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14/12/2024

Siamo nel Dow Jones Sustainability Index come leader mondiale nel settore

Siamo per la quinta volta consecutiva, nel Dow Jones Sustainability Index. Come nelle passate edizioni, siamo stati inclusi sia nell’indice europeo sia in quello mondiale. La composizione del DJSI, l’autorevole indice borsistico internazionale, include le aziende quotate con le più elevate performance nelle dimensioni Environmental, Social e Governance & Economics. In particolare, ci siamo riconfermati leader globale nel settore di riferimento per la quarta volta nell’ultimo quinquennio. Un riconoscimento che conferma sia i risultati raggiunti che la completa e trasparente rendicontazione di sostenibilità e l’impostazione strategica nel perseguire la creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder. Questa strategia ha inoltre portato nel corso del 2024 ulteriori elementi perfettamente coerenti con tale approccio: il Patto del Buon Lavoro che definisce le strategie e gli impegni su sicurezza, inclusione, formazione e sostenibilità ambientale il Piano di Transizione Climatica per raggiungere la neutralità carbonica nel 2050 il lancio di Hera_Pro per lo sviluppo sostenibile di tutta la catena di fornitura. Siamo da tempo presenti anche nella “top ten” della classifica internazionale Diversity & Inclusion Index di Refinitiv, per l’impegno nella promozione della diversità, nell’inclusione e nello sviluppo delle persone e prima azienda italiana nell’ESG Identity Corporate Index 2024 (per tre volte negli ultimi quattro anni), per l’integrazione piena e consapevole delle politiche di sostenibilità nelle proprie strategie di business. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato sede_bo_870 1.png Un ulteriore riconoscimento che premia l’approccio alla creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder sede_bo_110.jpg
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11/12/2024

Demografia e lavoro: quali prospettive di sviluppo nei contesti socio-economici e nelle aziende

La sfida demografica sta influenzando in maniera significativa l’economia globale, con impatti sia a livello macroeconomico in termini di equilibri geo-politici, tassi di natalità e fenomeni migratori, sia a livello aziendale in termini di cambiamenti nel mercato del lavoro. Quale è il costo degli squilibri demografici? Quale è l’impatto sul mercato del lavoro in Italia? Come affronteremo la sfida della società della longevità? Cosa sono chiamate a fare le nuove generazioni? E quale sarà in ruolo delle donne? Come cambierà la leadership? Queste sono solo alcune delle domande su cui ci si è confrontati insieme ad esperti, docenti e manager ospiti di HerAcademy, la corporate university del Gruppo Hera, nel workshop sul tema “Demografia e lavoro: nuove prospettive di sviluppo”. Il workshop 2024: temi e protagonisti Quello proposto quest’anno da HerAcademy è stato un workshop che ha offerto un’analisi approfondita delle sfide e delle opportunità legate ai cambiamenti demografici, con un focus particolare sulle strategie che le aziende possono adottare per adattarsi a un contesto in continua evoluzione. Ospite d’eccezione Avivah Wittenberg-Cox, esperta di leadership e diversità generazionale, che ha sottolineato come i modelli di business tradizionali non siano più sufficienti per affrontare questa nuova realtà. Per Wittenberg Cox, infatti, l'invecchiamento della popolazione rappresenta anche un'enorme opportunità. L'emergente "economia della longevità" sta dando vita a un nuovo segmento di consumatori, gli over 50, con un potere d'acquisto significativo e bisogni specifici. Per cogliere questa opportunità, sono fondamentali cinque passi: valutare l'impatto dell'invecchiamento della popolazione per l’azienda e identificare le potenziali aree di crescita; condividere con i dirigenti le opportunità di questo cambiamento demografico; costruire una cultura inclusiva e creare un ambiente di lavoro che valorizzi la diversità generazionale e promuova la collaborazione tra dipendenti di tutte le età; adattare le strategie di marketing rivolgendosi ai consumatori over 50; infine attirare, sviluppare e trattenere dipendenti di diverse generazioni per creare una squadra più forte e innovativa. Oggi l’invecchiamento della popolazione è una tendenza inarrestabile e le aziende che non si adattano a questa nuova realtà rischiano di rimanere indietro. Tra i principali relatori Alessandro Rosina, docente universitario e saggista, uno dei massimi esperti italiani di demografia, ha redatto e illustrato il background paper con il quale si è entrati nel vivo del dibattito. Rosina ha evidenziato la grave crisi demografica che affligge il nostro Paese e ha sottolineato come le politiche familiari italiane siano tra le meno efficienti ed efficaci in Europa, con pesanti conseguenze sul tasso di natalità e sull'invecchiamento della popolazione. Rosina ha inoltre messo in luce alcuni focus prioritari su cui poter agire per invertire questa tendenza: le nuove generazioni, la componente femminile della forza lavoro, il contributo che l’immigrazione può (o meno) generare, la valorizzazione di tutte le fasi di vita delle persone. HerAcademy ha poi consentito al suo ampio pubblico di ascoltare dalla voce di Enrico Sassoon, Direttore Responsabile Harvard Business Review Italia, il progetto Macrotrends 2024/2025 dal titolo “Costruire la Leadership del Futuro” in cui si è posta l’attenzione sulla carenza di una leadership forte e capace di affrontare le sfide globali. In particolare, Sassoon ha sottolineato l'urgenza di una "leadership necessaria" in grado di riportare al centro della scena la cooperazione internazionale e promuovere soluzioni sostenibili a lungo termine. Lo spostamento demografico pone sia sfide che opportunità per le imprese e la società in generale. Come evidenziato nella conferenza annuale di HerAcademy, l'invecchiamento della popolazione e il calo dei tassi di natalità richiedono soluzioni innovative e adattamenti strategici. Per ulteriori informazioni Vai alla pagina web dedicata al workshop workshop2024_870 1.png La nostra corporate university HerAcademy dedica il convegno annuale a uno dei temi più caldi del dibattito globale. Esperti, docenti e manager a confronto sulle sfide e le opportunità collegate ai cambiamenti nel mondo del lavoro workshop2024_110.jpg
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09/12/2024

