Scopri quanta raccolta differenziata viene recuperata e riciclata
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In questo report:
Nel 2024 è stato recuperato l’88% della quantità di organico, verde, carta, plastica, vetro, legno, metalli e ferro differenziati dai cittadini. Il 73% è stato riciclato e il 15% è stato destinato a recupero energetico (plastica e verde) o recuperato sotto forma di frazione organica stabilizzata (verde e organico).
Di seguito le percentuali recuperate per ogni materiale:
Per la plastica è stata considerata recuperata anche la quantità avviata a recupero energetico. Per riciclare la plastica è infatti necessario separare i singoli polimeri: dalla selezione dei principali (in prevalenza PET, HDPE, LDPE e PP) vengono generati scarti difficilmente riciclabili dai quali è però possibile recuperare energia. Del totale della plastica raccolta nel territorio servito dal Gruppo Hera nel 2024, è stato recuperato il 75%: il 30% è stato riciclato mentre il 45% è stato destinato a recupero energetico. Sul totale della plastica recuperata, il 40% è stato riciclato (60% nel territorio nazionale, sulla base di elaborazioni in base ai documenti pubblicati da Corepla) e il 60% è stato destinato a recupero energetico (40% nel territorio nazionale sulla base di elaborazioni in base ai documenti pubblicati da Corepla).
Per il verde è stata considerata recuperata anche la quantità avviata a recupero energetico, in questo caso in impianti a biomasse. Per il verde e per l’organico è stata considerata recuperata anche la quantità di compost generato che, pur non rispettando le caratteristiche necessarie per essere definito “compost di qualità” dall’Allegato 2 del D.Lgs. 75/2010, viene comunque utilizzato in sostituzione di risorse naturali (terreno vegetale). Del totale del verde raccolto, è stato recuperato il 92%: il 58% è stato riciclato mentre il 34% è stato destinato a recupero di energia (32%) o in sostituzione di risorse naturali (frazione organica biostabilizzata, 2%). Del totale dell’organico raccolto, è stato recuperato l’83%: il 78% è stato riciclato mentre il 5% è stato recuperato in sostituzione di risorse naturali (frazione organica biostabilizzata).
I dati non comprendono le raccolte multimateriali destinate esclusivamente ai clienti non domestici ubicate prevalentemente in aree industriali o artigianali (pari al 3% della raccolta differenziata totale del 2024).
I risultati sono stati calcolati secondo le Linee guida della Commissione Europea per il calcolo e la rendicontazione dei dati relativi ai rifiuti urbani pubblicate ad agosto 2021 in coerenza con la Decisione di esecuzione UE 2019/665. Tale Decisione stabilisce che “il peso dei rifiuti urbani riciclati è misurato all’atto dell’operazione di riciclaggio”, decurtando quindi dalle quote avviate a riciclo gli scarti generati dalle attività di pre-pulizia a monte delle operazioni di effettivo riciclo.
In particolare, per la plastica, vengono esclusi dalle quantità riciclate gli scarti generati nel processo di produzione della plastica riciclata (stimati pari al 20% della plastica in uscita dagli impianti di selezione, coerentemente con le elaborazioni Ispra e Arpae; tali quantità sono state considerate tutte inviate a recupero energetico) mentre per il verde e per l’organico vengono escluse dalle quantità riciclate le quantità relative al compost generato che non rispettano le caratteristiche per essere definito “compost di qualità” dall’Allegato 2 del D.Lgs. 75/2010, e che vengono utilizzate in sostituzione di risorse naturali (terreno vegetale).
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