintracciare i piccoli RAEE dimenticati nei cassetti di casa e portare a casa materiale informativo per sensibilizzare sul tema anche gli adulti.
Entro fine gennaio, gli educatori e le educatrici invitano le classi a portare a scuola i propri piccoli RAEE per concorrere al raggiungimento di un punteggio cumulativo per ogni scuola, proporzionale al peso dei RAEE raccolti e al numero di alunni coinvolti. Le scuole che raggiungeranno i punteggi più alti riceveranno un premio in buoni da utilizzare per l’acquisto di materiale didattico. Tutte le scuole avranno un riconoscimento per l’adesione all’iniziativa e un premio di partecipazione.
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