Al Gruppo Hera quasi 10 milioni di euro del PNRR per l’agrivoltaico

Il Gruppo Hera si è aggiudicato 9,4 milioni di euro per finanziare due progetti all’avanguardia per lo sviluppo di sistemi agrivoltaici avanzati. Il finanziamento rientra nella misura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Investimento 1.1 “Sviluppo Agrivoltaico", nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e Transizione ecologica”, Componente 2, “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”. Gli impianti forniranno un importante contributo per la transizione energetica e la decarbonizzazione in Emilia-Romagna: presentano, infatti, una potenza di picco complessiva di oltre 19 MW, equivalente al consumo di circa 11.000 famiglie italiane e al risparmio di 7.700 tonnellate di CO₂ annue, pari all'anidride carbonica assorbita in un anno da un bosco di circa 830 ettari, corrispondenti a circa 1.200 campi da calcio. In particolare, 6,6 milioni di euro sono stati assegnati al progetto per lo sviluppo di un Energy Park a Faenza, mentre 2,8 milioni al progetto cesenate di Horowatt, newco tra la multiutility e la società cooperativa agricola Orogel. L’aggiudicazione di questi contributi PNRR rafforza gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili e dell’installazione di impianti agrivoltaici e rappresenta un ulteriore riconoscimento dell’impegno della multiutility nel campo della transizione energetica e della decarbonizzazione a favore dei territori serviti. I progetti di sviluppo dell’agrivoltaico rientrano nella strategia delineata nel piano industriale del Gruppo che prevede numerose iniziative e investimenti per traguardare la neutralità carbonica, abbattere le emissioni e incrementare la produzione di energia green. Queste iniziative si inseriscono, inoltre, nel Piano di transizione climatica, che punta a raggiungere emissioni Net Zero al 2050. Horowatt: la rivoluzione green dell’agricoltura 4.0 di Orogel Horowatt realizzerà presso lo stabilimento cesenate del Gruppo Orogel un impianto agrivoltaico innovativo in grado di produrre circa 8 GWh ogni anno, energia autoconsumata per oltre l’80% dagli stessi stabilimenti della cooperativa agricola. L’impianto agrivoltaico sarà costruito e gestito da Horowatt e si integrerà con l’impianto di cogenerazione esistente realizzato e gestito da Hera Servizi Energia, la ESCo del Gruppo Hera. Si tratta di un’opera di grande rilevanza, sia per la riduzione dei costi energetici di Orogel, sia per i benefici ambientali: si stima infatti che l’impianto porterà a un risparmio annuo di 2.000 tonnellate di anidride carbonica emessa. Energy Park di Faenza: una urban forest con produzione di energia rinnovabile L’Energy Park di Faenza sorgerà su una vasta area che si estende a ovest della città su una superficie di circa 70 ettari. Il nuovo impianto sarà composto da oltre 22.000 pannelli bifacciali per una potenza totale di circa 14 MW; si stima una produzione di energia elettrica di circa 21,5 GWh all’anno, pari al consumo di circa 7.500 famiglie, con un risparmio annuo in termini di anidride carbonica di 5.700 tonnellate. L’energia elettrica prodotta sarà direttamente immessa in rete, riducendo significativamente l'impronta carbonica di Faenza e aumentando l'autosufficienza energetica della città. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato EnergyPark_Faenza_870 1.png I finanziamenti consentiranno di accelerare gli investimenti strategici per lo sviluppo di iniziative innovative volte a produrre energia rinnovabile senza ulteriore consumo di suolo, favorendo così la transizione energetica e la decarbonizzazione in Emilia-Romagna EnergyPark_Faenza_110.jpg
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04/12/2024

