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APPUNTAMENTI MACRO DELLA PROSSIMA SETTIMANA (DALL’11 AL 15 AGOSTO)
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MERCATI – LISTINI EUROPEI CHIUDONO MISTI L’ULTIMA SEDUTA DELLA SETTIMANA CON PIAZZA AFFARI A +0,6%
Le borse europee chiudono miste, mentre Wall Street viaggia in frazionale rialzo dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 41.623,86 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+1,0%) e CAC 40 di Parigi (+0,4%), vendite invece su Ftse 100 di Londra (-0,1%) e Dax di Francoforte (-0,2%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,8%, seguito da S&P 500 a +0,6% e Dow Jones a +0,4%.
Resta l’attenzione sulla Fed con il funzionario Christopher Waller che sarebbe, secondo rumour, la prima scelta di Trump come successore di Powell alla carica di presidente. Nel frattempo, Stephen Miran, attuale numero uno del consiglio dei consulenti economici della Casa Bianca, è stato nominato membro a interim del board della banca centrale fino al 31 gennaio 2026 dopo le dimissioni di Adriana Kugler.
Inoltre, rimangono monitorati gli ultimi aggiornamenti sul fronte commerciale che vedono, da un lato, l’intesa tra Usa e Giappone, e, dall’altro, l’annuncio, da parte di Trump, di tariffe al 100% sulle importazioni di semiconduttori con la possibilità comunque di esenzioni.
A ciò si aggiunge l’indiscrezione di stampa che gli Stati Uniti hanno imposto dazi sulle importazioni di lingotti d’oro da un chilo, una mossa che rischia di scatenare nuove turbolenze nel mercato globale dei metalli e di infliggere un nuovo colpo alla Svizzera, maggior polo mondiale di raffinazione.
Gli investitori mantengono lo sguardo anche sugli sviluppi geopolitici con Trump pronto a incontrare Putin, mentre pesa il via libera del governo israeliano al piano per prendere il controllo di Gaza City.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,166 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,7. Tra le materie prime, petrolio positivo con il Brent (+0,6%) a 66,8 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 64,2 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile a 82 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,51%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Stellantis e Banco BPM (+2,4%) seguite da Unicredit (+2,0%) e Stm (+1,9%), mentre rimane in fondo Unipol (-3,8%) dopo i conti, preceduta da Leonardo (-2,6%), Nexi (-1,5%) e Cucinelli (-1,3%).

IEG – SI CONSOLIDA LA VIEW POSITIVA DEGLI ANALISTI DOPO LA SEMESTRALE 2025
La solida semestrale 2025 di Italian Exhibition Group (IEG) ha evidenziato un fatturato aumentato del 13,2% su base annua a 149,3 milioni, EBITDA ed EBIT, entrambi adjusted, saliti rispettivamente dell’8,8% a 39,2 milioni e del 4,8% a a 29,1 milioni, e un utile del periodo di 17 milioni.
Numeri in scia ai quali Intermonte, nel confermare il rating ‘outperform’ e alzare il target price da 9,5 a 10,5 euro, riporta che “alla luce dei risultati e delle prospettive fornite dal management”, aumenta leggermente le proprie stime per il 2025, “soprattutto grazie alla migliore performance del settore Congressi”. “I risultati hanno mostrato una continuazione dei forti progressi osservati negli ultimi trimestri, sebbene la disputa sui dazi e alcuni segnali iniziali di un possibile rallentamento economico richiedano un certo grado di cautela nella valutazione delle prospettive del settore”, spiegano gli analisti.
Giudizio positivo anche da parte degli esperti di TP Icap Midcap che aumentano il prezzo obiettivo sul titolo IEG da 9 a 11 euro, confermandone la raccomandazione di acquisto, ed evidenziando come il Gruppo abbia riportato “solidi risultati nel primo semestre, con ricavi in crescita del 13,2% e margini stabili. La guidance 2025 è stata confermata, in particolare grazie al rinvio di parte degli investimenti al 2026″. Gli analisti hanno leggermente rivisto al rialzo le proprie stime sui ricavi 2025, mantenendo invariato lo scenario sui margini”.
Infine, Equita ha riproposto il ‘buy’, il target price a 10 euro, e le stime 2025/27 dopo “risultati 2Q25 sostanzialmente allineati alle attese e la guidance 2025 confermata con alta visibilità”, aggiungendo che il “momentum operativo rimane favorevole” e che le valutazioni sono “attraenti (<10x PE adj. 2025-26E e 4.5x EV/EBITDA). “II prossimo catalyst significativo è il nuovo business plan atteso per l’autunno”.

