Discarica di Serravalle Pistoiese: 300 mila api vigileranno sulla qualità dell’ambiente
Filtro personalizzato
Hera Custom Facet Publish Date
Sfaccettature personalizzate
Hera Custom Facet Publish Date
Categoria Sfaccettature
Barra di ricerca
Aggregatore Risorse
Aggregatore Risorse
Partirà a breve il progetto Capiamo, che esaminerà benessere e produzione di 3 alveari posizionati presso l’impianto di Herambiente. Un monitoraggio volontario aggiuntivo rispetto a quanto previsto da normativa e autorizzazione ambientale.
300 mila sentinelle al lavoro h24
Sono in arrivo 300 mila sentinelle per controllare la qualità dell’ambiente attorno alla discarica di Serravalle Pistoiese: non indosseranno una divisa, ma per due anni, lavoreranno 24 ore al giorno. Sono le api del progetto Capiamo, un monitoraggio volontario attivato da Herambiente, il gestore della discarica, in collaborazione con Apicoltura Urbana, un’azienda che si occupa di progetti di biodiversità, sostenibilità ed educazione ambientale, per aggiungere u
Un monitoraggio integrativo
E’ ben noto quanto una discarica richieda una gestione particolarmente attenta per evitare impatti sull’ambiente. Rispetto alla captazione e alla successiva depurazione dei percolati, ad esempio, o al corretto convogliamento del biogas generato negli appositi motori di combustione. Ogni attività è quindi soggetta agli specifici controlli previsti dalla normativa di settore e dall’Autorizzazione Integrata Ambientale che regola, infatti, tutti gli aspetti dell’esercizio e del controllo dell’attività. Fra questi, i monitoraggi mensili sulla composizione del biogas, quelli annuali sulle emissioni diffuse e quelli semestrali sulla qualità dell’aria. Capiamo andrà dunque a integrare le analisi già in campo, con informazioni sostanziali estremamente preziose.
Circa 10.000 prelievi giornalieri in ambiente: ape insetto perfetto per il biomonitoraggio. La scelta delle api come sentinelle ambientali discende da
Gli oggetti del monitoraggio
I diversi tempi di lavorazione di ogni prodotto consentono di misurare eventuali inquinamenti sia di breve che di lungo periodo. Analizzando pane d’api e miele, i primi prodotti in cui possono accumularsi contaminanti, si può valutare l'inquinamento nel breve periodo. La cera, invece, consente di valutare i livelli di inquinamento a lungo termine, in quanto per la sua natura lipidica può assorbire e trattenere i contaminanti non volatili, lipofili e persistenti. Le api, quindi, altamente sensibili ai cambiamenti ambientali causati da agenti inquinanti, sono in grado di segnalare precocemente (ad esempio, attraverso i livelli di produttività o l’aumento della mortalità) l'insorgenza di squilibri per la biodiversità, per l'ecosistema e per la salute umana, permettendo così di pianificare tempestivamente azioni correttive.
Un piano d’azione biennale. I primi risultati dopo l’estate
Nelle prossime settimane, all’interno del sito di discarica saranno posizionati 3 alveari, ognuno contenente circa 100 mila api, che inizieranno immediatamente il loro lavoro, coprendo un’area di circa 7 km2 attorno all’impianto. Il progetto è biennale (2022 e 2023) e prevede di svolgere, controlli periodici sullo stato di salute delle api e per ciascun anno, 2 analisi chimiche sulle api e sul pane d’api e uno su miele e cera, che saranno condotte presso laboratori accreditati e con metodi certificati. I risultati del primo monitoraggio saranno disponibili, indicativamente, dopo l’estate. Le informazioni che si potranno estrarre saranno di estrema importanza per valutare la qualità complessiva dell’ambiente attorno all’impianto. Ad esempio, la presenza eventuale di metalli, pesticidi e idrocarburi, ma anche eventuali eccessi di metano o CO2 nell’aria. Tutti parametri che, se rilevati oltre soglia, porterebbero a immediate azioni correttive.
Ramonda: “uno strumento di trasparenza e confronto con la comunità”
“Il progetto non vuole solo essere un elemento aggiuntivo di sicurezza ambientale, ma anche uno strumento di trasparenza e confronto con la comunità, dal momento che daremo la massima divulgazione ai risultati”, spiega Andrea Ramonda, Amministratore Delegato di Herambiente. “Si tratta di un’azione già sperimentata con soddisfazione presso altri impianti Herambiente, come il termovalorizzatore di Pozzilli (IS) e l’impianto di compostaggio con produzione di biometano di Sant’Agata Bolognese (BO), perfettamente in linea con i valori della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente su cui si fonda il nostro operato”.
Risultati ricerca
Contatti generali
Telefono: +39 051 287111
HERA SPA
Viale Carlo Berti Pichat nr. 2/4 - 40127
Bologna
Contatti generali
Telefono: +39 051 287111
HERA SPA
Viale Carlo Berti Pichat nr. 2/4 - 40127
Bologna
Risparmiamo energia, insieme.
Il sito è in modalità risparmio energetico per ridurre i consumi, basta un click per ripartire.
Clicca in un punto qualsiasi per continuare a navigare