Dalle acque reflue del depuratore, una nuova frontiera per l’agricoltura

Valorizzare gli elementi nutrienti delle acque reflue trasformandoli in fertilizzanti e biostimolanti da utilizzare in agricoltura. È l’ambiziosa sfida intrapresa a San Cesario sul Panaro, in provincia di Modena, dove questa mattina è stato inaugurato nell’area del depuratore un innovativo impianto pilota per la coltivazione di alghe, da cui ottenere biomassa per il settore agronomico. Un perfetto esempio di economia circolare L’obiettivo dell’iniziativa è quello di utilizzare i nutrienti come azoto e fosforo, presenti nelle acque reflue in fase di depurazione, per coltivare alghe da cui ricavare biostimolanti. Le concentrazioni di questi elementi, infatti, devono rispettare rigorosi limiti nella fase di scarico in ambiente delle acque depurate, poiché potrebbero favorire l’eutrofizzazione dei mari e delle acque superficiali. In particolare, il progetto permette di ridurre le concentrazioni di azoto e fosforo nelle diverse fasi di depurazione, come previsto dalla normativa, e allo stesso tempo di riutilizzarli per coltivare le alghe, generando così biomassa che, a seguito di ulteriori trattamenti, può diventare biostimolante naturale dando vita a un perfetto esempio di economia circolare. L’intero processo prevede la collaborazione con l’Università di Bologna attraverso un dottorato di ricerca, finanziato da Hera con fondi PNRR, e una professionalità specialistica in materia di biostimolanti all’interno della Comunità Europea. L’impianto pilota di San Cesario rappresenta una tecnologia apripista nel settore dei depuratori per le acque reflue urbane. Come funziona il primo impianto di coltivazione alghe applicato a un depuratore L’impianto pilota si presenta come una serra di 90 metri quadrati, installata nel perimetro del depuratore di San Cesario, infrastruttura con una portata annua di 600 mila metri cubi e idonea a ospitare la nuova tecnologia grazie alla presenza di ampi spazi. Nella serra, posizionata vicino alla derivazione dei reflui in ingresso, trovano posto sofisticati macchinari e attrezzature: un componente impiantistico per lo stoccaggio e la preparazione della coltura, una vasca e un fotobioreattore verticale per la coltivazione algale, un separatore centrifugo per la raccolta della biomassa e un laboratorio da campo. Qui, personale di Biosyntex, azienda di Imola specializzata nella selezione di ceppi algali e nella realizzazione di impianti pilota, isolerà dai campioni di acque reflue i ceppi idonei per la crescita in piccola scala di alghe dal cui successivo trattamento sarà prodotto il biostimolante, che potrà trovare importanti impieghi nel settore agronomico. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato   impianto-sancesario_870.jpg A San Cesario sul Panaro, in provincia di Modena, è stato inaugurato un innovativo impianto pilota per coltivare alghe da trasformare in biomassa per il settore agronomico impianto-sancesario_110.jpg