MERCATI USA – PREVISTA PARTENZA IN LEGGERO RIALZO
I futures sull’azionario americano guadagnano lo 0,2% preannunciando un avvio in leggero rialzo a Wall Street.
Chiusura ieri mista oltreoceano con il Nasdaq a +0,4%, l’S&P500 a -0,1% e il Dow Jones a -0,5%.
Resta l’attenzione sulla Fed con il funzionario Christopher Waller che sarebbe, secondo rumour, la prima scelta del tycoon come successore di Powell alla carica di presidente. Nel frattempo, Stephen Miran, attuale numero uno del consiglio dei consulenti economici della Casa Bianca, è stata nominato membro a interim del board della banca centrale fino al 31 gennaio 2026 dopo le dimissioni di Adriana Kugler.
Rimangono monitorati anche gli ultimi aggiornamenti sul fronte commerciale che vedono, da un lato, l’intesa tra USA e Giappone, e, dall’altro, l’annuncio, da parte di Trump, di tariffe al 100% sulle importazioni di semiconduttori con la possibilità comunque di esenzioni.
A ciò si aggiunge l’indiscrezione di stampa che gli Stati Uniti hanno imposto dazi sulle importazioni di lingotti d’oro da un chilo, una mossa che rischia di scatenare nuove turbolenze nel mercato globale dei metalli e di infliggere un nuovo colpo alla Svizzera, maggior polo mondiale di raffinazione.
Infine, gli investitori mantengono lo sguardo sugli sviluppi geopolitici con Trump pronto a incontrare Putin mentre pesa il via libera del governo israeliano all’occupazione totale di Gaza.
Sull’azionario, Lip-Bu Tan, amministratore delegato di Intel (+1,2% nel pre-market), ha dichiarato di avere il pieno appoggio del consiglio di amministrazione, rispondendo alla richiesta di dimissioni da parte di Trump per conflitti di interesse.
Secondo rumour, Tesla (-0,3% nel pre-market) ha deciso di smantellare il team che sviluppava Dojo, il supercomputer di proprietà, utile a sviluppare la tecnologia dei veicoli a guida autonoma senza dipendere da fornitori esterni.

MERCATI USA – RIALZO FRAZIONALE IN APERTURA CON NASDAQ, DOW JONES E S&P500 A +0,3%
Avvio in frazionale rialzo a Wall Street: dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq guadagnano lo 0,3%.
Resta l’attenzione sulla Fed con il funzionario Christopher Waller che sarebbe, secondo rumour, la prima scelta del tycoon come successore di Powell alla carica di presidente. Nel frattempo, Stephen Miran, attuale numero uno del consiglio dei consulenti economici della Casa Bianca, è stata nominato membro a interim del board della banca centrale fino al 31 gennaio 2026 dopo le dimissioni di Adriana Kugler.
Inoltre, rimangono monitorati gli ultimi aggiornamenti sul fronte commerciale che vedono, da un lato, l’intesa tra USA e Giappone, e, dall’altro, l’annuncio, da parte di Trump, di tariffe al 100% sulle importazioni di semiconduttori con la possibilità comunque di esenzioni.
A ciò si aggiunge l’indiscrezione di stampa che gli Stati Uniti hanno imposto dazi sulle importazioni di lingotti d’oro da un chilo, una mossa che rischia di scatenare nuove turbolenze nel mercato globale dei metalli e di infliggere un nuovo colpo alla Svizzera, maggior polo mondiale di raffinazione.
Gli investitori mantengono lo sguardo anche sugli sviluppi geopolitici con Trump pronto a incontrare Putin mentre pesa il via libera del governo israeliano all’occupazione totale di Gaza.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,165 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,7. Tra le materie prime, petrolio positivo con il Brent (+0,5%) a 66,7 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 64,1 dollari al barile.
Nel comparto obbligazionario, i rendimenti sul Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 3,75 e al 4,27%.
Sull’azionario, Lip-Bu Tan, amministratore delegato di Intel (+0,4%), ha dichiarato di avere il pieno appoggio del consiglio di amministrazione, rispondendo alla richiesta di dimissioni da parte di Trump per conflitti di interesse.
Secondo rumour, Tesla (+0,8%) ha deciso di smantellare il team che sviluppava Dojo, il supercomputer di proprietà, utile a sviluppare la tecnologia dei veicoli a guida autonoma senza dipendere da fornitori esterni.

