Il Gruppo Hera approva i risultati al 31/12/2021
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L’esercizio si chiude positivamente con tutti gli indicatori economico-finanziari in crescita rispetto al 2020. La solidità finanziaria, il perseguimento di uno sviluppo sostenibile e la creazione di valore per territori e comunità servite si confermano punti di forza e hanno consentito alla multiutility di affiancare i propri stakeholder con azioni di sostegno. Rivista al rialzo la proposta di dividendo, pari a 12 centesimi per azione.
Highlight finanziari
• Ricavi a 10.555,3 milioni di euro (+49,1%)
• Margine operativo lordo (MOL) a 1.223,9 milioni di euro (+9,0%)
• Utile netto di pertinenza degli Azionisti a 333,5 milioni di euro (+10,2%)
• Indebitamento finanziario netto a 3.261,3 milioni di euro, con debito netto/MOL in miglioramento a 2,66x
• Proposta di dividendo in crescita a 12 centesimi di euro per azione (+9%)
Highlight operativi
• Risultati positivi derivanti dalla crescita sia organica sia per linee esterne
• Rilevanti contributi dall’area gas, dai servizi energia e dal settore ambiente
• Circa 3,5 milioni di clienti nei settori energy
• Miglioramento di tutti gli indicatori di sostenibilità con MOL a valore condiviso in forte crescita a 570,6 milioni di euro (+25,4%)
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2021 e la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, insieme al bilancio di sostenibilità.
20 anni di crescita ininterrotta, grazie alla buona gestione operativa, finanziaria e fiscale
Il Gruppo Hera ha chiuso l’esercizio 2021 con risultati positivi, nonostante lo scenario complesso per il Paese a causa del perdurare dell’emergenza Coronavirus a cui si è aggiunta, nel secondo semestre, la volatilità del mercato energetico. Grazie al modello multibusiness solido ed efficiente e a una buona gestione operativa, finanziaria e fiscale, la multiutility è riuscita a mantenere in crescita i risultati e allo stesso tempo a perseguire uno sviluppo sostenibile, supportando anche i propri stakeholder, a partire dai clienti, con azioni concrete come le rateizzazioni delle bollette per consentire loro di far fronte ai pagamenti.
Più in generale, il Gruppo Hera ha proseguito il percorso di crescita ininterrotta che lo caratterizza fin dalla nascita, nel 2002, continuando a far leva sulla propria strategia: un mix bilanciato di crescita interna ed esterna, con importanti economie di scala e l’estrazione di sinergie superiori alle attese.
Il tutto con un’ampia serie di interventi per la transizione energetica, l’economia circolare e l’evoluzione tecnologica, coerenti con la traiettoria tracciata nel Piano industriale al 2025, che si prefigge di accompagnare i territori nella ripresa, e in linea con le strategie europee e gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030.
Ricavi oltre i 10,5 miliardi, in aumento del 49,1%
I ricavi 2021 del Gruppo Hera salgono a 10.555,3 milioni di euro, in rialzo del 49,1% rispetto ai 7.079,0 milioni del 2020, in crescita in tutte le aree. In particolare, nei settori energy hanno inciso i maggiori ricavi per le attività di intermediazione, i maggiori volumi venduti di gas e l’aumento dei prezzi delle commodities energetiche, oltre alla crescita dei servizi energia e dei servizi a valore aggiunto per i clienti. In aumento anche i ricavi del settore ambiente, per le maggiori materie plastiche vendute e per le acquisizioni nel mercato industria. Da segnalare, infine, il contributo dei servizi a rete (sia regolati sia per conto terzi) e degli altri servizi quali illuminazione pubblica e telecomunicazioni.
Margine operativo lordo (MOL) in crescita a 1.223,9 milioni (+9,0%)
Il MOL del Gruppo sale a quota 1.223,9 milioni di euro, in aumento del 9% rispetto ai 1.123,0 milioni di euro del 2020. Questo incremento è legato alle performance delle aree energy, che comprendono anche i servizi energia legati all’efficienza energetica negli edifici abitativi (bonus facciate e superbonus 110%). Determinanti i positivi risultati registrati nell’area ambiente, in particolare nell’ambito del trattamento dei rifiuti, anche per l’aumento del numero di impianti gestiti a seguito delle recenti acquisizioni.
