Gruppo Hera: 145 milioni di euro al territorio di Imola-Faenza nel 2024
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Nel report sul valore condiviso, pubblicato online, l’impatto economico, sociale e ambientale generato dalla multiutility: impianti rinnovabili, riciclo della fibra di carbonio e potenziamento del sistema idrico per 13 comuni
Highlights 2024 – Imola-Faenza
- Valore economico distribuito: 145 milioni di euro
- Dipendenti attivi: 756 dipendenti, di cui 110 nuove assunzioni
- Forniture da imprese locali: 75,9 milioni di euro (455 posti di lavoro generati nell’indotto)
- Energy park agrivoltaico a Faenza: 70 ettari con forestazione urbana periurbana
- Fibra di carbonio rigenerata: impianto FIB3R a Imola (160 tonn/anno, -75% energia)
- Contatori elettrici 2G: oltre 40.000 dispositivi installati a Imola
- Interventi idrici: potabilizzatore a Bubano e condotta da 17 km per 13 Comuni
- Recupero eccedenze alimentari: 8 tonnellate donate a enti non profit
- Protocolli attivi contro le disconnessioni: 16 nel Circondario e Unione faentina
Nel 2024 il Gruppo Hera ha destinato 145 milioni di euro al territorio di Imola-Faenza, tra retribuzioni, acquisti da fornitori locali, tributi, dividendi, sponsorizzazioni. I dati provengono dal nuovo report “La creazione di valore condiviso 2024”, che misura in modo trasparente l’impatto della multiutility lungo tre assi strategici: neutralità carbonica, rigenerazione delle risorse, resilienza e innovazione.
Neutralità carbonica: impianti rinnovabili e agrivoltaico avanzato
Il Gruppo Hera punta al Net Zero entro il 2050, con un taglio intermedio delle emissioni del 37% entro il 2030. A fine 2024, le emissioni di gas serra sono già calate del 14%. Nel territorio di Imola-Faenza, 6 impianti su 9 sono alimentati da fonti rinnovabili, per una potenza complessiva di 2,4 MW. A Faenza è in fase di avvio un Energy park agrivoltaico che coprirà 70 ettari, con produzione da rinnovabili e installazioni ecologiche periurbane (progetto “Urban Forest”). Il sito integra produzione energetica e tutela della biodiversità. Prosegue il piano industriale per sviluppare impianti fotovoltaici e nuove soluzioni a idrogeno verde, parte del piano per aumentare la quota di energia rinnovabile prodotta dal Gruppo (oltre il 33% nel 2024).
Economia circolare: fibra di carbonio rigenerata e progetti locali di riuso
Nel 2024 è entrato in funzione a Imola l’impianto FIB3R per il riciclo della fibra di carbonio su scala industriale. La rigenerazione è potenzialmente infinita e consente un risparmio energetico del 75% rispetto alla produzione di fibra vergine. La capacità produttiva è di 160 tonnellate all’anno. Nel progetto “Un s’bóta veja gnét”, coordinato con enti del territorio, sono state donate 8 tonnellate di eccedenze alimentari, evitando l’emissione di 28.400 kg di CO₂ e risparmiando 16.610 mc di acqua, pari a 5 piscine olimpioniche. La raccolta differenziata ha raggiunto il 72% nella Città metropolitana e l’81% nella provincia di Ravenna. Il riuso delle acque reflue è salito all’11% e le perdite idriche restano contenute a 8,4 mc/km/giorno, contro i 18 mc di media nazionale.
