HeraSolidale 2018-2019
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Con HeraSolidale promuoviamo tra i lavoratori il sostegno ad associazioni impegnate in programmi di solidarietà. Con questa iniziativa tutti i lavoratori possono attraverso un prelievo mensile direttamente dalla busta paga o attraverso il sistema di welfare aziendale "Hextra", sostenere le associazioni ed i loro progetti di solidarietà. Scopri la terza edizione HeraSolidale 2018-2019.
Si è conclusa la terza edizione del progetto, iniziata nel 2018. Nel 2018 i lavoratori del Gruppo avevano scelto attraverso un meccanismo di votazione cinque delle quindici Onlus selezionate dall'azienda secondo i seguenti criteri: notorietà e trasparenza delle attività, contributo a uno o più obiettivi dell'Agenda Onu al 2030 e ambiti di intervento afferenti ai servizi Hera (criterio accessorio).
Hanno aderito al progetto oltre 880 lavoratori, accettando così di devolvere mensilmente uno, tre, cinque euro o altro attraverso un prelievo trattenuto direttamente dalla propria busta paga.
Importante elemento di novità in questa ultima edizione è stato il coinvolgimento di uno stakeholder esterno all'azienda: i nuovi clienti di Hera hanno potuto, infatti, al momento della sottoscrizione del contratto con Hera, donare un euro ad una delle cinque Onlus.
Ma non è finita qui, anche l’azienda come ogni anno, ha voluto fare la sua parte: Hera Comm e Hera Comm Marche durante i due anni del progetto, hanno donato un euro per ciascun nuovo cliente.
Tra il 2018 e il 2019 sono stati raccolti circa 370 mila euro: oltre 126.400 euro devoluti dai dipendenti tramite il prelievo di busta paga e Hextra, il sistema integrato di welfare aziendale, oltre 243.000 euro donati da Hera Comm, Hera Comm Marche e dai nuovi clienti.
Il progetto HeraSolidale, grazie alla partnership con le Onlus interessate, contribuisce al raggiungimento del target 17.17 dell'Agenda ONU 2030.
Rassegna stampa e Web HeraSolidale (2075 kb - PDF)
Con HeraSolidale 145 mila euro alle onlus per progetti di solidarietà
Di seguito l'elenco delle Onlus, dei progetti e degli obiettivi raggiunti grazie a HeraSolidale:
Sito internet: www.ant.it
Ambito di intervento: Oltre ad attività di prevenzione, assicura cure specialistiche di tipo ospedaliero e socio-assistenziale a domicilio ai malati di tumore e alle loro famiglie, attraverso équipe multi-disciplinari.
Fondazione ANT Italia ONLUS è nata nel 1978 per opera dell’oncologo Franco Pannuti. Oggi è la più ampia realtà non profit per l’assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore, ad oggi 120.000 assisiti, e la prevenzione gratuite.
Ogni anno 10.000 persone vengono assistite nelle loro case da 20 équipe multi-disciplinari ANT che assicurano cure specialistiche di tipo ospedaliero e socio-assistenziale, con una presa in carico globale del malato oncologico e della rispettiva famiglia.
Progetto: Solidarietà fa rima con sostenibilità
BREVE DESCRIZIONE
In particolare, lo staff ANT che opera nel territorio dell’Emilia Romagna e delle Marche necessita di nuovi automezzi indispensabili per garantire l’assistenza sanitaria quotidiana a circa 1.500 famiglie e gli spostamenti in loco.
OBIETTIVI
Il parco auto ANT ha una costante necessità di nuovi mezzi, per questo il progetto si pone come obiettivo quello di realizzare una assistenza il più possibile “green” e sostenibile, con un minor impatto ambientale tramite veicoli ad alimentazione ibrida.
Il progetto di mobilità sostenibile di ANT si inserisce in un contesto di miglioramento dell’efficienza e riduzione dell’impatto ambientale prodotto dall’attività quotidiana, obiettivi che la Fondazione condivide con Hera per un continuo e progressivo abbattimento delle emissioni in atmosfera.
MISURIAMO I RISULTATI
Un singolo automezzo ad alimentazione ibrida costa circa 16.000 euro.