Risultato operativo in aumento a 611,7 milioni (+11,0%)
Sale anche il risultato operativo netto a 611,7 milioni di euro, in crescita dell’11,0% rispetto ai 551,3 milioni del 2020, nonostante i maggiori accantonamenti e ammortamenti per i nuovi investimenti eseguiti nei settori operativi, e quelli derivanti dalle variazioni di perimetro; il rapporto rispetto al MOL si attesta al 50%. La gestione finanziaria si attesta a 119,8 milioni, in crescita di 3,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2020, per maggiori oneri derivanti dalla cessione dei crediti fiscali nell’ambito delle attività legate a ecobonus, in parte mitigati dalle efficienze ottenute a seguito del riacquisto di parte del debito a medio-lungo termine, da minori oneri da attualizzazione e da maggiori utili da collegate e joint venture. In crescita l’utile prima delle imposte, che passa da 434,6 milioni a 491,9 milioni (+13,2%).
Utile netto di pertinenza degli Azionisti in crescita a 333,5 milioni (+10,2%)
L’utile netto al 31 dicembre 2021 sale a 372,7 milioni, in rialzo del 15,5% rispetto ai 322,8 milioni dell’anno precedente. A tale risultato hanno contribuito “special items” pari a 12,6 milioni. Il tax rate dell’esercizio 2021 risulta pari al 26,8%, rispetto al 25,7% dell’anno precedente. Al tax rate 2021 hanno contributo principalmente i benefici colti in termini di maxi e iper-ammortamenti, a fronte di significativi investimenti che il Gruppo ha effettuato in relazione alla trasformazione tecnologica, digitale e ambientale. In forte crescita anche l’utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo, che sale a 333,5 milioni rispetto ai 302,7 milioni nel 2020 (+10,2%).
Investimenti netti in crescita a 570,3 milioni; rapporto debito netto/MOL in miglioramento a 2,66x
Nel 2021 gli investimenti netti sono stati pari a 570,3 milioni, in crescita del 7,9% rispetto ai 528,5 milioni del 2020.
Sono compresi investimenti finanziari per 11 milioni di euro, principalmente per la partecipazione nella società marchigiana SEA, in riduzione rispetto agli investimenti finanziari dell’anno precedente che comprendevano la partecipazione in Ascopiave. Al lordo dei contributi in conto capitale, gli investimenti operativi salgono a 588,7 milioni, in crescita del 16,3% rispetto ai 506,4 milioni dell’anno precedente, con un focus importante sulla resilienza degli asset. In particolare, sono stati destinati soprattutto a impianti, reti e infrastrutture, nonché agli adeguamenti normativi in ambito depurativo e fognario e all’installazione massiva dei contatori gas di nuova generazione.
Oltre al finanziamento di questi investimenti e al pagamento dei dividendi, la positiva generazione di cassa ha consentito anche di finanziare le operazioni di M&A messe a segno nel 2021 e coprire la maggior parte delle operazioni di liability management, tra cui il riacquisto di circa 400 milioni nominali di finanziamento in scadenza nei prossimi anni. Il tutto mantenendo sostanzialmente stabile l’indebitamento finanziario netto, che al 31 dicembre 2021 si attesta a 3.261,3 milioni, in linea con i 3.227,0 milioni al 31 dicembre 2020.
La solidità patrimoniale e finanziaria di Hera – che emerge anche dalle valutazioni delle principali agenzie di rating: BBB+ con Outlook stabile per Standard & Poor's e Baa2 per Moody’s – è confermata anche dal rapporto debito netto/MOL a 2,66x, in miglioramento rispetto al 2,87x di fine 2020.
Confermata l’attenzione alla sostenibilità del Gruppo con MOL a valore condiviso in crescita a 570,6 milioni I positivi risultati economici si sposano con la sempre maggiore attenzione della multiutility alla sostenibilità.
