Le acque reflue "si fanno belle" con un trattamento a ultrasuoni
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Il sistema di idrolisi a ultrasuoni, installato nel depuratore di Forlì, rende circolare il ciclo di vita dei fanghi delle acque reflue. Il risultato: meno fango da smaltire, più biogas prodotto
Le acque reflue sono tutte quelle acque che, dopo essere state impiegate in attività domestiche, agricole e industriali, vanno depurate prima di essere reimmesse nell’ambiente. Queste acque contengono una parte solida - fango - che viene rimossa durante i trattamenti di depurazione. Ma, oltre a dare nuova vita alle acque reflue, possiamo rendere circolare anche il ciclo di vita dei fanghi, riducendone il quantitativo da smaltire?
Già nel 2017 abbiamo avviato una ricerca per rispondere a queste domande e, ancora una volta, abbiamo deciso di investire nelle nuove tecnologie, per alleggerire l’impatto sull’ambiente ed essere sempre più virtuosi. A novembre 2019 i nostri sforzi sono diventati realtà, grazie al sistema di idrolisi a ultrasuoni dei fanghi, installato presso il depuratore di Forlì.
Questo sistema prevede che una parte dei fanghi, provenienti dal processo di depurazione delle acque reflue, sia sottoposta a onde acustiche. Le onde, a contatto con la matrice liquida da trattare, permettono la biodegradazione di una maggior quantità di solidi volatili, aumentando la produzione di biogas e riducendo la sostanza secca finale nei fanghi. Tutto ciò permette, quindi, di ridurre notevolmente il volume di fango da smaltire e apre nuovi scenari all’impiego dei biogas ottenuti grazie al sistema a ultrasuoni. Nel corso del 2020 saranno rilevati i primi risultati e non vediamo l’ora di condividere con voi i successi di questa nuova avventura.