Assemblea dei Soci Hera: approvati bilancio 2020 e dividendo in crescita a 11 centesimi
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Fondamenta solide e risultati in crescita, grazie a una buona gestione operativa, finanziaria e fiscale. Confermata la centralità della creazione di valore condiviso per stakeholder e territori, come testimoniato anche dall’introduzione del concetto di corporate purpose nello Statuto Sociale
Si è riunita questa mattina a Bologna l’Assemblea ordinaria e straordinaria dei Soci Hera, che ha approvato il bilancio d’esercizio 2020 e la distribuzione di un dividendo in rialzo a 11 centesimi per azione (+10% rispetto all’ultimo dividendo pagato), un’ulteriore conferma della creazione di valore per stakeholder e territori. Tra le diverse deliberazioni assunte, l’Assemblea ha provveduto all’approvazione anche di alcune modifiche dello Statuto Sociale, con l’introduzione in particolare del concetto di corporate purpose. All’Assemblea è stato inoltre presentato il bilancio di sostenibilità 2020 (dichiarazione consolidata non finanziaria redatta ai sensi del D.Lgs. 254/2016).
Approvazione del bilancio 2020 con risultati in crescita
Nella seduta ordinaria l’Assemblea ha approvato il bilancio economico 2020, che ha evidenziato un miglioramento dei principali indicatori economico-finanziari, grazie a un modello multibusiness solido, efficiente e sostenibile, e a una buona gestione operativa, finanziaria e fiscale. Nonostante l’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese, la multiutility è riuscita a chiudere positivamente l’esercizio garantendo qualità e continuità dei servizi e, al tempo stesso, a tutelare con azioni concrete i propri stakeholder, a partire da lavoratori, clienti e fornitori.
I ricavi sono saliti a 7.079,0 milioni di euro (+2,4%), il MOL è cresciuto a 1.123,0 milioni (+3,5%) e l’utile netto di pertinenza degli Azionisti ha raggiunto i 302,7 milioni (+0,6%). Gli investimenti netti sono stati pari a 528,5 milioni (+3,8%), mentre la posizione finanziaria netta è migliorata a 3.227,0 milioni (rispetto ai 3.274,2 milioni del 2019). Grazie alla doppia leva dell’aumento del MOL e della diminuzione della PFN, il rapporto PFN/MOL è sceso a 2,87x (rispetto ai 3,02x del 2019), a riprova della solidità patrimoniale e finanziaria.
I positivi risultati 2020 confermano il posizionamento del Gruppo Hera tra le maggiori multiutility italiane sia per capitalizzazione sia per attività gestite – primo operatore nel settore ambientale, secondo nel servizio idrico integrato, terzo nella vendita di energia – e pongono le basi per cogliere opportunità di ulteriore sviluppo.
Un percorso di crescita ininterrotto sin dalla nascita, nel 2002: il MOL si è più che quintuplicato e l’utile netto è cresciuto di oltre 9 volte. I numeri, inoltre, testimoniano, ancora una volta, la validità della strategia multibusiness adottata: un modello bilanciato tra attività regolamentate e a libero mercato, e che unisce la crescita interna con lo sviluppo per linee esterne, facendo efficienze e sinergie, a vantaggio dei territori in cui opera.
Al via la distribuzione di un dividendo in crescita a 11 centesimi per azione
L’Assemblea ha quindi approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo di 11 centesimi per azione, in crescita del 10% rispetto all’ultimo dividendo pagato e in rialzo rispetto a quanto previsto nel Piano industriale per l’esercizio in corso.
Si riconferma quindi una forte attenzione alla creazione di valore per gli azionisti: di questo incremento beneficerà infatti tutta la politica di remunerazione prevista nel Piano industriale, in quanto sarà applicata alla nuova base di partenza, consentendo così di arrivare a un dividendo di 13 centesimi per azione al 2024, con una crescita costante anno per anno. L’aumento dell’esborso finanziario dei dividendi previsti in arco Piano sarà, inoltre, coperto integralmente dalla cassa generata nel 2020.
