Assemblea dei Soci Hera: approvati bilancio di esercizio 2018 e dividendo in crescita a 10 centesimi
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La multiutility, entrata nel FTSE MIB dal 18 marzo 2019, ha migliorato tutti i principali indicatori, economico-finanziari e di sostenibilità, con risultati superiori alle attese e un MOL per la prima volta superiore al miliardo. Rinnovato anche l'impegno nella creazione di valore condiviso

Si è riunita questa mattina a Bologna in sede ordinaria l'Assemblea dei Soci Hera per approvare il bilancio d'esercizio 2018. È stato inoltre presentato il bilancio di sostenibilità 2018 (dichiarazione consolidata non finanziaria redatta ai sensi del D.Lgs. 254/2016).
Approvazione del bilancio 2018 con risultati in forte crescita
Nella seduta ordinaria l'Assemblea ha approvato il bilancio economico relativo all'esercizio 2018, che ha evidenziato un miglioramento di tutti i principali indicatori economico-finanziari: fatturato a 6.626,4 milioni di euro, in aumento dell'8% rispetto all'esercizio precedente, margine operativo lordo per la prima volta superiore al miliardo - a 1.031,1 milioni (+4,7%) - e un utile netto a 296,6 milioni (+11,2%).
Nel 2018, gli investimenti complessivi del Gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale, sono stati pari a 462,6 milioni (+5% rispetto al 2017). La posizione finanziaria netta si attesta a 2.585,6 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al precedente esercizio (2.523,0 milioni nel 2017). La qualità dei risultati è confermata dalla riduzione del rapporto PFN/MOL, sceso a 2,51 volte (rispetto a 2,56x del 2017), a riprova della solidità patrimoniale e finanziaria, che si rispecchia anche nelle valutazioni delle principali agenzie di rating (Baa2 con Outlook stabile per Moody's e BBB con Outlook positivo per Standard & Poor's).
I positivi risultati 2018, in linea con il Piano industriale al 2022 e superiori alle stesse previsioni di forecast comunicate nel gennaio scorso, confermano il posizionamento del Gruppo Hera tra le maggiori multiutility italiane e pongono le basi per cogliere ulteriori opportunità di espansione nei mercati frammentati in cui opera. Questi numeri, inoltre, testimoniano ancora una volta la validità della strategia multibusiness adottata: un modello bilanciato tra attività regolamentate e a libero mercato, e che unisce la crescita interna con lo sviluppo per linee esterne, facendo efficienze e sinergie, a vantaggio dei territori di presenza e in un dialogo costante con i principali stakeholder.
Da 16 anni, il Gruppo Hera prosegue infatti in un percorso di sviluppo ininterrotto: il MOL si è quintuplicato e l'utile netto è cresciuto di 8 volte. La multiutility ha raggiunto così posizioni di eccellenza a livello nazionale in tutte le attività gestite (primo operatore nel settore ambientale, secondo nel servizio idrico integrato, terzo nella distribuzione gas e nella vendita di energia ai clienti finali). Una crescita coronata, il 18 marzo 2019, dall'ingresso del titolo nel FTSE MIB, il principale indice azionario di Borsa Italiana.
Al via la distribuzione di un dividendo in crescita a 10 cent./azione
L'Assemblea ha quindi approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo di 10 centesimi di euro per azione, in crescita rispetto al passato. Lo stacco della cedola avverrà il 24 giugno, con pagamento a partire dal 26 giugno 2019.
Il dividendo erogato, in base alla quotazione del titolo Hera al 31/12/2018, corrisponde a un rendimento annuo del 3,7%. Si riconferma quindi una forte attenzione alla creazione di valore per gli azionisti, come confermato anche nel recente Piano industriale che prevede una politica dei dividendi in crescita, per arrivare fino a 11 centesimi nel 2022.