Nel 2021 il margine operativo lordo a valore condiviso, riferito alle attività di business che rispondono anche ai driver per una crescita sostenibile, è salito a 570,6 milioni in significativo aumento rispetto al 2020 (+25,4%) e corrisponde al 46,6% del MOL complessivo. Un risultato in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale, che proietta al 2025 questo valore a quota 55% del totale, per arrivare al 70% nel 2030, lungo un percorso lineare che genera benefici concreti per i territori e le comunità servite, in parallelo con lo sviluppo dell’azienda. Le best practice del Gruppo Hera nelle dimensioni ESG, del resto, sono testimoniate anche dall’inclusione di Hera nel MIB ESG Index, il primo indice blue-chip per l’Italia dedicato alle migliori pratiche Environmental, Social, e Governance (ESG), e dalla riconferma nel Dow Jones Sustainability Index, World e Europe, uno dei più autorevoli indici borsistici nel mondo di valutazione della responsabilità sociale, in cui si è posizionata come la migliore del settore Multi-Utility & Water. Nell’ambito della strategia volta alla riduzione delle emissioni e al riciclo delle plastiche, inoltre, nel 2021 la multiutility ha lanciato con successo il suo primo sustainability-linked bond del valore nominale di 500 milioni di euro, con grande interesse da parte degli investitori internazionali, che hanno effettuato sottoscrizioni per circa quattro volte superiori all’offerta.
Proposta di dividendo in rialzo a 12 centesimi per azione A conferma dell’attenzione alla generazione di valore per gli azionisti e in linea con quanto annunciato lo scorso gennaio in sede di presentazione del Piano industriale al 2025, in considerazione dei positivi risultati raggiunti, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea dei Soci del 28 aprile la distribuzione di un dividendo di 12 centesimi per azione, in rialzo rispetto a quanto previsto nel precedente documento stategico. Lo stacco della cedola avverrà il 20 giugno 2022, con pagamento a partire dal 22 giugno 2022. Il dividendo sarà corrisposto alle azioni in conto alla data del 21 giugno 2022.
Approvata la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, in linea con le best practice internazionali.
Area gas
Il MOL dell’area gas – che include i servizi di distribuzione e vendita gas metano, teleriscaldamento e servizi energia – cresce in maniera significativa rispetto all’esercizio precedente in termini sia di marginalità sia di volumi venduti: sale infatti a 487,6 milioni di euro (+30,2%), rispetto ai 374,4 milioni del 2020.
La crescita, in termini sia di ricavi sia di volumi venduti, è stata ottenuta grazie al contributo positivo della vendita nei mercati tradizionali, anche per effetto della ripresa dei consumi delle attività produttive che nel 2020 avevano subito un forte rallentamento a causa della pandemia, e in quelli soggetti a gara, in cui Hera Comm ha ulteriormente consolidato la propria presenza. In particolare, nei mercati di ultima istanza Hera Comm per il periodo dal 1 ottobre 2021 al 30 settembre 2023 si è aggiudicata 6 lotti su 9 del servizio di ultima istanza gas e tutti i lotti della gara del servizio di default gas, oltre a 9 lotti della gara Consip GAS13 con cui nel 2021 hanno acquistato gas le Pubbliche Amministrazioni di 12 regioni.
L’incremento della marginalità è legato anche all’importante sviluppo del business dei servizi energia, dovuto alle incentivazioni derivanti dai bonus fiscali e alle opere di efficienza energetica, a conferma del trend di significativa crescita di questo settore già registrato nei precedenti trimestri. Sostanzialmente stabile il numero dei clienti, che complessivamente si attestano a 2,1 milioni di unità. Nel 2021 sono stati sostenuti investimenti lordi per 141,3 milioni (+4,4% rispetto al 2020), destinati principalmente alle installazioni degli smart meter gas, tra cui gli innovativi NexMeter brevettati dalla multiutility, alle attività connesse all’acquisizione di nuovi clienti, oltre a manutenzioni straordinarie di reti e impianti.
Per quanto riguarda i servizi regolati, a settembre 2021 il Gruppo Hera, attraverso la controllata AcegasApsAmga, si è aggiudicata in via definitiva la gara per la distribuzione gas nell’ATEM Udine 2 per i prossimi 12 anni per un valore di circa 115 milioni di euro.
Il contributo dell’area gas al MOL di Gruppo è pari al 39,8%.
