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13/01/2025

Nasce CircularYard, la newco di Fincantieri e Gruppo Hera per la gestione dei rifiuti

Fincantieri e il Gruppo Hera annunciano la costituzione di CircularYard S.r.l, la newco volta a realizzare, negli otto cantieri italiani di Fincantieri, un innovativo sistema integrato di gestione rifiuti, finalizzato anche alla loro valorizzazione in ottica di economia circolare. In futuro si prevede di allargare l’operatività della newco anche ad altri siti di Fincantieri localizzati all’estero. CircularYard, la nuova joint venture nata in seguito al Memorandum d’Intesa firmato a luglio 2024, consolida ulteriormente l’impegno di Fincantieri verso pratiche industriali sempre più responsabili, contribuendo in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, riducendo del 15% i rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento e promuovendo un’economia circolare negli stabilimenti produttivi. Grazie alla messa a disposizione di know-how e competenze specifiche da parte delle società del Gruppo Hera, CircularYard introdurrà soluzioni innovative e sostenibili, al fine di garantire maggiore controllo sui fornitori e promuovendo trasparenza, sicurezza e qualità lungo tutta la filiera. A regime, si prevede che la newco tratterà 100 mila tonnellate l’anno di scarti industriali. I dettagli della newco La compagine societaria di CircularYard è formata al 60% dal Gruppo Hera e al 40% da Fincantieri. Il Gruppo sarà presente con Herambiente Servizi Industriali (HASI) al 55% e A.C.R. di Reggiani Albertino S.p.A. (ACR) con il restante 5%, entrambe società controllate da Herambiente, tra i principali operatori nazionali nel settore ambiente e tra i primi sette in Europa. Le iniziative strategiche della newco In particolare, CircularYard avrà il compito di presidiare l’intero processo di gestione dei rifiuti, con focus specifico sulla conduzione operativa degli impianti per la valorizzazione di scarti di gestione degli smaltimenti e dei residui recuperabili. La società si avvarrà di personale dotato di esperienza pluriennale che permetterà una migliore integrazione ed efficientamento di tutte le risorse coinvolte. Il progetto avrà due fasi di sviluppo, con il fine ultimo di gestire quasi 100 mila tonnellate l’anno di scarti industriali prodotte nei cantieri navali di Fincantieri e di incrementare del 15% le frazioni valorizzabili - in particolare ferro, legno, plastica e carta - già dal primo anno. In parallelo saranno studiati specifici interventi che permetteranno al modello di andare a regime grazie alla realizzazione di impianti avanzati – come, ad esempio, quelli per il trattamento e riuso delle acque o per il recupero del rame - e alla gestione ottimizzata dei rifiuti. Successivamente, il modello verrà portato a regime grazie alla realizzazione di impianti di trattamento con tecnologie all’avanguardia in Europa e alla gestione ottimizzata dei rifiuti. Il tutto attraverso una serie d’iniziative strutturali, sempre in chiave di economia circolare, come ad esempio la progettazione e costruzione di impianti chimico-fisici per il trattamento e il riuso delle acque, l’ampliamento e la riqualificazione dei depositi temporanei con nuove aree di selezione e nuovi impianti di recupero del rame. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato CircularYard_870_new.png Frutto della partnership tra la multiutility e l’azienda leader globale nella cantieristica navale, la nuova azienda ha l’obiettivo di presidiare e migliorare l’intero processo di gestione dei rifiuti in tutti i cantieri di Fincantieri in Italia e, in futuro, anche all’estero AD Folgiero e AD Iacono_110
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08/01/2025