Il bilancio di sostenibilità: MOL a valore condiviso a 375,2 milioni
Durante l'Assemblea è stato presentato il bilancio di sostenibilità 2018, che evidenzia l'attenzione alla creazione di valore condiviso, con la rendicontazione dei business che, oltre a generare margini operativi per l'azienda, rispondono agli obiettivi per una crescita sostenibile dell'Agenda ONU. Tre sono i driver principali lungo i quali si articola l'impegno della multiutility: uso intelligente dell'energia, uso efficiente delle risorse, innovazione e contributo allo sviluppo del territorio.
Nel 2018 il MOL a valore condiviso del Gruppo Hera è stato pari a 375,2 milioni di euro (+14% sul 2017), che rappresenta il 36% del MOL complessivo: un risultato perfettamente in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale che proietta al 2022 questo valore al 40%. Inoltre, sempre lo scorso anno, il Gruppo ha investito oltre 180 milioni di euro (circa il 40% del totale) in iniziative e progetti finalizzati alla creazione di valore condiviso.
Nell'ambito dell'uso intelligente dell'energia, le iniziative messe in campo hanno consentito di ridurre i consumi energetici interni del 4,4% rispetto al 2013 e il Gruppo si è impegnato per la riduzione delle emissioni di CO2, anche attraverso l'impiego di energia elettrica totalmente rinnovabile per le attività aziendali. In evidenza anche la produzione di biometano dalla frazione organica dei rifiuti nell'impianto di Sant'Agata (BO), la produzione di 600 GWh di energia rinnovabile e la riduzione del 16% nell'impronta di carbonio della produzione di energia. Le tonnellate di gas serra evitate grazie alle iniziative del Gruppo possono essere stimate in 2,3 milioni, in aumento anche a seguito della scelta di garantire la fornitura di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili per tutti i clienti famiglia, e non solo per quelli che hanno scelto l'opzione "Pacchetto natura".
Per quanto riguarda l'uso efficiente delle risorse, la raccolta differenziata destinata al riciclo ha registrato nel 2018 un incremento senza precedenti, salendo al 62,5% (era il 57,7% nel 2017, rispetto a una media italiana del 55,5%). Un altro esempio virtuoso è il tasso di riciclo degli imballaggi salito al 70%, con cui il Gruppo Hera ha già raggiunto l'obiettivo del 2030. È proseguito anche il forte impegno per la sostenibilità del comparto fognario-depurativo: tra gli interventi, il Piano di salvaguardia della balneazione a Rimini, e l'adeguamento del depuratore di Servola a Trieste, pienamente operativo da giugno 2018.
Significativi, infine, i risultati collegati all'innovazione e il contributo allo sviluppo del territorio, con ricadute positive sulle economie locali e i relativi livelli occupazionali. Nel 2018, il Gruppo ha distribuito nelle aree in cui opera un valore economico per quasi 2 miliardi di euro, pari al 78% del valore economico totale (+4% rispetto all'anno precedente). Nel 2018 gli investimenti in innovazione e digitalizzazione hanno raggiunto i 62,4 milioni e sono stati destinati a progetti in quattro ambiti: smart city, economia circolare, utility 4.0 e customer experience.
Le altre deliberazioni approvate
L'Assemblea ha approvato, inoltre, il rinnovo dell'autorizzazione al Consiglio di Amministrazione all'acquisto di azioni proprie (e modalità di disposizione delle medesime), per un controvalore fino a 200 milioni di euro per 18 mesi, con annessa revoca della precedente deliberazione dello scorso anno per la parte non eseguita.
Il rinnovo dell'autorizzazione all'utilizzo delle azioni proprie è stato richiesto per perseguire le finalità consentite dalla normativa e dalle prassi di mercato ammesse, al fine di aumentare la creazione di valore, nell'ambito di operazioni per le quali si concretizzino opportunità di investimento e per operazioni di emissione di strumenti finanziari.
L'Assemblea ha infine approvato la relazione sulle politiche retributive, in linea con le best practice internazionali, ed è stata presentata la relazione sul governo societario.
