PSBO: aperto al pubblico piazzale Kennedy
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Ora è completamente fruibile il belvedere sopra al cantiere, cuore del Piano di Salvaguardia della Balneazione.
Riapre al pubblico piazzale Kennedy, cuore del Piano di Salvaguardia della Balneazione (PSBO), realizzato da Hera e Comune di Rimini insieme a Romagna Acque e Amir, una delle principali opere idrauliche degli ultimi anni in Italia, grazie a investimenti complessivi per oltre 150 milioni di euro, e segnalato dall'ONU per la sua importanza nella salvaguardia degli ambienti marini.
Dopo mesi di lavoro incessante nel cantiere, sotto la Direzione Lavori del Gruppo Hera, l'area è stata restituita alla città ed è stato completato il primo dei due belvedere. Rimane non ancora accessibile il belvedere alto (il cosiddetto 'torrino'), seppur parzialmente completato, che rimarrà recintato per motivi di sicurezza fino al termine del periodo estivo, anche grazie a pannelli realizzati che illustrano ai cittadini le fasi salienti dell'intervento.
Quello di piazzale Kennedy è un progetto di grande rilevanza, non solo dal punto di vista impiantistico, che la città di Rimini ha intrapreso. È infatti il risultato di un importante lavoro di coerenza tra opera idraulica e gli indirizzi di pianificazione urbanistica e di riqualificazione della città, una sintesi di progettualità e integrazione architettonica e paesaggistica del sistema impiantistico nel sistema città.
Piazzale Kennedy è uno dei cantieri tra i più importanti del PSBO sia per impatto che per complessità: avviato nel 2016, ad oggi è stato completato circa il 90% dei lavori. Al termine della stagione estiva riprenderanno gli interventi nella parte restante dell'area per arrivare alla fase conclusiva della riqualificazione, la più visibile e spettacolare, con l'apertura del belvedere al di sopra del nuovo presidio idraulico.
La parte sotterranea
Il nuovo presidio idraulico prevede una importante infrastruttura di accumulo caratterizzata da un volume complessivo di quasi 40.000 metri cubi, costituito da una prima vasca di 14.000 metri cubi di volume, che raccoglie le acque di prima pioggia, e da una seconda vasca da 25.000 metri cubi con la funzione di laminazione e accumulo. La prima vasca è entrata in esercizio a metà giugno, a beneficio della balneazione nell'area Marina Centro di Rimini. A fine settembre, dopo la pausa estiva, riprenderanno invece i lavori della seconda vasca più grande, che ha lo scopo di limitare, attraverso un processo di laminazione della piena, le portate che saranno eventualmente convogliate a mare. Si tratta di un'opera importante anche dal punto di vista della salvaguardia idraulica: grazie ai lavori messi in campo sarà infatti possibile prevenire i fenomeni di allagamento come quelli causati in passato da eventi atmosferici eccezionali.
La vasca di laminazione è propedeutica al successivo sollevamento a deflusso, con una capacità di pompaggio di 18.000 litri al secondo, oppure al rinvio al trattamento presso il depuratore di Santa Giustina. La vasca grande entrerà in funzione una volta completate le condotte a mare, la cui previsione di fine lavori è prevista per il prossimo autunno.
Oltre alla realizzazione dei nuovi volumi di accumulo, il progetto prevede un sistema basato sulla ventilazione forzata che convoglierà l'aria aspirata dalle vasche (sia quella di prima pioggia, sia quella di laminazione) ad un sistema di trattamento che utilizza una specifica tecnologia con carboni attivi.
Infine, grazie a opportuni trattamenti di vagliatura e stoccaggio dei materiali derivanti dagli scavi messi in campo da Hera, è stato possibile recuperare oltre 20 mila metri cubi di sabbia di ottima qualità, già utilizzati per il ripascimento dei litorali riminesi. L'operazione s'iscrive a pieno titolo fra le iniziative tese alla tutela delle nostre spiagge, perché contribuisce a contrastare l'erosione del suolo, e come buona pratica in un'ottica di economia circolare.
Il PSBO approda su RaiUno a "Superquark"
Come funziona un depuratore? Come si controlla la qualità dell'acqua? Lo racconta Superquark in un servizio su impianti ed eccellenze del Gruppo Hera. Lo storico programma di divulgazione scientifica di Piero Angela ha dato spazio, in particolare, a un viaggio tra il depuratore di Santa Giustina, con l'innovativa tecnologia a membrane microfiltranti, e piazzale Kennedy, a visitare le grandi vasche per la raccolta delle acque, costruite per prevenire gli scarichi in mare. Le telecamere sono andate alla scoperta anche del sistema laboratori del Gruppo Hera, entrando nella struttura di Sasso Marconi (BO), che analizzano le acque potabili e depurate, garantendone la qualità, con oltre 2.000 controlli al giorno. Ultima tappa il polo di telecontrollo di Forlì, unico nel Paese e all'avanguardia in Europa, che supervisiona da remoto tutte le reti idriche, gas e teleriscaldamento della multiutility, e ne gestisce le attività di pronto intervento.