Gruppo Hera: nuovo green bond da 500 milioni di euro

Il Gruppo Hera inizia l’anno con un nuovo traguardo nella finanza sostenibile: prima azienda italiana a emettere nel 2014 un green bond, la multiutility ha lanciato oggi con successo il suo quarto green bond, inserito nel proprio programma di emissioni obbligazionarie "Euro Medium Term Note Programme" (EMTN), recentemente aggiornato e incrementato nel plafond. Questa obbligazione è in linea con il proprio Green Financing Framework (GFF) predisposto, tra l’altro, sulla base dei principi dell’ICMA e in allineamento con i criteri della Tassonomia europea e certificato da una società indipendente. L’emissione ha registrato significativo interesse da parte degli investitori internazionali, ricevendo ordini per circa 2,75 miliardi di euro, quasi 5,5 volte l’ammontare offerto. Con questa emissione, Hera ha nuovamente proposto al mercato l’opportunità di finanziare progetti strategici finalizzati alla transizione green e allineati alla Tassonomia, riconfermandosi come azienda di riferimento per la finanza sostenibile, anche a livello internazionale. Le caratteristiche del quarto green bond del Gruppo e gli ambiti finanziati Il quarto green bond del Gruppo Hera ammonta a complessivi 500 milioni di euro, rimborsabili in 6,5 anni con una cedola dello 3,250 % e un rendimento pari a 3,396%. La data di regolamento della nuova emissione è prevista per il 15 gennaio 2025. Il green bond è rappresentato da obbligazioni senior, non convertibili, non assistite da garanzie, destinate alla circolazione tra investitori qualificati. È, inoltre, atteso che al nuovo green bond sia assegnato un rating in linea con quello di Hera. L’operazione ha visto una significativa partecipazione di investitori internazionali (in particolare, Gran Bretagna, Francia, Germania), in buona parte green e sustainable, a riprova dell’interesse nei confronti del Gruppo anche oltre confine. È previsto che l’obbligazione venga quotata, sin dalla data di emissione, sul mercato regolato di Euronext Dublin e, contestualmente a tale data o in un momento successivo, sul mercato regolamentato del Luxembourg Stock Exchange e sul sistema multilaterale di negoziazione ExtraMOT PRO gestito da Borsa Italiana. I fondi raccolti saranno usati per finanziare o rifinanziare numerosi progetti, già effettuati o previsti nel Piano industriale del Gruppo, selezionati sulla base di quanto previsto dal Green Financing Framework (GFF), che perseguono uno o più Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda Onu 2030, articolati in 3 ambiti: 1. ciclo idrico integrato (allineato agli SDGs 6, 13 e 14): con la costruzione ed estensione di infrastrutture per la raccolta, il trattamento e l’approvvigionamento idrico, con progetti di raccolta e trattamento delle acque reflue; 2. economia circolare, prevenzione e controllo dell’inquinamento (che risponde agli SDGs 11, 12 e 13): con progetti all’avanguardia nella rigenerazione di materie plastiche, nella digestione anaerobica di rifiuti organici per la produzione di compost e biometano, nei sistemi di raccolta e trasporto degli scarti; 3. efficienza energetica e infrastrutture (in coerenza con gli SDGs 7, 11 e 13): con la produzione di energia elettrica rinnovabile tramite fotovoltaico e geotermia, lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento, l’installazione, manutenzione e riparazione di apparecchiature per l’efficienza energetica e di tecnologie per la produzione di energie rinnovabili, fino alle reti di trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Per assicurare la corretta e trasparente destinazione dei fondi, Hera ha attivato un processo di monitoraggio e rendicontazione, che prevederà anche la pubblicazione sul Bilancio di Sostenibilità 2024 del Gruppo di quanto effettivamente assorbito da ogni intervento, insieme all’evidenza delle performance ambientali raggiunte. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato   sede_bo_870 margini arrotondati.png Con durata di 6,5 anni, andrà a finanziare progetti strategici nel campo della gestione sostenibile e resiliente del ciclo idrico integrato, in ambito di economia circolare per la rigenerazione delle risorse e di transizione energetica per lo sviluppo delle rinnovabili, l’efficienza energetica sede_bo_110 (2).jpg
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18/12/2024