Considerando un’auto di medie dimensioni le emissioni sono 185 grammi di gas serra per chilometro che scendono a 69 grammi di gas serra per chilometro se consideriamo un’auto ibrida.
Considerando una percorrenza media compresa tra i 15.000 e i 30.000 km in un anno, con l’utilizzo di un’auto ibrida il risparmio annuo di gas serra sarebbe quindi compreso tra 1,7 e 3,5 tonnellate.
PERCHE' LO ABBIAMO SCELTO
Questo progetto permette di fare leva su due pilastri imprescindibili per Hera: territorialità e sostenibilità. Con l’abbattimento delle emissioni in atmosfera tramite auto ibride è quindi possibile contribuire a sostenere le cure e i malati oncologici del territorio, preservando la qualità dell’aria e quindi la salute dei cittadini.
Questo progetto contribuisce al raggiungimento
del Sustainable Development Goal
Progetto: Bimbi in ANT
BREVE DESCRIZIONE
Lo stile di vita occidentale ha determinato l’incremento della mortalità complessiva per malattie tumorali. Tale incremento riguarda tutte le fasce d’età, non solo gli adulti: sono 1.500 i bambini e circa 800 gli adolescentiche ogni anno, in Italia, si ammalano di tumore con una crescita percentuale di bambini malati, nell’ultimo decennio, pari al 2%annuo. Le previsioni per il futuro non sono rosee e per il prossimo decennio è stimata un’ulteriore crescita del 18%.
OBIETTIVI
“Bimbi in ANT” è un progetto assistenziale ed educativo rivolto in particolare alla fascia pediatrica, fino alla maggiore età, per fornire cure domiciliari ai piccoli malati, supporto psicologico ai bambini a contatto con un proprio caro ammalato di tumore e per offrire alle nuove generazioni un’occasione di riflessione sul tema del distacco e della perdita.
Assistenza pediatrica domiciliare: questa malattia sui bambini ha conseguenze che incidono su tutti gli aspetti della loro vita: i rapporti con i genitori, i parenti, il gioco e la scuola. Il progetto si propone di ridurre il più possibile i momenti di ospedalizzazione trasferendo gratuitamente a casa tutte le prestazioni mediche e i presidi sanitari necessari.
Supporto psicologico: il servizio di psicologia offre supporto negli aspetti cognitivi, emozionali, affettivi, relazionali e spirituali sia quando ad ammalarsi è un bambino, sia quando i più piccoli componenti della famiglia si trovano ad affrontare la malattia di un proprio caro.
Formazione nelle scuole: il progetto permette di presentare alle scuole l’importante tematica del lutto: attraverso incontri dedicati, sviluppati da psicologici e formatori di ANT, si affrontano gli aspetti emotivi e psicologici legati al tema del distacco e della perdita, per stimolare quelle capacità di resilienza di fronte alle perdite.
MISURIAMO I RISULTATI
Con euro 60.000 ANT potrà assistere in modo completamente gratuito 18 malati di tumore e le loro famiglie, sostenere 6 mesi di attività di supporto psicologico ai bambini e alle loro famiglie e offrire formazione nelle scuole.
PERCHE' LO ABBIAMO SCELTO
Questo progetto permette di assistere le persone che più devono essere tutelate, soprattutto nella malattia. I bambini, ancor più della popolazione adulta, soffrono molto dei distacchi prolungati dall’ambiente in cui vivono e desiderano affrontare la malattia con serenità con la propria famiglia.
Noi vogliamo essere loro vicino in un momento così difficile.
Questo progetto contribuisce al raggiungimento
del Sustainable Development Goal
Progetto: Adotta un malato
BREVE DESCRIZIONE
E' un progetto assistenziale sociosanitario sul territorio dell'Emilia-Romagna che ha permesso l'assistenza a 22 pazienti oncologici.
Questo progetto contribuisce al raggiungimento
del Sustainable Development Goal
Sito internet: www.aism.it
Ambito di intervento: Rappresenta e afferma i diritti delle persone con sclerosi multipla, promuove i servizi a livello nazionale e locale, sostiene la ricerca scientifica.
