“Sulle tracce dei rifiuti”: riciclo oltre il target UE 2030 nei territori gestiti dal Gruppo Hera
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La 16ª edizione del report della multiutility fotografa il percorso dei materiali raccolti nei 188 comuni serviti, per oltre 3,2 milioni di cittadini. Nel 2024 l’88% dei principali materiali raccolti in modo differenziato è stato recuperato portando il tasso di riciclo al 61%, oltre il traguardo fissato da Bruxelles per il 2030. Sono solo alcuni dei dati che confermano l’impegno del Gruppo e dei cittadini per un’economia circolare e sostenibile che aiuta l’ambiente e contribuisce a contenere le bollette delle famiglie
Qual è il destino dei rifiuti una volta buttati? A rispondere è la 16ª edizione del report “Sulle tracce dei rifiuti”, il report con cui il Gruppo Hera ricostruisce ogni anno il percorso dei principali materiali raccolti in modo differenziato. Il documento, con dati verificati da un ente indipendente (Bureau Veritas), descrive il viaggio dei rifiuti conferiti dai 3,2 milioni di cittadini dei 188 comuni serviti tra Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Toscana. Il sistema si fonda su un approccio integrato e una filiera industriale completa, controllata e trasparente, che unisce personalizzazione dei servizi, tracciabilità, prevenzione, rigenerazione della materia e valorizzazione attraverso la produzione di energia di quanto non è possibile riciclare.
Superati, in largo anticipo, gli obiettivi UE sul riciclo
Nel 2024 la raccolta differenziata ha raggiunto il 74,3% e i rifiuti urbani conferiti in discarica si sono attestati al 2,2%, a fronte del limite Ue del 10% da raggiungere entro il 2035 e di un valore medio in Italia del 16%. Il tasso di riciclo dei principali rifiuti urbani ha raggiunto il 61%, già superiore al target europeo del 60% previsto per il 2030. Questo valore sale al 78% per l’organico, all'89% per la carta e supera il 90% per verde, vetro, legno, ferro e metallo.
Un viaggio verso 154 impianti di trattamento
Nel 2024 ogni cittadino servito dal Gruppo Hera ha prodotto in media 363 kg di rifiuti differenziati. I materiali differenziati raccolti sono arrivati a 154 impianti di destinazione finale, di cui 135 dedicati al riciclo. L’88% delle principali raccolte differenziate è stato avviato a effettivo recupero (di cui il 73% attraverso il riciclo e il restante 15% con il recupero energetico di quanto non è possibile riciclare). In particolare, 167 mila tonnellate di rifiuti organici e verde raccolte nel 2024 sono state trasformate in biometano e compost presso impianti del Gruppo. Anche gli oli esausti tornano a nuova vita, grazie all’impegno dei cittadini e a 880 contenitori dedicati: lo scorso anno ne sono state raccolte e rigenerate oltre 1.000 tonnellate.
Innovazione e impianti all’avanguardia
Il Gruppo continua a investire in impianti ad alto contenuto tecnologico. A Modena è in via di completamento una delle strutture più avanzate in Europa per il riciclo delle plastiche rigide, tra le più difficili da trattare. La controllata Aliplast è la prima realtà italiana pienamente integrata nel ciclo di vita della plastica ed è protagonista dell’impegno assunto da Hera con il programma internazionale “New Plastics Economy Global Commitment”, della fondazione Ellen MacArthur, di incrementare del 145% la produzione di plastica riciclata entro il 2030 (rispetto alle 60mila tonnellate del 2017, già salite a 84mila tonnellate nel 2024).
Fare bene la raccolta differenziata conviene all’ambiente e alle bollette
La responsabilità condivisa con i cittadini resta un fattore centrale per migliorare qualità e quantità della raccolta differenziata. A tal fine Hera ha sviluppato strumenti di supporto come l’app "Il Rifiutologo", scaricata da oltre 950.000 utenti. L’educazione ambientale, la facilitazione dell’accesso ai servizi e la tracciabilità dei conferimenti completano un modello virtuoso che non ha ritorni solo ambientali, ma anche economici per gli stessi cittadini: la qualità della raccolta differenziata si è tradotta in maggiori contributi del Conai sui materiali recuperati e ricavi dalla vendita dei materiali raccolti, che contribuiscono a contenere la bolletta dei rifiuti di 43 euro per famiglia, pari al 15% della bolletta di una famiglia media.