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Dopo i risultati positivi ottenuti in altri Comuni dell’Imolese, si allarga la platea delle Amministrazioni che superano la TARI e scelgono la tariffa che tiene conto della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dagli utenti. Il 1° dicembre incontro pubblico per illustrare le novità
Il Comune di Medicina si inserisce tra le Amministrazioni del Circondario imolese (Dozza, Mordano, Imola, Casalfiumanese e Castel San Pietro Terme) che hanno già intrapreso con successo il passaggio dalla TARI alla Tariffa Corrispettiva Puntuale (TCP), grazie alla quale la bolletta tiene conto della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dagli utenti.
Dal primo gennaio 2026 la TCP sarà attiva anche a Medicina. L’introduzione della TCP ha come obiettivo principale quello di migliorare ancora la raccolta differenziata. Separando bene i rifiuti, infatti, resta poco da gettare nell’indifferenziato e questo permette una bolletta più leggera e il recupero di quantità sempre maggiori di organico, carta, plastica, vetro. Il passaggio alla TCP rientra nelle strategie individuate dal Piano regionale dei rifiuti per aumentare la raccolta differenziata, che a Medicina nel 2024, grazie anche alla riorganizzazione dei servizi ambientali introdotta da Hera in collaborazione con l’Amministrazione comunale nel 2023, ha superato l’85%.
Tutte le informazioni sulla TCP sono in arrivo nelle buchette degli utenti domestici e non domestici di Medicina. Per diffondere nel modo più capillare possibile le informazioni sul passaggio alla TCP, è in programma un incontro pubblico lunedì 1° dicembre alle 18.30 nella Sala del Suffragio in via Libertà 60. Inoltre, per le aziende sono previsti incontri specifici e personalizzati.
«Grazie all’attuale sistema di raccolta e alla collaborazione dei cittadini, Medicina ha raggiunto oltre l’85% di raccolta differenziata, superando nettamente gli obiettivi europei e regionali. Il passaggio alla Tariffa Corrispettiva Puntuale (TCP) sarà un ulteriore passo avanti verso una gestione dei rifiuti sempre più sostenibile», dichiara il Sindaco Matteo Montanari.
«Il passaggio a tariffa tiene insieme il rispetto della normativa nazionale sulla misurazione puntuale del rifiuto indifferenziato con l'obiettivo di incentivare una raccolta differenziata sempre più efficace. Questo cambiamento rappresenta un vantaggio per l'ambiente e porterà a una bolletta più "leggera" per i cittadini e le aziende virtuose. Inoltre, per tutte le imprese la tariffa consente di recuperare l'IVA», dichiara l’Assessore all’Ambiente Massimo Bonetti.
Come funziona la Tariffa Corrispettiva Puntuale
La TCP sarà fatturata direttamente da Hera. Come per la TARI, l’importo è calcolato anche in base alla superficie dell’immobile e al numero degli occupanti (per le utenze domestiche) o alla categoria di attività svolta (per le utenze non domestiche). Insieme alle quote relative alla superficie e al nucleo familiare o alla categoria di attività, nella bolletta è indicata la voce relativa alla quota variabile di base (cioè la quantità prestabilita di indifferenziato conferibile ogni anno); solo se questa quantità verrà superata, ci sarà anche un’ulteriore quota, la quota variabile aggiuntiva. Dunque, se nell’arco dell’anno si effettua un numero di conferimenti di rifiuto indifferenziato superiore a quelli prestabiliti, questi saranno addebitati nella bolletta di conguaglio dell’anno successivo. Le tariffe applicate e il regolamento TCP saranno stabiliti dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e Rifiuti (Atersir) entro il primo semestre 2026 e si potranno consultare nell’area “Assistenza” del sito del Gruppo Hera (www.gruppohera.it) selezionando il proprio Comune.
Le modalità di raccolta dei rifiuti rimangono invariate. L’unico rifiuto sul quale viene calcolata la TCP è quello indifferenziato, che viene conteggiato considerando l’intero volume conferito al servizio.Per risparmiare, quindi, è meglio esporre il contenitore dell’indifferenziato solo quando è pieno oppure, se si utilizza il cassonetto, di gettare un sacchetto riempito adeguatamente. Ogni volta che si espone il bidoncino dell’indifferenziato, oppure ogni volta che si apre il contenitore stradale dell’indifferenziato con la Carta Smeraldo, viene registrato da Hera un conferimento.