AISM - Associazione Italiana Sclerosi Multipla è l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla: rappresenta e afferma i diritti delle persone con SM; promuove i servizi a livello nazionale e locale; sostiene, indirizza e finanzia la ricerca scientifica.
Da quasi 50 anni AISM rappresenta un concreto punto di riferimento per le 114 mila persone con sclerosi multipla, per i loro familiari e per gli operatori sanitari e sociali.
Progetto: La ricerca per le forme gravi di Sclerosi Multipla
BREVE DESCRIZIONE
Con l’impegno di AISM, chi ha la SM sa di non essere solo, conosce meglio la propria malattia e i propri diritti.
Oggi oltre 1 milione di persone nel mondo ha la forma più grave di SM. Queste persone subiscono ogni giorno la perdita di autonomia, senza poter fare nulla per arrestarla e con la sola speranza che la ricerca trovi prima possibile una cura.
Negli ultimi anni sono stati fatti enormi progressi sulla forma remissiva-remittente, che colpisce l’85% delle persone affette da SM, lo stesso non si può dire per le forme progressive, cioè le forme gravi, di cui oggi non sappiamo molto: cause ed effetti sono sconosciuti e le persone con diagnosi di SM grave non possono contare su una cura in grado di arrestare o rallentare l’inesorabile perdita di autonomia.
A oggi non esistono certezze sulle cause della SM progressiva, né possibilità di diagnosticarla con precisione.
OBIETTIVI
La Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, fondazione di AISM, impiega da sempre grandi sforzi nell’orientare, promuovere e finanziare la ricerca scientifica quale fonte di conoscenza irrinunciabile per lo sviluppo di strategie terapeutiche efficaci e sicure.
L’obiettivo è scoprire le cause della malattia, trovarne la cura risolutiva e migliorare la qualità di vita delle persone con SM attraverso il rallentamento della progressione della disabilità, il miglioramento della gestione dei sintomi e l’approccio globale nella gestione della malattia.
MISURIAMO I RISULTATI
Di seguito i risultati raggiungibili:
- 10.000 euro 5 mesi di lavoro di un ricercatore
- 20.000 euro 10 mesi di lavoro di un ricercatore
PERCHE' LO ABBIAMO SCELTO
La Sclerosi Multipla progressiva è la forma più grave e allo stesso tempo quella che al momento presenta interrogativi più grandi. Finanziare la ricerca significa agire oggi guardando al futuro, nella speranza che si possano identificare le cause di questa patologia. Il nostro desiderio è contribuire a far scendere il numero di 1 milione di persone affette dalla forma più grave di Sclerosi Multipla.
Questo progetto contribuisce al raggiungimento
del Sustainable Development Goal
Progetto: I servizi di riabilitazione di Aism
BREVE DESCRIZIONE
I servizi di riabilitazione sono una risposta concreta di AISM ai bisogni espressi direttamente dalle persone con sclerosi multipla: ogni struttura costituisce un punto di riferimento e ha degli obiettivi specifici che vanno a rispondere con professionalità e competenza a necessità altrettanto mirate. I servizi di riabilitazione nel 2018 hanno preso in carico 2.751 persone svolgendo circa 114.000 prestazioni sanitarie riabilitative.
In queste strutture vengono sperimentati e realizzati progetti innovativi anche nell’ambito della ricerca clinica, che contribuiscono a strutturare i migliori modelli organizzativi e clinici per la presa in carico socio-riabilitativa delle persone con Sclerosi Multipla.
Il fattore tecnologico oggi più che mai può fare la differenza poiché permette una più accurata valutazione nelle scelte riabilitative sempre più mirate al bisogno del paziente e consente di monitorare nel tempo l’efficacia dei trattamenti stessi.
OBIETTIVI
Nei centri AISM sono necessarie delle attrezzature sanitarie nuove per garantire alle persone con Sclerosi Multipla la migliore riabilitazione possibile: pedana stabilometrica, una corretta valutazione dell’alterazione dell’equilibrio permette di riabilitare la persona, di ridurre il rischio di cadute e di migliorare il cammino, ultrasuonoterapia, utilizzata in caso di dolore alle articolazioni o alla muscolatura in modo da contrastarne i sintomi e elettrostimolatore-biofeedback, dispositivo utile per la riabilitazione del pavimento pelvico.