Confermata al Gruppo Hera la certificazione per la parità di genere

Il Gruppo Hera mantiene la certificazione per la parità di genere, già ottenuta nel 2023 da Bureau Veritas Italia, per le proprie 11 maggiori società. Si tratta di un’ulteriore conferma dell’impegno profuso nel creare una cultura aziendale libera da pregiudizi e attenta alle persone. Fin dalle sue origini il Gruppo ha, infatti, intrapreso iniziative per promuovere la parità di genere nell’ambito della selezione e assunzione del personale, della gestione della carriera e degli sviluppi retributivi, oltre a dare vita a politiche di welfare e conciliazione, progetti di sensibilizzazione e comunicazione per favorire una cultura aziendale il più possibile inclusiva. Quella relativa alla certificazione per la parità di genere rappresenta una conferma importante per la multiutility, nella quale la presenza femminile si attesta sul 28%. Si registra, inoltre, una crescita costante della presenza delle donne in ruoli di responsabilità, coerente con la distribuzione dei generi: al 2023 l’incidenza del personale femminile tra i quadri e dirigenti risulta essere di circa un terzo. Hera si posiziona al primo posto tra le principali utility italiane per percentuale di occupazione femminile sul totale della popolazione di riferimento in un settore che è tradizionalmente maschile. Nel 2023, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato lo scorso anno la “Politica per la parità di genere”, che definisce l’impegno dell’azienda in questo campo per garantire pari opportunità sul luogo di lavoro, e ha nominato un Comitato Guida che ne assicura l’efficace adozione. Ha, inoltre, sottoscritto la Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro, lanciata in Italia nel 2009, e ha costituito, nel 2011, un gruppo di lavoro di Diversity Management, composto da donne e uomini di diverse funzioni aziendali. Il continuo percorso verso l’inclusione e l’abbattimento dei pregiudizi, quindi, prosegue, in un’ottica di costante impegno al miglioramento. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato parità-di-genere_870 1.png A un anno di distanza dal conseguimento, la multiutility conferma l’attestazione in seguito al superamento della verifica parità-di-genere_110 (1).jpeg
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16/12/2024

Il Gruppo Hera acquisisce da Ascopiave le quote di EstEnergy e sale al 100% del capitale sociale

Il Gruppo Hera, tramite la controllata Hera Comm, e Ascopiave hanno stipulato a Bologna l’atto di cessione da parte di quest’ultima del 25% del capitale di EstEnergy, la joint venture commerciale nata nel 2019 che costituisce il maggiore operatore energy del Nord Est. La partecipazione del Gruppo Hera in EstEnergy sale così al 100%, mentre Ascopiave completa il suo percorso di uscita dalla società, dopo la vendita del primo 8% nel 2022 e dell’ulteriore 15% nel 2023. La possibilità di un’uscita dilazionata nel tempo ha rappresentato un valore per entrambe le società: ha infatti permesso di valorizzare al contempo il radicamento territoriale di Ascopiave con l’impostazione industriale nella gestione delle attività di vendita di Hera. I fondamentali economici della base clienti sono così significativamente migliorati, esprimendo sinergie ed opportunità di fornitura di servizi a valore aggiunto, ponendo solide premesse per un’ulteriore crescita della marginalità. In 5 anni, attraverso la razionalizzazione del numero di società e il rinnovo dei sistemi informativi, è stato possibile migliorare la qualità del rapporto con i clienti affiancando al carattere territoriale della relazione un approccio commerciale con i migliori standard che ha consentito di incrementare e potenziare i canali di contatto e la tipologia delle soluzioni energetiche per i clienti, con l’obiettivo di supportarli nel percorso della decarbonizzazione. L’operazione formalizzata per un controvalore di circa 232 milioni di euro deriva dall’esercizio dell’opzione di vendita detenuta da Ascopiave sulla propria partecipazione nella società, così come stabilito negli accordi sottoscritti tra le parti in occasione della costituzione della partnership. Tale valore sarà corrisposto entro luglio 2025, in concomitanza con la girata delle azioni. L’operazione dà, infatti, esecuzione piena agli accordi presi nel 2019 che pertanto erano già pienamente riflessi nella posizione finanziaria netta del Gruppo Hera. L’esercizio anticipato della put, rispetto alla naturale scadenza, comporta un potenziale beneficio prospettico a livello di conto economico, derivante dal minor costo di finanziamento del Gruppo Hera rispetto al tasso figurativo contabile applicato sul valore della put. Il Gruppo Hera rafforza così ulteriormente la propria posizione di terzo operatore nazionale nel settore energy avendo raggiunto i 4,7 milioni di clienti luce e gas. L’operazione consentirà al Gruppo Ascopiave, la cui partnership con il Gruppo Hera prosegue con le partecipazioni in Hera Comm e Acantho, di migliorare la sostenibilità della propria struttura patrimoniale, in linea con gli obiettivi del proprio piano strategico, contribuendo alla copertura finanziaria degli investimenti nelle attività core e di diversificazione. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato   Cristian-Fabbri---Isabella-Malagoli---Nicola-Cecconato_870 1.png A seguito dell’esercizio dell’opzione di vendita da parte di Ascopiave del proprio 25% in EstEnergy, Hera Comm diventa azionista unico del maggiore operatore energy del Nord-Est Cristian Fabbri - Isabella Malagoli - Nicola Cecconato verticale_110.jpg