Resilienza e innovazione: potabilizzatore e condotta per 13 Comuni
Nel territorio Imola-Faenza è in corso un intervento infrastrutturale strategico da quasi 50 milioni di euro per il potenziamento del sistema acquedottistico di 13 Comuni. Il progetto comprende: la costruzione del nuovo potabilizzatore di Bubano, con capacità 4 volte superiore all’impianto attuale, e la realizzazione di una condotta idrica di 17 km tra Bubano e Castel Bolognese. A beneficiarne saranno Imola, Mordano, Riolo Terme, Bagnara, Solarolo, Conselice, Sant’Agata, Castel San Pietro, Castel Guelfo, Medicina, e successivamente Dozza e Massa Lombarda. Il piano è cofinanziato da Con.Ami (31 milioni di euro), Gruppo Hera (17 milioni) e da risorse del Piano nazionale acquedotti (oltre 1 milione). A Imola è quasi conclusa l’installazione di oltre 40mila contatori elettrici 2G, realizzati in plastica riciclata e gestiti da Inrete Distribuzione Energia, con vantaggi in termini di efficienza, sostenibilità e lettura remota.
Occupazione, indotto e sostegno alle famiglie
Nel 2024 il Gruppo Hera ha distribuito 145 milioni di euro nel territorio di Imola e Faenza, tra cui 75,9 milioni di euro sono stati acquisti di beni e servizi da fornitori locali, che hanno generato un indotto occupazionale di 455 lavoratori. La multiutility dà lavoro sul territorio a 756 dipendenti, con 110 nuove assunzioni. Sono stati concessi 40 milioni di euro di rateizzazioni tra il territorio metropolitano bolognese (28 milioni) e il Ravennate (12 milioni), numeri in calo rispetto al 2023, anno caratterizzato dall’emergenza alluvione. Sono anche attivi 16 protocolli con i Comuni del Circondario Imolese e dell’Unione della Romagna faentina per prevenire la sospensione dei servizi.
Il documento “La creazione di valore condiviso 2024” è disponibile online qui
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Si allarga la platea delle Amministrazioni che superano la TARI e scelgono la tariffa che tiene conto della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dagli utenti. Tre incontri pubblici per illustrare le novità
Si allarga la platea delle amministrazioni che decidono di superare la TARI e passare alla Tariffa Corrispettiva Puntuale (TCP) grazie alla quale la bolletta tiene conto della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dagli utenti. Dal primo gennaio 2026 la TCP sarà attiva anche a Zola Predosa. L’introduzione della TCP ha come obiettivo principale quello di migliorare ancora la raccolta differenziata. Separando bene i rifiuti, infatti, resta poco da gettare nell’indifferenziato e questo permette il recupero di quantità sempre maggiori di organico, carta, plastica, vetro. Il passaggio alla TCP rientra nelle strategie individuate dal Piano regionale dei rifiuti per aumentare la raccolta differenziata.
Tutte le informazioni sulla TCP arriveranno nelle buchette degli utenti domestici e non domestici di Zola Predosa. Per diffondere nel modo più capillare possibile le informazioni sul passaggio alla TCP, sono in programma tre incontri pubblici: mercoledì 10 dicembre alle 20.30 nella Sala Arengo del Municipio; martedì 16 dicembre alle 18.30 al Centro Sociale Falcone di Riale; giovedì 18 dicembre alle 20.30 al Centro Sociale Ilaria Alpi di Ponte Ronca.
Come funziona la Tariffa Corrispettiva Puntuale
La TCP sarà fatturata direttamente da Hera. Come per la TARI, l’importo è calcolato anche in base alla superficie dell’immobile e al numero degli occupanti (per le utenze domestiche) o alla categoria di attività svolta (per le utenze non domestiche). Insieme alle quote relative alla superficie e al nucleo familiare o alla categoria di attività, nella bolletta è indicata la voce relativa alla quota variabile di base (cioè la quantità prestabilita di indifferenziato conferibile ogni anno); solo se questa quantità verrà superata, ci sarà anche un’ulteriore quota, la quota variabile aggiuntiva. Dunque, se nell’arco dell’anno si effettua un numero di conferimenti di rifiuto indifferenziato superiore a quelli prestabiliti, questi saranno addebitati nella bolletta di conguaglio dell’anno successivo. Le tariffe applicate e il regolamento TCP saranno stabiliti dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e Rifiuti (Atersir) e si potranno consultare nell’area “Assistenza” del sito del Gruppo Hera (www.gruppohera.it) selezionando il proprio Comune.