I conferimenti minimi annui previsti nella nuova bolletta
Il numero dei conferimenti minimi previsti nella nuova bolletta, per le famiglie, dipende sia dal numero di componenti del nucleo, sia dalla modalità di raccolta della zona in cui si abita: cassonetto stradale dell’indifferenziato (apribile con la tessera e contenente un sacchetto da 30 litri); porta a porta con bidoncino da 30 litri. Il numero minimo di conferimenti cresce progressivamente all’aumentare del nucleo familiare, diviso in sei fasce (da un solo componente fino a 6 componenti e oltre).
Per gli utenti domestici, per quanto riguarda i conferimenti minimi di indifferenziato nel cassonetto stradale apribile con la tessera (calotta contenente un sacchetto da 30 litri) o esposizioni porta a porta del bidoncino da 30 litri, si va da un minimo consentito di 28 volte l’anno per i nuclei composti da una sola persona (che possono quindi gettare l’indifferenziato in media ogni 13 giorni per rientrare nei minimi consentiti) a un massimo di 55 conferimenti riservato alle famiglie composte da 6 persone in su (significa aprire il cassonetto ogni 6/7 giorni in media). Una famiglia composta da 4 persone avrà un minimo consentito di 48 volte, in media quasi una alla settimana.
Per quanto riguarda le imprese, il numero di conferimenti minimi annui è 24, uguale per tutte le tipologie di raccolta e per tutti i volumi del contenitore in dotazione (fino a 1.700 litri).
La prima bolletta relativa al periodo che inizia a gennaio 2026 arriverà durante l’estate successiva e conterrà il numero dei conferimenti effettuati. Da giugno 2026, le informazioni sul numero dei conferimenti effettuati saranno disponibili anche sulla app MyHera.
Domande e risposte
Nella lettera in arrivo ai cittadini e alle imprese si trovano anche alcune domande frequenti con le relative risposte. Tra le richieste più sentite dai cittadini c’è quella relativa a chi deve conferire pannolini e pannoloni, che vanno nell’indifferenziato: per tutelare queste famiglie, a Medicina verranno messi a disposizione degli svuotamenti ulteriori rispetto a quelli prestabiliti. Il numero di conferimenti aggiuntivi gratuiti per ogni persona che usufruisce del servizio sarà stabilito dal Comune entro il primo semestre 2026. In caso di bambini con età inferiore ai 36 mesi, l’agevolazione è riconosciuta in automatico. In tutti gli altri casi sarà necessario presentare richiesta di agevolazione al Servizio Clienti Hera a partire dal mese di giugno 2026.
Un’altra delle domande più frequenti riguarda le imprese e la detrazione dell’IVA. Una delle conseguenze positive del passaggio alla TCP riguarda proprio questo argomento: essendo la TCP il corrispettivo per un servizio ricevuto, e non più un tributo, il pagamento avverrà a fronte del ricevimento di una fattura e sarà possibile detrarre l’IVA del 10%.
Per chi deve ritirare tessera e bidoncini
Hera ha già distribuito le dotazioni per accedere al il servizio di raccolta, in ogni caso il numero verde 800.862.328 è a disposizione per valutare la correttezza delle proprie dotazioni.
Chi non ha il contenitore (nel caso di raccolta porta a porta) o la Carta Smeraldo (nel caso di raccolta stradale con cassonetto), deve ritirarli al più presto per poter usufruire dei servizi ambientali ed evitare l’applicazione di una penale nella bolletta. Le dotazioni si possono ritirare allo Sportello Clienti Hera di via Felice Cavallotti 1 a Medicina (aperto dal martedì al sabato dalle 8.30 alle 13).
Numeri utili
Hera ha attivato un numero verde dedicato alla TCP: 800.862.328, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18. A disposizione anche una casella email (clienti.tcp@gruppohera.it) e il fax 0542 368165.
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Telefono: +39 051 287111
HERA SPA
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