MERCATI – EUROPA TORNA CONTRASTATA A METÀ SEDUTA MA PIAZZA AFFARI ACCELERA A +0,9%
Le borse europee tornano contrastate a metà seduta, con Piazza Affari che tuttavia accelera rispetto all’avvio, mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,9% a 41.776 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,9%) e seguito da CAC 40 di Parigi (+0,3%), Ftse 100 di Londra (-0,1%) e Dax di Francoforte (-0,2%).
Gli investitori restano intenti a valutare gli ultimi sviluppi sui dazi che vedono, da un lato, l’intesa tra USA e Giappone, e, dall’altro, l’annuncio, da parte di Trump, di tariffe al 100% sulle importazioni di semiconduttori con la possibilità comunque di esenzioni.
Occhi anche sulla Fed con il funzionario Christopher Waller che sarebbe, secondo rumour, la prima scelta del tycoon come successore di Powell alla carica di presidente. Nel frattempo, Stephen Miran, attuale numero uno del consiglio dei consulenti economici della Casa Bianca, è stata nominato membro a interim del board della banca centrale fino al 31 gennaio 2026 dopo le dimissioni di Adriana Kugler.
Restano infine monitorati gli aggiornamenti a livello geopolitico con Trump pronto a incontrare Putin mentre pesa il via libera del governo israeliano all’occupazione totale di Gaza.
Dalla scarna agenda macro odierna, il tasso di disoccupazione francese del secondo trimestre 2025 è rimasto stabile, come previsto, al 7,5% rispetto al primo trimestre (rivisto da 7,4%).
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,163 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,6. Tra le materie prime, il petrolio torna in leggero rialzo con il Brent (+0,3%) a 66,6 dollari e il Wti (+0,2%) a 64,0 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 82 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,47%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Banco BPM (+1,8%), seguita da Leonardo, Stm e Unicredit (tutte a +1,5%) mentre rimane in fondo Unipol (-2,9%) dopo i conti, preceduta, a distanza, da Cucinelli (-0,4%), Diasorin e Nexi (entrambe -0,2%).

MERCATI – PARTENZA IN DENARO PER IL VECCHIO CONTINENTE, A MILANO (+0,3%) GIÙ UNIPOL (-3,0%) DOPO I CONTI
Avvio perlopiù positivo per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 41.530 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,4%), il CAC 40 di Parigi (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%), più debole invece il Dax di Francoforte (-0,2%).
A sostenere la fiducia contribuiscono i tentativi di distensione a livello geopolitico con Trump pronto a incontrare Putin anche nel caso in cui il leader russo “non volesse vedere prima il presidente ucraino Zelensky”.
Pesa, invece, il via libera del governo israeliano al piano per prendere il controllo di Gaza City, nonostante le crescenti critiche in patria e all’estero. “Le Forze di Difesa Israeliane si prepareranno a prendere il controllo di Gaza City, fornendo al contempo aiuti umanitari alla popolazione civile al di fuori delle zone di combattimento”, ha dichiarato l’ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu in una nota. Prima dell’approvazione di questo piano, Netanyahu aveva affermato giovedì che Israele intendeva assumere il controllo militare dell’intera Striscia di Gaza.
Sul fronte tariffario, ieri sono entrati in vigore i dazi reciproci imposti dal presidente Usa contro una serie di importanti partner commerciali, lasciando i mercati guardinghi circa il loro potenziale impatto.
Trump ha anche annunciato un dazio del 100% sulle importazioni di semiconduttori, ma ha esentato le aziende con attività produttive negli Stati Uniti, lasciando la maggior parte delle principali importazioni di chip senza impedimenti.
Occhi anche alla partita per il succedere di Jerome Powell alla presidenza della Federal Reserve il prossimo anno: secondo alcuni rumor, il Governatore Christopher Waller sarebbe la prima scelta di Trump.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,165 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,2. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,6%) a 66,0 dollari e il Wti (-0,7%) a 63,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 82 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,46%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Pirelli (+1,1%), Leonardo (+0,9%), Prysmian e Italgas (+2,2%) e A2A (+0,8%). In fondo Unipol (-3,0%) dopo i conti, Generali (-1,2%), Interpump (-0,6%) e Azimut (-0,5%).