Le modalità di raccolta dei rifiuti rimangono invariate. L’unico rifiuto sul quale viene calcolata la TCP è quello indifferenziato, che viene conteggiato considerando l’intero volume conferito al servizio. Per risparmiare, quindi, è meglio esporre il contenitore dell’indifferenziato solo quando è pieno. Ogni volta che si espone il bidoncino dell’indifferenziato, viene registrato da Hera un conferimento.
I conferimenti minimi annui previsti nella nuova bolletta
Il numero dei conferimenti minimi previsti nella nuova bolletta, per le famiglie, dipende dal numero di componenti del nucleo. Il numero minimo di conferimenti cresce progressivamente all’aumentare dei componenti del nucleo familiare, diviso in sei fasce (da un solo componente fino a 6 componenti e oltre).
Per gli utenti domestici, per quanto riguarda i conferimenti minimi di indifferenziato, ovvero il numero di volte in cui si espone il bidoncino da 30 litri, si va da un minimo consentito di 26 volte l’anno per i nuclei composti da una sola persona (che possono quindi gettare l’indifferenziato in media ogni 14 giorni per rientrare nei minimi consentiti) a un massimo di 52 conferimenti riservato alle famiglie composte da 6 persone in su (significa esporre il bidoncino ogni settimana in media). Una famiglia composta da 4 persone avrà un minimo consentito di 47 volte, in media ogni 7/8 giorni.
Per quanto riguarda le imprese, il numero di conferimenti minimi annui è 24, uguale per tutti i volumi del contenitore in dotazione (fino a 1.700 litri).
La prima bolletta relativa al periodo che inizia a gennaio 2026 arriverà durante l’estate successiva e conterrà il numero dei conferimenti effettuati. Da giugno 2026, le informazioni sul numero dei conferimenti effettuati saranno disponibili anche sulla app MyHera.
Domande e risposte
Nella lettera che arriverà ai cittadini e alle imprese si trovano anche alcune domande frequenti con le relative risposte. Tra le richieste più sentite dai cittadini c’è quella relativa a chi deve conferire pannolini e pannoloni, che vanno nell’indifferenziato: per tutelare queste famiglie, a Zola Predosa verranno messi a disposizione degli svuotamenti ulteriori rispetto a quelli prestabiliti. Il numero di litri aggiuntivi gratuiti per ogni bambino di età inferiore a 36 mesi è pari a 6.240, che salgono a 9.360 per ogni persona che utilizza presidi medico sanitari.
Un’altra delle domande più frequenti riguarda le imprese e la detrazione dell’IVA. Una delle conseguenze positive del passaggio alla TCP riguarda proprio questo argomento: essendo la TCP il corrispettivo per un servizio ricevuto, e non più un tributo, il pagamento avverrà a fronte del ricevimento di una fattura e sarà possibile detrarre l’IVA del 10%.
Per chi deve ritirare le dotazioni
Hera ha già distribuito le dotazioni per accedere al servizio di raccolta, in ogni caso il numero verde 800.862.328 è a disposizione per valutare la correttezza delle proprie dotazioni.
Chi non dispone del contenitore, deve ritirarlo al più presto per poter usufruire dei servizi ambientali ed evitare l’applicazione di una penale nella bolletta. Le dotazioni si possono ritirare all’Ecosportello presso il Municipio (Piazza di Vittorio) aperto lunedì e sabato dalle 8.30 alle 12.30, giovedì dalle 14 alle 18. Dal 2 gennaio 2026 ci si può rivolgere allo Sportello Clienti Hera di Casalecchio di Reno (via Marconi 132), aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12.30, e il mercoledì anche dalle 13.30 alle 17.
Numeri utili
Hera ha attivato un numero verde dedicato alla TCP: 800.862.328, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18. A disposizione anche una casella email (clienti.tcp@gruppohera.it) e il fax 0542 368165.
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Telefono: +39 051 287111
HERA SPA
Viale Carlo Berti Pichat nr. 2/4 - 40127
Bologna
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