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30/07/2025

Gruppo Hera: approvati i risultati del primo semestre 2025

La relazione semestrale consolidata al 30 giugno evidenzia utile netto e investimenti in crescita, in linea con le strategie aziendali e gli obiettivi di Piano industriale

23/07/2025

Gruppo Hera e Vaticano insieme per la sostenibilità: al via il progetto di recupero plastica durante il Giubileo

Prima sperimentazione con volontari in piazza San Pietro e nei Musei Vaticani per raccogliere e recuperare le bottiglie in PET

22/07/2025

Il Gruppo Hera acquista Ambiente Energia

L’operazione allarga ulteriormente l’offerta di servizi di recupero e trattamento rifiuti alle imprese in una delle aree più dinamiche del Paese

17/07/2025

Confermata l’eccellenza della qualità del servizio idrico

Gli esiti del meccanismo incentivante per il servizio idrico integrato per il biennio 2022-2023, recentemente pubblicati da Arera, vedono la multiutility posizionata ai primi posti della graduatoria per la qualità tecnica con ottimi risultati per la qualità contrattuale

15/07/2025

Nasce HERAcquaModena: la nuova società gestisce il servizio idrico integrato in 27 comuni della provincia

I cittadini saranno avvisati tramite una lettera, allegata all’ultima bolletta inviata da Hera Spa con i consumi fino a giugno

14/07/2025

«Climate A list» del CDP al Gruppo Hera

Il riconoscimento dell’organizzazione internazionale indipendente premia l’impegno concreto della multiutility nella lotta al cambiamento climatico e la trasparenza nella rendicontazione ambientale

02/07/2025

Herambiente S.p.A. acquisisce il 100% di Aliplast S.p.A.

La società del Gruppo Hera conclude il percorso di integrazione del leader europeo della plastica riciclata, iniziato nel 2017, con l’acquisto da Rogroup S.r.l. del rimanente 20% della società

25/06/2025

Il Gruppo Hera approva il Codice di condotta per i fornitori

Il Codice rafforza l'impegno a promuovere una filiera più responsabile, allineandola ai principi di sostenibilità ed etica dell’azienda 

18/06/2025

Gruppo Hera: 2° posto nell’ESG Identity Corporate Index 2025

Nel decennale dell’ESG Identity Corporate Index, Hera riceve anche i riconoscimenti di performance e continuità come Strongest Performer, Best Finance Identity e Best Transition Identity tra le aziende Large Cap

04/06/2025

Il Gruppo Hera è Best in Media Communication

La multiutility si è distinta nel panorama industriale italiano per presenza, valore condiviso, circolarità, innovazione

15/05/2025

ACANTHO diventa HERABIT: nuova identità, stessa missione al servizio del territorio

Dopo il lancio ufficiale del nuovo brand, Acantho cambia ufficialmente la propria denominazione sociale in HERABIT S.p.A

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30/07/2025
Gruppo Hera: approvati i risultati del primo semestre 2025

La relazione semestrale consolidata al 30 giugno evidenzia utile netto e investimenti in crescita, in linea con le strategie aziendali e gli obiettivi di Piano industriale

Highlight economico-finanziari

  • Ricavi a 6.786,2 milioni di euro (+18,7%)
  • Margine operativo lordo (MOL) a 721,7 milioni di euro (-1,5%)
  • Utile netto di pertinenza degli Azionisti a 229,3 milioni di euro (+5%)
  • Investimenti operativi lordi pari a 414,0 milioni di euro (+20,2%)
  • Indebitamento finanziario netto a 3.927,1 milioni di euro (-0,9% rispetto a dicembre 2024), con un rapporto debito netto/MOL a 2,49x (-7,5% rispetto a giugno 2024) 
  • In miglioramento la redditività degli investimenti, con il ROI salito al 10,3% e il ROE all’11,5%

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal Presidente Esecutivo Cristian Fabbri, ha approvato all’unanimità i risultati consolidati al 30 giugno 2025, che mostrano una performance strutturale positiva, con una crescita dell'utile netto e degli investimenti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. 
Il solido modello industriale multibusiness del Gruppo, bilanciato tra attività regolate e a mercato, insieme a una gestione finanziaria efficace consente alla multiutility di continuare a crescere sia internamente sia attraverso acquisizioni, rafforzando il valore e la resilienza degli asset e contribuendo allo sviluppo sostenibile dei territori e alla creazione di valore per tutti gli stakeholder.