Area energia elettrica
L’area energia elettrica – che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica – ha registrato un MOL di 144,7 milioni, in netto calo rispetto ai 188,2 milioni dell’anno precedente (-23,1%), principalmente per la riduzione del perimetro servito sul mercato della salvaguardia e le minori chiamate per il mercato di dispacciamento. In crescita le attività a libero mercato, i nuovi servizi a valore aggiunto, l’ottimizzazione della produzione degli impianti e il servizio di distribuzione che compensano le minori marginalità sulle attività di intermediazione. I clienti elettrici hanno superato quota 1,4 milioni (+5,0%), con una crescita soprattutto nel mercato libero, grazie al rafforzamento delle azioni commerciali e all’aggiudicazione del servizio a tutele graduali. Nell’area energia elettrica gli investimenti lordi ammontano a 55,3 milioni di euro, in crescita del 15,9% rispetto all’anno precedente. Gli interventi realizzati riguardano prevalentemente la manutenzione straordinaria di impianti e reti di distribuzione nei territori di Modena, Imola, Trieste e Gorizia, alcune nuove realizzazioni come la cabina primaria di Modena Est, oltre alle attività di sostituzione contatori. Anche le richieste di nuovi allacciamenti sono in crescita rispetto all’anno precedente. Il contributo dell’area energia elettrica al MOL di Gruppo è pari al 11,8%.
Area ciclo idrico
L’area ciclo idrico integrato – che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura – ha registrato un MOL di 262,4 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto ai 265,8 milioni dell’esercizio precedente. Questo risultato è dovuto ai maggiori costi operativi su reti e impianti conseguenti alla ripresa delle attività dopo il lockdown e alla rivisitazione dei criteri sulla qualità tecnica, in parte compensati da maggiori ricavi per allacciamenti e dalla crescita di altri ricavi. Tra questi, anche i benefici riconosciuti da Arera con l’applicazione del nuovo metodo tariffario e legati ai rilevanti investimenti sostenuti dalla multiutility per attuare interventi per la resilienza e la sostenibilità dei propri impianti, e continuare così a garantire ai cittadini qualità, efficienza e continuità nelle forniture. Al lordo dei contributi in conto capitale, gli investimenti sono stati pari a 194,6 milioni di euro (+17,1%), destinati principalmente a estensioni, bonifiche e potenziamenti di reti e impianti, oltre che agli adeguamenti normativi riguardanti soprattutto l’ambito depurativo e fognario. Proseguono, tra gli altri, i lavori del piano per la salvaguardia della balneazione di Rimini, tra le opere più importanti e all’avanguardia in Italia in ambito fognario-depurativo, che si sommano agli interventi di riqualificazione della rete fognaria in altri territori. In crescita rispetto all’anno precedente le richieste per nuovi allacciamenti idrici e fognari, spinti anche dalla ripresa economica in particolare del settore edilizio.
Si evidenzia che a fine 2021 Atersir ha aggiudicato in via definitiva al Gruppo Hera la gara per la gestione del servizio idrico integrato in 24 Comuni della provincia di Rimini, compreso il Capoluogo, con un contratto del valore di circa 1,7 miliardi. Grazie all’aggiudicazione della gara, tra le prime bandite in Italia, il nuovo servizio di distribuzione acqua nel riminese sarà all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione e il Gruppo Hera, già gestore uscente nei 24 comuni, avrà la titolarità del servizio per i prossimi 18 anni. Il contributo dell’area ciclo idrico integrato al MOL di Gruppo è pari al 21,4%.
Area ambiente
Il MOL dell’area ambiente –che include i servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti – sale a 291,7 milioni di euro, +13,1% rispetto ai 258,0 milioni del 2020.
Questa crescita è stata realizzata grazie alla capacità del Gruppo Hera, primo operatore nazionale del settore ambiente, di agganciare l’attuale ripresa economica. Oltre al contributo dell’ulteriore ampliamento della dotazione impiantistica - con una serie di M&A nell’ambito del trattamento dei rifiuti industriali - l’incremento della marginalità dell’area ambiente è stato determinato dai maggiori ricavi relativi alla crescita dei volumi di rifiuti trattati e alla produzione di energia elettrica, e dal forte sviluppo delle attività della controllata Aliplast, leader nella produzione di polimeri riciclati di alta qualità, a fronte di un importante incremento della domanda e del prezzo di vendita dei materiali riciclati. Tra le iniziative in ambito economia circolare rientrano le attività relative alla proposta multiservizio “chiavi in mano” per le grandi aziende Hera Business Solution, con soluzioni integrate, energetiche e ambientali all’insegna della sostenibilità, e la produzione di energia rinnovabile con lo sviluppo della filiera del biometano, anche in collaborazione con altre realtà del territorio. Proprio lo scorso anno la multiutility ha siglato, infatti, una partnership con Inalca (Gruppo Cremonini) per costituire la NewCo Biorg per la trasformazione di rifiuti organici e reflui agroalimentari in metano 100% rinnovabile e compost, che vedrà l’avvio entro la fine del 2022. L’attenzione alla tutela delle risorse ambientali e al loro riuso è confermata anche dal tasso di raccolta differenziata che nel 2021 si attesta a 65,3%, in lieve crescita rispetto allo stesso periodo del 2020 se ricalcolata con criteri omogenei. Gli investimenti per 98,2 milioni di euro, in forte crescita rispetto all’esercizio precedente (+43,8%), sono stati destinati principalmente a interventi di manutenzione e potenziamento del parco impiantistico, tra cui l’avvio del progetto con la NewCo Biorg nel Modenese, lavori di revamping del termovalorizzatore di Trieste e dell’impianto F3 a Ravenna. Investimenti in crescita sono stati effettuati anche nella filiera isole ecologiche e attrezzature di raccolta, che comprendono le realizzazioni effettuate sulle isole ecologiche interrate. Infine, si segnala che a novembre 2021 Atersir ha aggiudicato in via definitiva al Gruppo Hera, con un orizzonte temporale di 15 anni, le gare i servizi di igiene urbana nei territori Modena e Bologna, per un bacino complessivo di 1,5 milioni di abitanti e un valore di oltre 2,5 miliardi. Il contributo dell’area ambiente al MOL di Gruppo è pari al 23,8%.