MISURIAMO I RISULTATI
Con 37.700 euro è possibile acquistare diverse attrezzature per i centri riabilitativi:
- con 30.000 euro vengono acquistate due pedane stabilometriche
- con 1.700 euro viene acquistata un’aparecchiatura per la ultrasuonoterapia
- con 6.000 euro vengono acquistati tre elettrostimolatori-biofeedback con sonde
PERCHE' LO ABBIAMO SCELTO
Crediamo che la tecnologia possa, soprattutto in ambito medico, portare a notevoli passi avanti verso il benessere dei malati. Vogliamo quindi, attraverso le più moderne tecniche di riabilitazione, accompagnare i pazienti nel loro percorso di cura per aumentare la loro qualità della vita.
Questo progetto contribuisce al raggiungimento
del Sustainable Development Goal
Sito internet: www.butterflyonlus.org
Ambito di intervento: Impegnata da oltre 15 anni in progetti di cooperazione internazionale dedicati alla realizzazione di scuole e pozzi d'acqua.
Butterfly Onlus è stata costituita il 19 Novembre 2002 e registrata come Fondazione onlus nell’anno 2004, con l'intento di realizzare scuole nel terzo mondo e pozzi d’acqua potabile in Africa, oltre ad operare in ambito sanitario ed attivare programmi di sostegno a distanza in Nepal a favore di bambini orfani tibetani ed in Etiopia. Alla data odierna, dopo oltre15 anni di attività, la fondazione ha realizzato circa 350 pozzi d’acqua nelle regioni del Tigray e Afar, una trentina di scuole primarie ed un importante centro sanitario nel sud dell’Etiopia, Paese dove attualmente ha concentrato la propria attività di cooperazione internazionale.
Progetto: Dona l'acqua - Riabilitazione di 3 pozzi in Etiopia
BREVE DESCRIZIONE
Questo progetto si inserisce all’interno di programmi in corso da anni finalizzati al miglioramento dell'accesso per l'approvvigionamento idrico a favore delle popolazioni rurali della zona orientale del Tigray e Afar, regioni all’estremo nord dell’Etiopia che vivono in un grave stato di crisi economica e sociale.
Qui l’agricoltura gioca un ruolo predominante impiegando il 90% della popolazione.
OBIETTIVI
L’obiettivo del progetto consiste nella riabilitazione di 3 pozzi d’acqua che verranno utilizzati da 3.100 beneficiari: le località previste saranno Enda Shiden (1.000 beneficiari), Bihayta (1.300 beneficiari) e Enda-Wayni (800 beneficiari).
Si provvederà alla sostituzione delle tubature vecchie che saranno collocate ad una profondità adeguata, alcuni metri oltre al nuovo livello di falda, alla fornitura di nuove pompe meccaniche ed alla realizzazione di una recinzione protettiva; verranno costituiti nuovi Comitati Water & sanitation, per la gestione e manutenzione dei pozzi nell’ottica di garantire la piena efficienza degli stessi. Saranno altresì effettuati corsi igienico-sanitari per le comunità beneficiarie.
MISURIAMO I RISULTATI
Il costo della riabilitazione di un pozzo è di circa 4.700 euro.
L’intero progetto ammonta a circa 14.200 euro.
PERCHE' LO ABBIAMO SCELTE
Le falde acquifere stanno abbassando il loro livello scendendo sempre più in profondità, ciò significa che nel tempo questa già estrema condizione peggiorerà e anche i pochi pozzi presenti non saranno più utilizzabili.
Questo è un progetto che verte su uno dei nostri business, l’acqua, e che mira a raggiungere il maggior numero di beneficiari. Ben 4.800 persone potranno bere acqua pulita.
Questo progetto contribuisce al raggiungimento
del Sustainable Development Goal
Progetto: Dona l'acqua - Riabilitazione di altri 4 pozzi in Etiopia
BREVE DESCRIZIONE
Questo progetto si inserisce all’interno di programmi in corso da anni finalizzati al miglioramento dell'accesso per l'approvvigionamento idrico a favore delle popolazioni rurali della zona orientale del Tigray e Afar, regioni all’estremo nord dell’Etiopia che vivono in un grave stato di crisi economica e sociale.