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30/07/2025

Gruppo Hera: approvati i risultati del primo semestre 2025

La relazione semestrale consolidata al 30 giugno evidenzia utile netto e investimenti in crescita, in linea con le strategie aziendali e gli obiettivi di Piano industriale

23/07/2025

Gruppo Hera e Vaticano insieme per la sostenibilità: al via il progetto di recupero plastica durante il Giubileo

Prima sperimentazione con volontari in piazza San Pietro e nei Musei Vaticani per raccogliere e recuperare le bottiglie in PET

22/07/2025

Il Gruppo Hera acquista Ambiente Energia

L’operazione allarga ulteriormente l’offerta di servizi di recupero e trattamento rifiuti alle imprese in una delle aree più dinamiche del Paese

17/07/2025

Confermata l’eccellenza della qualità del servizio idrico

Gli esiti del meccanismo incentivante per il servizio idrico integrato per il biennio 2022-2023, recentemente pubblicati da Arera, vedono la multiutility posizionata ai primi posti della graduatoria per la qualità tecnica con ottimi risultati per la qualità contrattuale

15/07/2025

Nasce HERAcquaModena: la nuova società gestisce il servizio idrico integrato in 27 comuni della provincia

I cittadini saranno avvisati tramite una lettera, allegata all’ultima bolletta inviata da Hera Spa con i consumi fino a giugno

14/07/2025

«Climate A list» del CDP al Gruppo Hera

Il riconoscimento dell’organizzazione internazionale indipendente premia l’impegno concreto della multiutility nella lotta al cambiamento climatico e la trasparenza nella rendicontazione ambientale

02/07/2025

Herambiente S.p.A. acquisisce il 100% di Aliplast S.p.A.

La società del Gruppo Hera conclude il percorso di integrazione del leader europeo della plastica riciclata, iniziato nel 2017, con l’acquisto da Rogroup S.r.l. del rimanente 20% della società

25/06/2025

Il Gruppo Hera approva il Codice di condotta per i fornitori

Il Codice rafforza l'impegno a promuovere una filiera più responsabile, allineandola ai principi di sostenibilità ed etica dell’azienda 

18/06/2025

Gruppo Hera: 2° posto nell’ESG Identity Corporate Index 2025

Nel decennale dell’ESG Identity Corporate Index, Hera riceve anche i riconoscimenti di performance e continuità come Strongest Performer, Best Finance Identity e Best Transition Identity tra le aziende Large Cap

04/06/2025

Il Gruppo Hera è Best in Media Communication

La multiutility si è distinta nel panorama industriale italiano per presenza, valore condiviso, circolarità, innovazione

15/05/2025

ACANTHO diventa HERABIT: nuova identità, stessa missione al servizio del territorio

Dopo il lancio ufficiale del nuovo brand, Acantho cambia ufficialmente la propria denominazione sociale in HERABIT S.p.A

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30/07/2025
Gruppo Hera: approvati i risultati del primo semestre 2025

La relazione semestrale consolidata al 30 giugno evidenzia utile netto e investimenti in crescita, in linea con le strategie aziendali e gli obiettivi di Piano industriale

Highlight economico-finanziari

  • Ricavi a 6.786,2 milioni di euro (+18,7%)
  • Margine operativo lordo (MOL) a 721,7 milioni di euro (-1,5%)
  • Utile netto di pertinenza degli Azionisti a 229,3 milioni di euro (+5%)
  • Investimenti operativi lordi pari a 414,0 milioni di euro (+20,2%)
  • Indebitamento finanziario netto a 3.927,1 milioni di euro (-0,9% rispetto a dicembre 2024), con un rapporto debito netto/MOL a 2,49x (-7,5% rispetto a giugno 2024) 
  • In miglioramento la redditività degli investimenti, con il ROI salito al 10,3% e il ROE all’11,5%

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal Presidente Esecutivo Cristian Fabbri, ha approvato all’unanimità i risultati consolidati al 30 giugno 2025, che mostrano una performance strutturale positiva, con una crescita dell'utile netto e degli investimenti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. 
Il solido modello industriale multibusiness del Gruppo, bilanciato tra attività regolate e a mercato, insieme a una gestione finanziaria efficace consente alla multiutility di continuare a crescere sia internamente sia attraverso acquisizioni, rafforzando il valore e la resilienza degli asset e contribuendo allo sviluppo sostenibile dei territori e alla creazione di valore per tutti gli stakeholder.