Dichiarazione del Presidente Esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano
Anche nel 2021 il nostro impegno nel perseguire la creazione di valore per l’azienda e per i nostri stakeholder, con uno sviluppo sostenibile, ci ha consentito di ottenere risultati positivi e mettere in campo azioni di sostegno per il tessuto economico in cui operiamo, a partire dai clienti. Continueremo a farlo nonostante lo scenario che rimane complesso e guardiamo al futuro puntando su due fattori che hanno sempre contraddistinto la nostra storia ventennale: concretezza e solidità. La nostra decisione di aumentare il dividendo a 12 centesimi per azione, in linea con quanto annunciato in sede di presentazione del nuovo Piano industriale, va in questa direzione e porterà benefici per i nostri azionisti, che potranno contare su maggiori entrate per affrontare la difficile congiuntura attuale. La prevenzione e gestione dei rischi, del resto, è una delle direttrici strategiche alla base del nostro stesso Piano e si traduce in un approccio di medio-lungo termine necessario per anticipare le azioni di mitigazione dei rischi a cui sono esposte le utility, affrontare le complessità e continuare a garantire qualità e continuità dei servizi.
Dichiarazione dell’Amministratore Delegato Stefano Venier
I positivi risultati conseguiti nel 2021 evidenziano un ulteriore rafforzamento della solidità patrimoniale e finanziaria dell’azienda, confermata anche dal rapporto debito netto/MOL a 2,66x, in miglioramento rispetto all’esercizio precedente. La positiva generazione di cassa ci ha consentito di effettuare maggiori investimenti, con ricadute positive per i territori in cui operiamo sia in termini di qualità del servizio sia di indotto creato. Questa nostra maggiore solidità ci consente di affrontare con fiducia il complesso scenario attuale, continuando a garantire investimenti e sostegno per i nostri stakeholder, con la sostenibilità che risulta pienamente integrata nelle strategie di business. Ne è una conferma l’incremento di oltre il 25% del margine operativo lordo a valore condiviso, salito a 570,6 milioni nel 2021 e pari al 46,6% del MOL complessivo, con l’obiettivo di arrivare al 70% nel 2030.
Impatti del conflitto in Ucraina e degli aumenti dei prezzi delle commodity energetiche
L’invasione della Russia in Ucraina il 24 febbraio scorso ha innescato una serie di conseguenze in ambito economico e finanziario, con impatti soprattutto sui mercati energetici dove opera anche il Gruppo Hera. I livelli di prezzo delle commodity, sia gas che energia elettrica, già posizionati su valori molto elevati hanno evidenziato livelli di volatilità al rialzo estremamente elevati. In questo scenario assumono crescente rilevanza soprattutto due rischi sistemici: una crescita ulteriore dell’inflazione per effetto delle commodity energetiche, con riverbero su prodotti di largo consumo (agroalimentare e produzione industriali) e con conseguente impatto su crescita del Pil e sulla domanda energetica; l’indisponibilità di forniture di gas provenienti dalla Russia - che coprono il 35%-40% del consumo nazionale - comporterebbe, in funzione della durata, effetti sulle attività industriali dei prossimi mesi e anche sui consumi termici domestici se protratta oltre il periodo estivo. In linea con la propria strategia di risk management, il Gruppo Hera sta monitorando giorno per giorno l’evolversi della situazione, definendo i possibili scenari di rischio per le proprie attività e individuando, laddove possibile, azioni di mitigazione.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Luca Moroni, dichiara, ai sensi dell’articolo 154-bis, 2°comma del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Il bilancio d’esercizio e la relativa documentazione sono a disposizione del pubblico nei termini di legge presso la Sede Sociale, sul sito internet www.gruppohera.it , nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it ), a partire dal 6 aprile 2022.