Qui l’agricoltura gioca un ruolo predominante impiegando il 90% della popolazione.
OBIETTIVI
L’obiettivo del progetto consiste nella riabilitazione di altri 4 pozzi d’acqua, che si vanno ad aggiungere ai precedenti 3, che verranno utilizzati da 4.300 beneficiari:
- Pozzo di Afdaga (1.300 beneficiari) nella provincia di TsaedaEmba
- Pozzo di Tihti Geza Hade (1.600 beneficiari) nella provincia di Gulomekada
- Pozzo di Mukyam (900 beneficiari) nella provincia di Gulomekada
- Pozzo Di May Negisti (500 beneficiari) nella provincia di Gulomekada
Si provvederà alla sostituzione delle tubature vecchie che saranno collocate ad una profondità adeguata, alcuni metri oltre al nuovo livello di falda, alla fornitura di nuove pompe meccaniche ed alla realizzazione di una recinzione protettiva; verranno costituiti nuovi Comitati Water & sanitation, per la gestione e manutenzione dei pozzi nell’ottica di garantire la piena efficienza degli stessi. Saranno altresì effettuati corsi igienico-sanitari per le comunità beneficiarie.
MISURIAMO I RISULTATI
Il costo della riabilitazione di un pozzo è di 4.250 euro.
L’intero progetto ammonta a circa 17.000 euro.
PERCHE' LO ABBIAMO SCELTO
Le falde acquifere stanno abbassando il loro livello scendendo sempre più in profondità, ciò significa che nel tempo questa già estrema condizione peggiorerà e anche i pochi pozzi presenti non saranno più utilizzabili.
Questo è un progetto che verte su uno dei nostri business, l’acqua, e che mira a raggiungere il maggior numero di beneficiari. Ben 4.300 persone potranno bere acqua pulita.
Questo progetto contribuisce al raggiungimento
del Sustainable Development Goal
Sede legale o amministrativa: Via della Lungara, 19 - 00165 Roma
Sito internet: www.direcontrolaviolenza.it
Ambito di intervento: Oltre 80 centri antiviolenza in rete in tutta Italia per sostenere e liberare le donne, le bambine e i bambini dalla violenza.
Donne in Rete contro la violenza è la più grande associazione italiana che si occupa della violenza contro le donne, presente in 18 regioni italiane con 80 associazioni che gestiscono oltre 120 centri antiviolenza e case rifugio. Da oltre 30 anni, nei centri antiviolenza e nelle case rifugio della rete D.i.Re le donne e i loro bambini e bambine sono ascoltate, ospitate ed è offerto loro un sostegno concreto per uscire dalla violenza.
Progetto: Le borse Lavoro: insieme contro la violenza
BREVE DESCRIZIONE
Il reinserimento lavorativo per le donne vittime di violenza è fondamentale, sia per potersi garantire l’autonomia economica, sia per ricostruire la propria autostima.
Molte donne lasciano il lavoro per lungo tempo a causa della violenza, a causa del maltrattante che le isola dal mondo esterno. Il percorso di fuoriuscita dalla violenza necessita di un accompagnamento di rafforzamento dell’autostima della donna, che passa anche attraverso corsi di formazione e percorsi individuali.
Il sostegno all’inserimento lavorativo è fondamentale perché spesso i percorsi di uscita dalla violenza si scontrano con la difficoltà delle donne di trovare un lavoro e condizioni di vita dignitose per sé e per i propri figli.
D.i.Re grazie alle donazioni ricevute, sta sperimentando Tirocini formativi e Borse lavoro.
OBIETTIVI
Lo strumento del tirocinio di inserimento lavorativo permette di riavviare o avviare al lavoro donne che non hanno mai lavorato o che hanno avuto esperienze lavorative e devono ricollocarsi dopo la sospensione causata dai propri vissuti di violenza. Ogni donna viene seguita da una tutor operatrice del centro antiviolenza opportunamente formata.