Lo stacco della cedola avverrà il 5 luglio 2021, con pagamento a partire dal 7 luglio 2021. Il dividendo sarà corrisposto alle azioni in conto alla data del 6 luglio 2021. Il dividendo erogato, in base alla quotazione del titolo Hera al 31/12/2020, corrisponde a un rendimento annuo del 3,7%.
Il bilancio di sostenibilità: MOL a valore condiviso in crescita a 420,0 milioni
Durante l’Assemblea è stato inoltre presentato il bilancio di sostenibilità 2020, che evidenzia come il miglioramento degli indicatori economico-finanziari proceda di pari passo con la creazione di valore condiviso e le positive ricadute sui territori, nell’interesse delle comunità servite.
Nel 2020 il MOL a valore condiviso – ovvero delle attività di business che, oltre a generare margini operativi, rispondono agli obiettivi per una crescita sostenibile dell’Agenda Onu e, più in generale, delle politiche a livello nazionale e internazionale – è salito a 420,0 milioni di euro (+7,2%), pari al 37,4% del MOL complessivo. Un risultato in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale, che proietta al 2024 questo valore a quota 648 milioni, quasi il 50% del totale. A riprova della crescente attenzione alla sostenibilità, lo scorso anno oltre la metà degli investimenti complessivi (circa 297,4 milioni, pari al 55,5% del totale) sono stati destinati a iniziative e progetti finalizzati alla creazione di valore condiviso.
La creazione di valore condiviso entra nello Statuto
Un ulteriore passaggio importante approvato dall’Assemblea dei Soci riguarda l’introduzione nello Statuto Sociale di Hera, tra le prime aziende in Italia, del concetto di “Scopo” con focus sulla creazione di valore condiviso. In particolare, è stato inserito un ulteriore paragrafo nell’articolo 3 per esplicitare il corporate purpose, ovvero gli obiettivi che la multiutility si prefigge di raggiungere nello svolgimento dell’attività di impresa, e ribadire così il proprio impegno per la sostenibilità, che la caratterizza fin dalla nascita.
Il nuovo paragrafo recita così: “La Società attua un modello di impresa con l’obiettivo di creare valore nel lungo termine per i propri azionisti attraverso la creazione di valore condiviso con i propri stakeholder. A tal fine la Società organizza e svolge attività di impresa anche con la finalità di favorire l’equità sociale e di contribuire al raggiungimento della neutralità di carbonio, alla rigenerazione delle risorse e alla resilienza del sistema dei servizi gestiti, a beneficio dei clienti, dell’ecosistema territoriale di riferimento e delle generazioni future (Hera per il Pianeta, per le Persone e per la Prosperità)”.
Lo Statuto così aggiornato – in linea con il nuovo Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana e le best practice a livello di disciplina europea – consente al Gruppo Hera di rafforzare ulteriormente il suo impegno nella transizione energetica e nell’economia circolare, attraverso l’innovazione e la digitalizzazione, nonché nella promozione dell’equità sociale.
Una modifica minore ha interessato, infine, nell’articolo 20, le modalità di convocazione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione.
Le altre deliberazioni approvate
L’Assemblea ha approvato, inoltre, il rinnovo dell’autorizzazione al Consiglio di Amministrazione all’acquisto di azioni proprie (e modalità di disposizione delle medesime), per un controvalore fino a 240 milioni di euro per 18 mesi, con annessa revoca della precedente deliberazione dello scorso anno per la parte non eseguita. Il rinnovo dell’autorizzazione all’utilizzo delle azioni proprie è stato richiesto per perseguire le finalità consentite dalla normativa e dalle prassi di mercato ammesse, al fine di aumentare la creazione di valore, nell’ambito di operazioni poste in essere anche da società del Gruppo, per le quali si concretizzino opportunità di investimento e per operazioni di emissione di strumenti finanziari.
L’Assemblea ha, infine, approvato la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, in linea con le best practice internazionali, ed è stata presentata la relazione sul governo societario.