Si allegano i seguenti prospetti contabili al 31 dicembre 2021 non soggetti a revisione contabile.
Conto economico (mln €) |
dic-21 | Inc.% | dic-20 | Inc.% | Var. Ass. | Var.% |
---|---|---|---|---|---|---|
Ricavi | 10.555,3 | 7.079,0 | +3.476,3 | +49,1% | ||
Altri ricavi operativi | 400,1 | 3,8% | 467,8 | 6,6% | -67,7 | -14,5% |
Materie prime e materiali | (6.668,5) | -63,2% | (3.410,6) | -48,2% | +3.257,9 | +95,5% |
Costi per servizi | (2.464,6) | -23,3% | (2.424,9) | -34,3% | +39,7 | +1,6% |
Altre spese operative | (66,5) | -0,6% | (58,9) | -0,8% | +7,6 | +12,9% |
Costi del personale | (592,8) | -5,6% | (572,7) | -8,1% | +20,1 | +3,5% |
Costi capitalizzati | 60,8 | 0,6% | 43,3 | 0,6% | +17,5 | +40,5% |
Margine operativo lordo | 1.223,9 | 11,6% | 1.123,0 | 15,9% | +100,9 | +9,0% |
Amm.ti e Acc.ti | (612,5) | -5,8% | (571,7) | -8,1% | +40,4 | +7,1% |
Margine operativo netto | 611,7 | -5,8% | 551,3 | 7,8% | +60,4 | +11,0% |
Gestione Finanziaria | (119,8) | -1,1% | (116,7) | -1,6% | +3,1 | +2,7% |
Risultato prima delle imposte | 491,9 | 4,7% | 434,6 | 6,1% | +57,3 | +13,2% |
Imposte | (131,8) | -1,2% | (111,8) | -1,6% | +20,0 | +17,9% |
Risultato netto | 360,1 | 3,4% | 322,8 | 4,6% | +37,3 | +11,6% |
Risultato da special item | 12,6 | 0,1% | - | 0,0% | +12,6 | +100,0% |
Utile netto dell'esercizio | 372,7 | 3,5% | 322,8 | 4,6% | +49,9 | +15,5% |
Attribuibile a: | ||||||
Azionisti della Controllante | 333,5 | 3,2% | 302,7 | 4,3 | +30,8 | +10,2% |
Azionisti di minoranza | 39,1 | 0,4% | 20,1 | 0,3% | +19,0 | +94,6% |
Stato patrimoniale (mln €) | 31-dic-21 | Inc.% | 31-dic-20 | Inc.% | Var. Ass. | Var.% |
---|---|---|---|---|---|---|
Attività immobilizzate nette | 7.308,0 | 109,4% | 6.983,6 | 109,4% | +324,4 | +4,6% |
Capitale circolante netto | 2,5 | 0,10% | 53,6 | 0,8% | (50,1) | 93,5% |
(Fondi diversi) | (633,4) | (9,5%) | (654,9) | (10,2%) | 21,5 | (3,3%) |
Capitale investito netto | 6.678,1 | 100,0% | 6.382,3 | 100,0% | +295,8 | +4,6% |
Patrimonio netto complessivo | 3.416,8 | 51,2% | 3.155,3 | 49,4% | 261,5 | +8,3% |
Indebitamento netto a lungo | 3.633,1 | 54,4% | 3.617,1 | 56,7% | (16,0) | 0,4% |
Posizione netta a breve | (371,8) | (5,6%) | (390,1) | (6,1%) | +18,3 | (4,7%) |
Indebitamento finanziario netto | 3.261,30 | 48,8% | 3.227,0 | 50,6% | +34,3 | +1,1% |
Fonti di finanziamento | 6.678,1 | 100,0% | 6.382,3 | 100,0% | 295,8 | 4,6% |
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