 

Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:

“Nel primo semestre abbiamo continuato a incrementare la creazione di valore facendo leva sulla crescita industriale e sulla solidità finanziaria del Gruppo. La generazione di cassa ha permesso di finanziare investimenti per oltre 400 milioni di euro, in crescita del 20%, con l’accelerazione maggiore per lo sviluppo impiantistico dell’area ambiente e la resilienza del ciclo idrico. La solidità del nostro equilibrato portafoglio di business si riflette nella crescita del rendimento del capitale proprio che si attesta all’11,5%. Questi risultati evidenziano che stiamo rispettando il percorso previsto dal nostro Piano industriale”.

 

Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:

“Le buone performance operative e le ottimizzazioni finanziarie hanno sostenuto un incremento del 5% dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che è salito a 229,3 milioni di euro. Risultati che confermano la nostra capacità di proseguire il percorso di crescita, anche in uno scenario macroeconomico complesso, mantenendo al centro resilienza, sostenibilità e innovazione. La positiva generazione di cassa ha contribuito a ridurre ulteriormente l’indebitamento netto, portando il rapporto debito netto/MOL a 2,49x, un notevole punto di forza per indirizzare le future opportunità di crescita”.

 

Ricavi in crescita a 6,8 miliardi di euro
I ricavi del primo semestre si attestano a 6.786,2 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 5.716,5 milioni al 30 giugno 2024 (+18,7%), prevalentemente per l’aumento dei prezzi delle commodity energetiche e il maggior valore delle attività di intermediazione. 

Margine operativo lordo (MOL) a 721,7 milioni di euro
Il margine operativo lordo del primo semestre 2025 si attesta a 721,7 milioni di euro, in calo di 11 milioni rispetto ai 732,7 milioni dello stesso periodo del 2024. Il confronto va letto alla luce del fatto che il risultato del primo semestre 2024 includeva circa 56 milioni di euro derivanti da opportunità temporanee non ricorrenti (prevalentemente per effetto dei mercati di ultima istanza e del super ecobonus), che sono venute meno nel 2025. Al netto di questi fattori temporanei, il risultato 2025 evidenzia una crescita organica del 7%, in linea con il tasso medio annuo (CAGR) del portafoglio di business previsto dal Piano industriale al 2028. I risultati del semestre sono quindi pienamente coerenti con il percorso di crescita delineato nel Piano.

Risultato operativo netto stabile e risultato ante imposte in crescita
Il risultato operativo netto al 30 giugno 2025 si attesta a 383,2 milioni di euro, rispetto ai 385,1 milioni del primo semestre 2024, per effetto dei minori accantonamenti prevalentemente legati ai mercati di ultima istanza che hanno più che compensato i maggiori ammortamenti per i consistenti investimenti di sviluppo, soprattutto nei settori regolati. 

Utile netto di pertinenza degli Azionisti in aumento a 229,3 milioni
Nonostante l’incremento del tax rate, pari al 29% rispetto al 28% del primo semestre 2024, l’utile netto al 30 giugno 2025 sale a 249,4 milioni di euro, in crescita (+5,1%) rispetto ai 237,3 milioni dell’analogo periodo 2024. Parimenti cresce anche l’utile netto di pertinenza degli Azionisti del Gruppo, pari a 229,3 milioni di euro (+5%), rispetto ai 218,4 milioni al 30 giugno 2024. Questi risultati confermano quindi ancora una volta la creazione di valore per tutti gli stakeholder, perfettamente in linea con le attese del Piano industriale.

Investimenti operativi in crescita del 20,2% e ulteriore rafforzamento della solidità del Gruppo 
Gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, nel primo semestre 2025 sono pari a 414,0 milioni di euro (+20,2%) rispetto ai 344,4 milioni al 30 giugno 2024; tale incremento è riconducibile principalmente alle filiere idrico e ambiente.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 3.927,1 milioni di euro, in miglioramento sia rispetto ai 3.963,7 milioni al 31 dicembre 2024 sia ai 4.063,5 milioni del primo semestre 2024, grazie alla positiva generazione di cassa che ha coperto integralmente i maggiori investimenti e il pagamento dei dividendi.

 

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