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MERCATI – EUROLISTINI IN RIBASSO A METÀ SEDUTA, MILANO -0,9%
Borse europee negative a metà seduta, mentre i futures di Wall Street scambiano in territorio negativo.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,9% a 42.839 punti, in ribasso come il CAC 40 di Parigi (-1,6%), l’Ibex35 di Madrid (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%).
Pesa sul sentiment la rimozione della Governatrice della Fed Lisa Cook da parte del Presidente USA Trump, evento che ha alimentato preoccupazioni sull’indipendenza della banca centrale americana.
Dall’agenda macro odierna, ad agosto l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 87 punti, in calo contro le attese (90 punti) rispetto agli 88 punti di luglio.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,163, mentre il cambio dollaro/yen scende a 147,5. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-1,5%) a 67,2 dollari e il Wti (-1,6%) a 63,7 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 87 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,60%.
Tornando a Piazza Affari, guida Diasorin (+4,4%), seguita da Brunello Cucinelli (+1,6%), Moncler (+1,3%), Prysmian (+0,6%), mentre scivola in fondo Unicredit (-2,3%), preceduta da MPS (-2,0%), Mediobanca (-1,95%), Pop. Sondrio (-1,9%).

FRANCIA – AD AGOSTO FIDUCIA CONSUMATORI SCENDE CONTRO ATTESE A 87 PUNTI

MERCATI – PARTENZA IN RIBASSO PER L’EUROPA, PIAZZA AFFARI -0,8%
Avvio negativo per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,8% a 43.874 punti, in ribasso come il CAC 40 di Parigi (-1,4%), l’Ibex35 di Madrid (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,6%), il Ftse 100 di Londra (-0,6%).
Pesa sul sentiment la rimozione della Governatrice della Fed Lisa Cook da parte del Presidente USA Trump, evento che ha alimentato preoccupazioni sull’indipendenza della banca centrale americana.
Dall’agenda macro odierna, ad agosto l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 87 punti, in calo contro le attese (90 punti) rispetto agli 88 punti di luglio.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,162, il cambio dollaro/yen a 147,8. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-0,5%) a 67,9 dollari e il Wti (-0,6%) a 64,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 88 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,61%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Diasorin (+2,7%), seguita da Brunello Cucinelli (+0,4%), Amplifon (+0,4%), Moncler (+0,3%); in fondo Pop. Sondrio (-1,9%), Intesa Sanpaolo (-1,8%), Bper Banca (-1,6%) e Banco BPM (-1,4%).

MERCATI ASIATICI – SEDUTA PERLOPIÙ IN RIBASSO
Seduta perlopiù in calo per le principali borse asiatiche, in scia alla chiusura in ribasso di Wall Street.
In Giappone, l’indice Nikkei 225 e il Topix sono scesi entrambi dello 0,9%.
Tra gli altri indici asiatici, in Cina Shanghai cede lo 0,1%, Shenzen segna un incremento dello 0,8%, mentre Hong Kong cede lo 0,5%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha chiuso ieri ha -0,8%, lo S&P 500 a -0,4%, il Nasdaq a -0,2%.
Pesa sul sentiment la rimozione della Governatrice della Fed Lisa Cook da parte del Presidente USA Trump, evento che ha alimentato preoccupazioni sull’indipendenza della banca centrale americana.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,170, il cambio dollaro/yen a 147,2. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,6%) a 67,8 dollari e il Wti (-0,6%) a 64,4 dollari al barile.

WALL STREET ARRETRA NELLA PRIMA SEDUTA DELLA SETTIMANA APPESANTITA DAL SETTORE SALUTE
Wall Street chiude la seduta di lunedì in calo trascinata dal settore salute e perde parte dei guadagni messi a segno venerdì, dopo che Jerome Powell aveva riacceso la speranza per un taglio dei tassi a settembre.
Così l’S&P 500 termina a -0,43%, il Nasdaq a -0,22% e il Dow Jones a -0,77%.
Male anche il Russel 2000 a -0,96%.
Le società a minor capitalizzazione sono quelle che più di tutte hanno beneficiato venerdì degli indizi lasciati dal capo della Fed durante la sua ultima conferenza stampa a Jackson Hole.
Parole che avevano acceso le speranze tra gli operatori che hanno interpretato le parole di Jerome Powell come una conferma a un taglio dei tassi di interesse nel meeting di settembre.
La convinzione che ormai la Fed si sia decisa a tagliare i tassi di interesse è ancora alta anche se il peso dell’inflazione continua a farsi sentire e gli analisti stanno ancora studiando il reale impatto della politica commerciale di Donald Trump, soprattutto sulla fiducia e la capacità di spesa delle famiglie americane.
Tornando all’azionario il settore più colpito nella seduta di ieri è stato l’heathcare. Pfizer è crollata del 2,9% e Ely Lilly del 2,3%.
Crolla Keuring Dr Pepper, leader nelle bevande analcoliche, dopo l’annuncio dell’operazione di acquisizione del produttore olandese di caffe Jde Peet’s per 18 miliardi di dollari. Una notizia che preoccupa gli analisti per il forte aumento del debito che porterà questa operazione e che ha portato il titolo a chiudere a -11,5%.
Notizie poco incoraggianti anche per il settore trasporti dopo che Warren Buffet ha informato Csx di non voler comprare la compagnia ferroviaria. Csx è così crollata del 5,1% e ha trascinato tutto il settore con Union Pacific a -2% e Norfolk Southern a -2,5%.
A bilanciare le perdite ci ha pensato ancora una volta il settore tech a maggior capitalizzazione con Alphabet in rialzo dell’1,2% e Nvidia dell’1%.
Passando alle materie prime seduta positiva per il Brent a +1,41% a 68,22 dollari al barile. Bene anche il Wti a +1,51% a 64,71 dollari al barile.
Altro calo per l’oro a -0,45% a 3.399,75 dollari l’oncia. Più marcato il rosso dell’argento a -1,22% a 38,403 dollari l’oncia.
Infine sul forex l’euro/dollaro scende a 1,1622 e il dollaro/yen sale a 147,78.

