Eni e Hera insieme per l'economia circolare: dagli oli vegetali esausti il biocarburante per i mezzi della raccolta rifiuti
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La partnership consentirà di trasformare nella bioraffineria Eni di Venezia gli oli raccolti da Hera (800 tonnellate nel 2017) in green diesel Eni. Rilevanti i benefici ambientali con una riduzione fino al 40% delle emissioni inquinanti
Eni e Hera, società da tempo impegnate nella promozione di un modello di economia circolare attraverso il continuo sviluppo tecnologico e organizzativo dei rispettivi business, hanno siglato oggi una partnership finalizzata a trasformare l'olio vegetale esausto in biocarburante per alimentare i mezzi aziendali della raccolta rifiuti di Hera.
L'accordo prevede che gli oli vegetali esausti di uso domestico, come quelli di frittura, recuperati da Hera attraverso circa 400 contenitori stradali e in circa 120 centri di raccolta, saranno inviati alla bioraffineria Eni di Venezia, a Porto Marghera, primo esempio al mondo di conversione di una raffineria di petrolio in bioraffineria, che lo trasformerà in green diesel, prodotto completamente rinnovabile che costituisce il 15% dell'Enidiesel+. Il biocarburante alimenterà i mezzi aziendali Hera per la raccolta dei rifiuti urbani. Nella fase sperimentale Enidiesel+ sarà utilizzato da una trentina di mezzi di grandi dimensioni, in modo da ottimizzare il beneficio ambientale, nell'area di Modena.
L'accordo siglato oggi amplia il circolo virtuoso già avviato da Eni con le società multiutility di Torino, Venezia e Roma e i cui test effettuati hanno già dimostrato importanti benefici a livello di qualità dell'aria, economico e industriale. Rispetto al gasolio tradizionale, infatti, Enidiesel+ presenta una componente rinnovabile che riduce le emissioni inquinanti fino al 40%, consente un risparmio dei consumi di circa il 4% e una riduzione dei costi manutentivi del motore. Gli stessi parametri tecnici di miglioramento derivanti dall'impiego del biocarburante saranno oggetto di monitoraggio congiunto da parte delle due aziende, in collaborazione con l'Istituto Motori del CNR.
A ulteriore supporto dell'iniziativa, Hera ha scelto di potenziare la raccolta stradale degli oli vegetali con l'introduzione di 300 nuovi contenitori dedicati nei territori serviti. Solo nel 2017 sono state 800 le tonnellate di oli vegetali esausti raccolte, recuperate e poi sottoposte a lavorazione per essere valorizzate come lubrificanti o mediante recupero energetico. Un servizio sempre più capillare che, incentivando il corretto recupero, mira anche a scongiurare comportamenti, come lo sversamento degli oli nel lavandino, dannosi per le tubazioni domestiche e gli impianti di depurazione delle acque.