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Dopo i risultati positivi ottenuti in altri Comuni dell’Imolese, si allarga la platea delle Amministrazioni che superano la TARI e scelgono la tariffa che tiene conto della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dagli utenti. Il 1° dicembre incontro pubblico per illustrare le novità
Il Comune di Medicina si inserisce tra le Amministrazioni del Circondario imolese (Dozza, Mordano, Imola, Casalfiumanese e Castel San Pietro Terme) che hanno già intrapreso con successo il passaggio dalla TARI alla Tariffa Corrispettiva Puntuale (TCP), grazie alla quale la bolletta tiene conto della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dagli utenti.
Dal primo gennaio 2026 la TCP sarà attiva anche a Medicina. L’introduzione della TCP ha come obiettivo principale quello di migliorare ancora la raccolta differenziata. Separando bene i rifiuti, infatti, resta poco da gettare nell’indifferenziato e questo permette una bolletta più leggera e il recupero di quantità sempre maggiori di organico, carta, plastica, vetro. Il passaggio alla TCP rientra nelle strategie individuate dal Piano regionale dei rifiuti per aumentare la raccolta differenziata, che a Medicina nel 2024, grazie anche alla riorganizzazione dei servizi ambientali introdotta da Hera in collaborazione con l’Amministrazione comunale nel 2023, ha superato l’85%.
Tutte le informazioni sulla TCP sono in arrivo nelle buchette degli utenti domestici e non domestici di Medicina. Per diffondere nel modo più capillare possibile le informazioni sul passaggio alla TCP, è in programma un incontro pubblico lunedì 1° dicembre alle 18.30 nella Sala del Suffragio in via Libertà 60. Inoltre, per le aziende sono previsti incontri specifici e personalizzati.
«Grazie all’attuale sistema di raccolta e alla collaborazione dei cittadini, Medicina ha raggiunto oltre l’85% di raccolta differenziata, superando nettamente gli obiettivi europei e regionali. Il passaggio alla Tariffa Corrispettiva Puntuale (TCP) sarà un ulteriore passo avanti verso una gestione dei rifiuti sempre più sostenibile», dichiara il Sindaco Matteo Montanari.
«Il passaggio a tariffa tiene insieme il rispetto della normativa nazionale sulla misurazione puntuale del rifiuto indifferenziato con l'obiettivo di incentivare una raccolta differenziata sempre più efficace. Questo cambiamento rappresenta un vantaggio per l'ambiente e porterà a una bolletta più "leggera" per i cittadini e le aziende virtuose. Inoltre, per tutte le imprese la tariffa consente di recuperare l'IVA», dichiara l’Assessore all’Ambiente Massimo Bonetti.
Come funziona la Tariffa Corrispettiva Puntuale
La TCP sarà fatturata direttamente da Hera. Come per la TARI, l’importo è calcolato anche in base alla superficie dell’immobile e al numero degli occupanti (per le utenze domestiche) o alla categoria di attività svolta (per le utenze non domestiche). Insieme alle quote relative alla superficie e al nucleo familiare o alla categoria di attività, nella bolletta è indicata la voce relativa alla quota variabile di base (cioè la quantità prestabilita di indifferenziato conferibile ogni anno); solo se questa quantità verrà superata, ci sarà anche un’ulteriore quota, la quota variabile aggiuntiva. Dunque, se nell’arco dell’anno si effettua un numero di conferimenti di rifiuto indifferenziato superiore a quelli prestabiliti, questi saranno addebitati nella bolletta di conguaglio dell’anno successivo. Le tariffe applicate e il regolamento TCP saranno stabiliti dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e Rifiuti (Atersir) entro il primo semestre 2026 e si potranno consultare nell’area “Assistenza” del sito del Gruppo Hera (www.gruppohera.it) selezionando il proprio Comune.
Le modalità di raccolta dei rifiuti rimangono invariate. L’unico rifiuto sul quale viene calcolata la TCP è quello indifferenziato, che viene conteggiato considerando l’intero volume conferito al servizio.Per risparmiare, quindi, è meglio esporre il contenitore dell’indifferenziato solo quando è pieno oppure, se si utilizza il cassonetto, di gettare un sacchetto riempito adeguatamente. Ogni volta che si espone il bidoncino dell’indifferenziato, oppure ogni volta che si apre il contenitore stradale dell’indifferenziato con la Carta Smeraldo, viene registrato da Hera un conferimento.