MERCATI – CHIUSURA IN RIBASSO PER GLI EUROLISTINI, MILANO -0,2%
Le borse europee chiudono negative, con Wall Street mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 43.228 punti, in ribasso come Dax di Francoforte (-0,5%), Ibex35 di Madrid (-1,0%), CAC 40 di Parigi (-1,6%). Londra chiusa per festività.
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 e il Dow Jones cedono rispettivamente lo 0,1% e lo 0,5%.
Cautela tra gli investitori dopo i rialzi di venerdì in scia all’intervento a Jackson del presidente della Fed, Jerome Powell, che ha aperto a un taglio ai tassi d’interesse già a settembre.
Al momento i mercati prezzano una probabilità superiore all’80% di un taglio dei tassi da 25 punti base il mese prossimo da parte della Fed.
Dall’agenda macro odierna, ad agosto l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 89 punti, al di sopra degli 88,6 punti di luglio e delle attese. L’IFO Current Conditions si è attestato a 86,4 punti, in calo contro le attese (86,7) rispetto agli 86,5 punti del mese precedente. L’indicatore relativo alle aspettative di business si è attestato a 91,6 punti, in aumento contro le attese (90,2) rispetto ai 90,8 punti di luglio.
In Giappone, a giugno il Leading Index (finale) si è attestato a 105,6 punti, al di sotto dei 106,1 punti delle attese e della lettura preliminare.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,168, mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,7%) a 68,3 dollari al barile e il Wti (+2,0%) a 64,9 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 85 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,61%.
Tornando a Piazza Affari, guida Leonardo (+2,3%), seguita da Saipem (+1,1%), Pop. Sondrio (+1,0%), MPS (+0,9%). Chiudono in coda Brunello Cucinelli (-1,3%), Prysmian (-1,2%), Campari (-0,9%), Pirelli (-0,9%).

MERCATI USA – PARTENZA IN RIBASSO, NASDAQ ED S&P 500 -0,3%
Avvio in calo a Wall Street: dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq e lo S&P 500 cedono lo 0,3%, il Dow Jones lo 0,2%.
Cautela tra gli investitori dopo i rialzi di venerdì in scia all’intervento a Jackson del presidente della Fed, Jerome Powell, che ha aperto a un taglio ai tassi d’interesse già a settembre.
Al momento i mercati prezzano una probabilità superiore all’80% di un taglio dei tassi da 25 punti base il mese prossimo da parte della Fed.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,170, mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,5. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,9%) a 67,8 dollari al barile e il Wti (+1,1%) a 64,3 dollari al barile.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni oscillano rispettivamente intorno al 3,73% e al 4,29%.

GERMANIA – AD AGOSTO INDICE IFO SALE CONTRO ATTESE A 89,0 PUNTI
Ad agosto l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 89 punti, al di sopra degli 88,6 punti di luglio e delle attese.
L’IFO Current Conditions si è attestato a 86,4 punti, in calo contro le attese (86,7) rispetto agli 86,5 punti del mese precedente.
Infine, l’indicatore relativo alle aspettative di business si è attestato a 91,6 punti, in aumento contro le attese (90,2) rispetto ai 90,8 punti di luglio.

MERCATI – EUROLISTINI PERLOPIÙ NEGATIVI A METÀ SEDUTA, MILANO +0,1%
Borse europee perlopiù in calo, mentre i futures di Wall Street scambiano in territorio negativo dopo i rialzi di venerdì.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 43.358 punti, in controtendenza rispetto a Ibex35 di Madrid (-0,65%), CAC 40 di Parigi (-0,6%), Dax di Francoforte (-0,4%). Londra chiusa per festività.
Cautela tra gli investitori dopo i rialzi di venerdì in scia all’intervento a Jackson del presidente della Fed, Jerome Powell, che ha aperto a un taglio ai tassi d’interesse già a settembre.
Al momento i mercati prezzano una probabilità superiore all’80% di un taglio dei tassi da 25 punti base il mese prossimo da parte della Fed.
Dall’agenda macro odierna, ad agosto l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 89 punti, al di sopra degli 88,6 punti di luglio e delle attese. L’IFO Current Conditions si è attestato a 86,4 punti, in calo contro le attese (86,7) rispetto agli 86,5 punti del mese precedente. L’indicatore relativo alle aspettative di business si è attestato a 91,6 punti, in aumento contro le attese (90,2) rispetto ai 90,8 punti di luglio.
In Giappone, a giugno il Leading Index (finale) si è attestato a 105,6 punti, al di sotto dei 106,1 punti delle attese e della lettura preliminare.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,170, mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,3. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,3%) a 67,4 dollari e il Wti (+0,4%) a 63,9 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 84 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,59%.
Tornando a Piazza Affari, guida MPS (+2,4%), seguita da Amplifon (+2,0%), Mediobanca (+1,6%), Nexi (+1,5%), mentre scivola in fondo Stellantis (-1,2%), preceduta da Brunello Cucinelli (-0,95%), Prysmian (-0,9%), TIM (-0,6%).