La nuova edizione del report è su www.gruppohera.it/report
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Il quinto centro di raccolta sorgerà in via D’annunzio, nella zona nord-ovest della città. I lavori, a cura del Gruppo Hera, sono già iniziati e si concluderanno entro la prossima estate per un investimento di oltre 1 milione 250 mila euro, finanziati in buona parte dal PNRR. La rete dei centri di raccolta sul territorio comunale è così più capillare e completa
Sono partiti nei giorni scorsi a Modena, a cura del Gruppo Hera, i lavori per la realizzazione della quinta stazione ecologica del capoluogo, che sarà pronta entro la prossima estate. Il centro di raccolta per rifiuti differenziati sorgerà in via D’annunzio, nella zona nord-ovest della città, in un’area recentemente acquisita dal Comune di Modena e posta in una posizione strategica poiché ricca di servizi frequentati dai cittadini. La nuova stazione ecologica permetterà quindi di ampliare la rete di centri a disposizione degli utenti che, una volta completati i lavori, sarà ancora più capillare.
L’intervento si inserisce all’interno di un’ampia serie di investimenti in corso da tempo e che, anche grazie ai fondi PNRR, ha già permesso alla multiutility di potenziare la rete di stazioni ecologiche presenti nei territori serviti. La spesa per la realizzazione della stazione ecologica in via D’Annunzio ammonta a oltre 1 milione 250 mila euro, di cui oltre 830 mila euro finanziati dal PNRR.
La nuova stazione ecologica avrà una superficie di 2.500 metri quadrati e risponderà in particolare alle esigenze dei quartieri della zona, migliorando quindi la qualità del servizio e “alleggerendo” il flusso di utenti sugli altri quattro centri di raccolta presenti sul territorio comunale. Il progetto prevede la realizzazione di aree deposito per rifiuti ingombranti, metalli e legno, di una platea che ospiterà elettro-compattatori e cassoni scarrabili e di due pese ponte per la pesatura dei mezzi in entrata e in uscita. Anche qui sarà presente l’area dedicata al conferimento dei Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e dei Rup (Rifiuti urbani pericolosi). La stazione ecologica sarà inoltre dotata di un punto d’accoglienza e impianti all’avanguardia, sia antincendio sia di illuminazione a basso consumo energetico. I percorsi pedonali e per veicoli sono infine stati studiati per facilitare i conferimenti e garantire la sicurezza di utenti e operatori.
“Gli accessi alle stazioni ecologiche sono in costante aumento, segno che si tratta di un servizio che i cittadini apprezzano e che per questo deve essere sempre più diffuso ed efficiente e la realizzazione del nuovo centro di via D’Annunzio va in questa direzione – ha detto Vittorio Molinari, assessore all’Ambiente del Comune di Modena – Come amministrazione, non possiamo che ringraziare i cittadini per il loro impegno crescente nell’effettuare la differenziazione dei rifiuti che a Modena ha già raggiunto circa il 79%, centrando in anticipo l’obiettivo regionale previsto per il 2027. Un comportamento virtuoso in cui i conferimenti diretti alle stazioni ecologiche giocano un ruolo fondamentale in termini di quantità e di qualità della raccolta differenziata. Tanto che l’amministrazione riconosce uno sconto in fattura per chi conferisce direttamente alle stazioni ecologiche”.
“La nuova stazione ecologica ha l’obiettivo di agevolare ancora di più i cittadini nel conferimento di quei rifiuti che per tipologia, dimensioni e peso non sono compatibili con la raccolta stradale o porta a porta - spiega Paolo Paoli, responsabile servizi Ambientali Area Modena del Gruppo Hera – Grazie al nuovo centro per rifiuti differenziati, integreremo il servizio in una zona del capoluogo attualmente più lontana dagli altri centri di raccolta. Inoltre, sono in dirittura d’arrivo i lavori di ammodernamento della stazione ecologica Leonardo in via Nobili mentre dall’inizio del prossimo anno partirà il rinnovo di Magnete in via Mattarella. Ricordo infine che i centri di raccolta integrano il servizio ordinario e rappresentano l’opzione ambientale più sostenibile e di minore impatto per la raccolta dei rifiuti urbani. I materiali conferiti dai cittadini alle stazioni ecologiche, infatti, sono avviati prevalentemente a riciclo e recupero”.
Per accedere alle stazioni ecologiche è necessario presentare la Carta Smeraldo o il codice fiscale, che permettono sconti in bolletta. Il Gruppo Hera, inoltre, mette a disposizione delle utenze domestiche il servizio gratuito di ritiro rifiuti ingombranti a domicilio: basta prendere un appuntamento tramite l’app Il Rifiutologo oppure telefonare al numero verde 800 999 500. L’applicazione permette infine di localizzare tramite una mappa il centro di raccolta più vicino: le stazioni ecologiche sono intercomunali, quindi i cittadini possono scegliere a quale rivolgersi senza necessariamente dover optare per quella del comune di residenza.
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