MERCATI – PREVISTO AVVIO SOPRA LA PARITÀ PER LE BORSE EUROPEE
Prevista partenza sopra la parità per le principali borse europee.
Chiusura mista ieri a Wall Street con il Nasdaq a +0,4%, l’S&P500 a -0,1% e il Dow Jones a -0,5%.
Sui mercati asiatici, Tokyo guadagna l’1,9%, mentre Hong Kong cede l’1,0% e Shanghai lo 0,1%.
A sostenere la fiducia contribuiscono i tentativi di distensione a livello geopolitico con Trump pronto a incontrare Putin anche nel caso in cui il leader russo “non volesse vedere prima il presidente ucraino Zelensky”.
Pesa, invece, il via libera del governo israeliano al piano per prendere il controllo di Gaza City, nonostante le crescenti critiche in patria e all’estero. “Le Forze di Difesa Israeliane si prepareranno a prendere il controllo di Gaza City, fornendo al contempo aiuti umanitari alla popolazione civile al di fuori delle zone di combattimento”, ha dichiarato l’ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu in una nota. Prima dell’approvazione di questo piano, Netanyahu aveva affermato giovedì che Israele intendeva assumere il controllo militare dell’intera Striscia di Gaza.
Sul fronte delle tensioni commerciali, ieri sono entrati in vigore i dazi reciproci imposti dal presidente Usa contro una serie di importanti partner commerciali, lasciando i mercati guardinghi circa il loro potenziale impatto.
Trump ha anche annunciato un dazio del 100% sulle importazioni di semiconduttori, ma ha esentato le aziende con attività produttive negli Stati Uniti, lasciando la maggior parte delle principali importazioni di chip senza impedimenti.
Occhi anche alla partita sul succedere di Jerome Powell alla presidenza della Federal Reserve il prossimo anno: secondo alcuni rumor, il Governatore Christopher Waller sarebbe la prima scelta di Trump per il ruolo.
A Piazza Affari, tra le big, occhio a Unipol dopo i conti.

APPUNTAMENTI MACRO DI OGGI (08/08/2025)
Ore 7:30 Francia: Tasso di disoccupazione 2Q 2025.

MERCATI ASIATICI – GIAPPONE IN CONTROTENDENZA CON I SEGNALI POSITIVI A LIVELLO COMMERCIALE
Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo la chiusura mista di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono lo 0,1%, seguite da Hong Kong (-1%). Bene invece il Giappone con Nikkei a +1,8% e Topix a +1,1%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,4%, l’S&P500 a -0,1% e il Dow Jones a -0,5%.
Il sentiment nipponico beneficia delle parole del capo della delegazione di Tokyo, il quale ha dichiarato, dopo l’incontro di ieri con gli omologhi di Washington, che gli Stati Uniti hanno confermato che porranno fine all’accumulo di tariffe universali sul Giappone e che, come promesso, ridurranno i dazi sulle auto.
A sostenere la fiducia contribuiscono anche i tentativi di distensione a livello geopolitico con Trump pronto a incontrare Putin anche nel caso in cui il leader russo “non volesse vedere prima il presidente ucraino Zelensky”.
Pesa, invece, il via libera del governo israeliano all’occupazione totale di Gaza.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,165 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,3. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,6%) a 66,1 dollari e il Wti (-0,7%) a 63,5 dollari al barile.