I conferimenti minimi annui previsti nella nuova bolletta
Il numero dei conferimenti minimi previsti nella nuova bolletta, per le famiglie, dipende sia dal numero di componenti del nucleo, sia dalla modalità di raccolta della zona in cui si abita: cassonetto stradale dell’indifferenziato (apribile con la tessera e contenente un sacchetto da 30 litri); porta a porta con bidoncino da 30 litri. Il numero minimo di conferimenti cresce progressivamente all’aumentare del nucleo familiare, diviso in sei fasce (da un solo componente fino a 6 componenti e oltre).
Per gli utenti domestici, per quanto riguarda i conferimenti minimi di indifferenziato nel cassonetto stradale apribile con la tessera (calotta contenente un sacchetto da 30 litri) o esposizioni porta a porta del bidoncino da 30 litri, si va da un minimo consentito di 28 volte l’anno per i nuclei composti da una sola persona (che possono quindi gettare l’indifferenziato in media ogni 13 giorni per rientrare nei minimi consentiti) a un massimo di 55 conferimenti riservato alle famiglie composte da 6 persone in su (significa aprire il cassonetto ogni 6/7 giorni in media). Una famiglia composta da 4 persone avrà un minimo consentito di 48 volte, in media quasi una alla settimana.
Per quanto riguarda le imprese, il numero di conferimenti minimi annui è 24, uguale per tutte le tipologie di raccolta e per tutti i volumi del contenitore in dotazione (fino a 1.700 litri).
La prima bolletta relativa al periodo che inizia a gennaio 2026 arriverà durante l’estate successiva e conterrà il numero dei conferimenti effettuati. Da giugno 2026, le informazioni sul numero dei conferimenti effettuati saranno disponibili anche sulla app MyHera.
Domande e risposte
Nella lettera in arrivo ai cittadini e alle imprese si trovano anche alcune domande frequenti con le relative risposte. Tra le richieste più sentite dai cittadini c’è quella relativa a chi deve conferire pannolini e pannoloni, che vanno nell’indifferenziato: per tutelare queste famiglie, a Medicina verranno messi a disposizione degli svuotamenti ulteriori rispetto a quelli prestabiliti. Il numero di conferimenti aggiuntivi gratuiti per ogni persona che usufruisce del servizio sarà stabilito dal Comune entro il primo semestre 2026. In caso di bambini con età inferiore ai 36 mesi, l’agevolazione è riconosciuta in automatico. In tutti gli altri casi sarà necessario presentare richiesta di agevolazione al Servizio Clienti Hera a partire dal mese di giugno 2026.
Un’altra delle domande più frequenti riguarda le imprese e la detrazione dell’IVA. Una delle conseguenze positive del passaggio alla TCP riguarda proprio questo argomento: essendo la TCP il corrispettivo per un servizio ricevuto, e non più un tributo, il pagamento avverrà a fronte del ricevimento di una fattura e sarà possibile detrarre l’IVA del 10%.
Per chi deve ritirare tessera e bidoncini
Hera ha già distribuito le dotazioni per accedere al il servizio di raccolta, in ogni caso il numero verde 800.862.328 è a disposizione per valutare la correttezza delle proprie dotazioni.
Chi non ha il contenitore (nel caso di raccolta porta a porta) o la Carta Smeraldo (nel caso di raccolta stradale con cassonetto), deve ritirarli al più presto per poter usufruire dei servizi ambientali ed evitare l’applicazione di una penale nella bolletta. Le dotazioni si possono ritirare allo Sportello Clienti Hera di via Felice Cavallotti 1 a Medicina (aperto dal martedì al sabato dalle 8.30 alle 13).
Numeri utili
Hera ha attivato un numero verde dedicato alla TCP: 800.862.328, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18. A disposizione anche una casella email (clienti.tcp@gruppohera.it) e il fax 0542 368165.
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Telefono: +39 051 287111
HERA SPA
Viale Carlo Berti Pichat nr. 2/4 - 40127
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