 

Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:

“Nel primo semestre abbiamo continuato a incrementare la creazione di valore facendo leva sulla crescita industriale e sulla solidità finanziaria del Gruppo. La generazione di cassa ha permesso di finanziare investimenti per oltre 400 milioni di euro, in crescita del 20%, con l’accelerazione maggiore per lo sviluppo impiantistico dell’area ambiente e la resilienza del ciclo idrico. La solidità del nostro equilibrato portafoglio di business si riflette nella crescita del rendimento del capitale proprio che si attesta all’11,5%. Questi risultati evidenziano che stiamo rispettando il percorso previsto dal nostro Piano industriale”.

 

Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:

“Le buone performance operative e le ottimizzazioni finanziarie hanno sostenuto un incremento del 5% dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che è salito a 229,3 milioni di euro. Risultati che confermano la nostra capacità di proseguire il percorso di crescita, anche in uno scenario macroeconomico complesso, mantenendo al centro resilienza, sostenibilità e innovazione. La positiva generazione di cassa ha contribuito a ridurre ulteriormente l’indebitamento netto, portando il rapporto debito netto/MOL a 2,49x, un notevole punto di forza per indirizzare le future opportunità di crescita”.

 

Ricavi in crescita a 6,8 miliardi di euro
I ricavi del primo semestre si attestano a 6.786,2 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 5.716,5 milioni al 30 giugno 2024 (+18,7%), prevalentemente per l’aumento dei prezzi delle commodity energetiche e il maggior valore delle attività di intermediazione. 

Margine operativo lordo (MOL) a 721,7 milioni di euro
Il margine operativo lordo del primo semestre 2025 si attesta a 721,7 milioni di euro, in calo di 11 milioni rispetto ai 732,7 milioni dello stesso periodo del 2024. Il confronto va letto alla luce del fatto che il risultato del primo semestre 2024 includeva circa 56 milioni di euro derivanti da opportunità temporanee non ricorrenti (prevalentemente per effetto dei mercati di ultima istanza e del super ecobonus), che sono venute meno nel 2025. Al netto di questi fattori temporanei, il risultato 2025 evidenzia una crescita organica del 7%, in linea con il tasso medio annuo (CAGR) del portafoglio di business previsto dal Piano industriale al 2028. I risultati del semestre sono quindi pienamente coerenti con il percorso di crescita delineato nel Piano.

Risultato operativo netto stabile e risultato ante imposte in crescita
Il risultato operativo netto al 30 giugno 2025 si attesta a 383,2 milioni di euro, rispetto ai 385,1 milioni del primo semestre 2024, per effetto dei minori accantonamenti prevalentemente legati ai mercati di ultima istanza che hanno più che compensato i maggiori ammortamenti per i consistenti investimenti di sviluppo, soprattutto nei settori regolati. 

Utile netto di pertinenza degli Azionisti in aumento a 229,3 milioni
Nonostante l’incremento del tax rate, pari al 29% rispetto al 28% del primo semestre 2024, l’utile netto al 30 giugno 2025 sale a 249,4 milioni di euro, in crescita (+5,1%) rispetto ai 237,3 milioni dell’analogo periodo 2024. Parimenti cresce anche l’utile netto di pertinenza degli Azionisti del Gruppo, pari a 229,3 milioni di euro (+5%), rispetto ai 218,4 milioni al 30 giugno 2024. Questi risultati confermano quindi ancora una volta la creazione di valore per tutti gli stakeholder, perfettamente in linea con le attese del Piano industriale.

Investimenti operativi in crescita del 20,2% e ulteriore rafforzamento della solidità del Gruppo 
Gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, nel primo semestre 2025 sono pari a 414,0 milioni di euro (+20,2%) rispetto ai 344,4 milioni al 30 giugno 2024; tale incremento è riconducibile principalmente alle filiere idrico e ambiente.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 3.927,1 milioni di euro, in miglioramento sia rispetto ai 3.963,7 milioni al 31 dicembre 2024 sia ai 4.063,5 milioni del primo semestre 2024, grazie alla positiva generazione di cassa che ha coperto integralmente i maggiori investimenti e il pagamento dei dividendi.

 

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