Per garantire successo all’inserimento lavorativo è importante offrire un percorso individualizzato, che si articoli in colloquio di orientamento, bilancio di competenza, messa a punto di un CV, sostegno nei colloqui di selezione.
MISURIAMO I RISULTATI
Di seguito tre differenti risultati raggiungibili:
- Traguardo: con 10.000 euro viene offerto a 6 donne un percorso di orientamento professionale per l’inserimento lavorativo
- Traguardo: con 20.000 euro vengono garantititi percorsi individuali di inserimento lavorativo a 25 donne
- Traguardo: con 30.000 euro viene garantito a 5 donne 6 mesi di tirocinio di inserimento lavorativo
PERCHE' LO ABBIAMO SCELTO
Il lavoro dà dignità, rende autonomi, permette di vivere ed evolvere all’interno della società ed in questo progetto specifico, permette di spezzare il vortice della violenza. Su questo ambito le aziende svolgono un ruolo da protagoniste e devono sentirsi chiamate in causa per dare il loro contributo.
Questo progetto contribuisce al raggiungimento
del Sustainable Development Goal
Sito internet: www.savethechildren.it
Ambito di intervento: Save the Children, da 100 anni, lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
Save the Children è la più grande organizzazione internazionale indipendente che lavora per migliorare concretamente la vita dei bambini in Italia e all’estero. Nata nel 1919, opera in 120 paesi.
Tra i vari ambiti di intervento, ha progetti attivi in tutto il mondo per garantire il diritto all'educazione, premessa fondamentale per lo sviluppo ed è lo strumento più valido per combattere povertà, emarginazione e sfruttamento.
Progetto: Il campo di Za’atari in Giordania: insieme per assistere gli sfollati della guerra in Syria
BREVE DESCRIZIONE
Questa situazione ha spinto migliaia di persone a lasciare la Syria, riversandosi negli stati vicini. In Giordania il campo migranti di Za’atari è diventato la quarta città della Giordania, con quasi 80.000 persone, circa il 20% sono bambini sotto i quattro anni. 1 su 3 ha raccontato di essere stato percosso, torturato o di aver ricevuto un colpo di arma da fuoco. Presto il campo raggiungerà un punto di rottura se i numeri continuano a crescere con questo ritmo.
All’interno del campo, Save the Children porta avanti attività rivolte a bambini, ragazzi e alle loro famiglie: ha istituito, a partire dal 2014, 3 asili in edifici prefabbricati dove solo nel 2017 sono stati supportati fino a 4.000 bambini sotto i 5 anni; ai bambini accolti in questi asili viene garantito uno spuntino per la colazione e il pranzo poiché, all’inizio del progetto, molti bambini arrivavano a scuola a stomaco vuoto; garantisce sessioni speciali con i genitori per sensibilizzare madri e padri sull’importanza della cura dei bambini e sull’educazione non-violenta all’interno del nucleo familiare; consegna kit per l’igiene contenenti tagliaunghie, shampoo per bambini, asciugamani, spugne da bagno.
OBIETTIVI
Le attività svolte all’interno del campo da Save the Children mirano a contribuire allo sviluppo cognitivo, sociale, emotivo e fisico dei bambini che hanno la necessità di esprimere e superare il trauma della guerra.
MISURIAMO I RISULTATI
Di seguito i risultati raggiungibili:
- Traguardo di 25.000 euro: possiamo garantire per 1 anno per 200 bambini la distribuzione di Healthy Snacks (composti da un succo di frutta, una bottiglietta d’acqua, uno snack salato e uno dolce, e un cupcake alla frutta)
- Traguardo di 50.000 euro: possiamo garantire continuità al progetto con il supporto per 1 anno di due insegnanti di asilo e fornendo 2000 kit scolastici (zainetto, quaderni, pastelli, cancelleria e acqua) e libri ai bambini.
PERCHE' LO ABBIAMO SCELTO
Questi bambini sarebbero destinati ad ulteriori sofferenze se non fossero aiutati in modo così concreto. Questo è un progetto che mette in salvo non solo i bambini che scappano dalla guerra in Syria ma anche il futuro dell’umanità.
Questo progetto contribuisce al raggiungimento
del Sustainable Development Goal