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A fuoco i risultati del primo semestre 2025

InvestorNews

30/07/2025

Risultati Finanziari 1H 2025

Uno sguardo ai numeri

A fuoco i risultati del primo semestre 2025

I risultati del primo semestre 2025 del Gruppo Hera confermano un continuo progresso a livello di ultima linea del Conto Economico, con l’Utile Netto post minorities in aumento del 5,0%. Questa performance è stata conseguita a fronte di una lieve flessione della gestione operativa (EBIT: -0,5%) e grazie al significativo miglioramento del saldo della gestione finanziaria (+22,7 m€), che evidenzia un minore assorbimento in termini di oneri finanziari, reso possibile da una normalizzazione del mercato energetico e dalle attività di ottimizzazione della struttura del debito di Hera condotte con successo.

Le Reti sono l’area che nella prima metà del 2025 ha avuto il peso più importante nel determinare l’EBITDA di Gruppo (292,3 m€ su 721,7 m€ totali, con un peso del 40,5%). Continua ad avere un’incidenza di primo piano anche l’area dell’Energia, che determina il 33,1% dell’EBITDA consolidato, nonostante siano venuti meno circa 46 m€ di EBITDA da opportunità di mercato – legati soprattutto ai contratti nei mercati di ultima istanza - che avevano offerto marginalità elevate nel primo semestre 2024. Continua a rivestire un ruolo fondamentale anche l’Ambiente, che incide per il 24,3% dell’EBITDA di Gruppo, avendo messo a segno un apprezzabile progresso del 2,3%, con volumi resilienti nonostante i clienti industriali abbiano operato in un contesto di forte incertezza dello scenario nel primo semestre 2025. L’EBITDA dell’Ambiente risulta ancora più apprezzabile essendo venuto meno il contributo da contratti di hedging di energia elettrica pari a circa 10 m€, presenti nella prima metà del 2024.

Il primo semestre 2025 è stato anche caratterizzato da un forte aumento (+20,3%) degli investimenti operativi netti, che hanno raggiunto 394,1 m€, secondo la pipeline prevista dal Piano Industriale. La continua generazione di cassa ha permesso di finanziare le spese per investimenti, il capitale circolante, gli accantonamenti e i dividendi distribuiti lo scorso giugno, generando un eccesso di 36,3 m€. Questo excess cash si è riflesso in una pari riduzione del debito al 30 giugno 2025, determinando quindi un livello di leverage a 2,5x, che esprime grande solidità e mantiene intatto il potenziale di flessibilità finanziaria.

 

I SEM. 2025
(dati in m€)
RICAVI
TOTALI

6.864,4
(+18,7%)
EBITDA


721,7
(-1,5%)
EBIT


383,2
(-0,5%)
INVESTIMENTI OPERATIVI
NETTI

394,1
(+20,3%)
INDEBITAMENTO
FINANZIARIO NETTO

3.927,1
(-36,6 m€ vs 3.963,7 al 31.12.2024)


Nel primo semestre 2025 i Ricavi di Gruppo sono aumentati del 18,7% rispetto al medesimo periodo del 2024, raggiungendo 6.864,4 m€. La crescita è stata trainata prevalentemente dalle aree dell’Energia, come riflesso dei più elevati prezzi delle commodity e dei maggiori quantitativi di gas intermediato e di energia elettrica venduta, in seguito all’incremento della base clienti per circa 700 mila unità.

L’EBITDA del Gruppo nei primi sei mesi del 2025 è stato pari a 721,7 m€. La lieve flessione rispetto al dato del primo semestre 2024 (-1,5%) riflette una importante crescita di tutti i business che ha saputo compensare quasi completamente alcune opportunità di crescita non ricorrenti, per 56 m€, di cui hanno beneficiato i risultati del 1H 2024.

EBITDA (m€) I SEM. 2025 I SEM. 2024 Variazione
Ambiente 175,4 171,5 2,3%
Reti 292,3 268,9 8,7%
Energia 238,6 278,0 -14,2%
Altri servizi 15,3 14,3 7,0%
TOTALE 721,7 732,7 -1,5%


L’evoluzione dell’EBITDA di Gruppo ha tratto un contributo positivo soprattutto dalla performance delle Reti, che hanno visto crescere il proprio EBITDA complessivamente di 23,4 m€. A livello di tutti i principali business regolati è stato infatti registrato un progresso rispetto al primo semestre 2024 (Distribuzione Gas: +12,8 m€; Acqua: +10,3 m€; Distribuzione Elettricità: +2,2 m€). La crescita dell’EBITDA nei business delle Reti riflette gli effetti positivi dell’adeguamento all’inflazione e del conguaglio dei costi riconosciuti dall’Autorità per gli anni 2022, 2023 e 2024, le efficienze sui costi e i ritorni sugli investimenti realizzati per rafforzare l’infrastruttura. Nell’insieme, questi fattori hanno più che compensato l’impatto negativo del taglio del WACC operato da ARERA sulla distribuzione di gas e di elettricità.

Anche l’area Ambiente ha offerto nel semestre un apporto positivo, con un incremento complessivo dell’EBITDA di 3,9 m€, che riflette l’aumento di 2,5 m€ dalle attività di trattamento rifiuti e di 1,6 m€ dalle attività di raccolta. Il progresso del 2,3% rappresenta una performance molto positiva, considerata la presenza di contratti di hedging di energia elettrica presenti nella prima parte del 2024 e oggi terminati, il cui contributo all’EBITDA aveva raggiunto circa 10 m€: su base omogenea, escludendo questa componente venuta meno rispetto allo scorso anno, la crescita strutturale dell’Ambiente si attesta intorno al 9%. Nell’ambito di quest’area, più in dettaglio, Hera ha tratto beneficio dal favorevole andamento delle attività di bonifica e di riciclo della plastica, oltre che dalle opportunità di business che si sono aperte in esecuzione del PNRR. Nelle attività di trattamento, Hera è stata inoltre capace di mantenere un pricing che ha consentito di coprire gli effetti dell’inflazione. I volumi trattati, infine, hanno mostrato un comportamento resiliente, considerato lo scenario esterno di grande incertezza per i clienti industriali esposti al rischio dell’introduzione di nuovi dazi da parte degli USA.

Per valutare correttamente l’evoluzione dell’EBITDA nell’area Energia si tenga presente che nel primo semestre 2024 Hera aveva potuto contare su 46 m€ provenienti da opportunità temporanee, soprattutto grazie alle interessanti marginalità dei contratti di fornitura nei mercati di ultima istanza 2024 – margini specificatamente legati al contesto di crisi energetica. Depurando perciò da questo effetto straordinario e non ricorrente, la crescita strutturale dell’Energia si attesta al 3%, grazie alla migliore marginalità delle attività di trading e alla conquista di circa 700 mila nuovi clienti. Al 30 giugno 2025, la base clienti per le aree dell’Energia ha infatti raggiunto il livello di 4,5 milioni, trainata dalla forte espansione dei clienti serviti nella vendita di energia elettrica (+800 mila circa).

Nel primo semestre 2025 l’EBIT consolidato ha sostanzialmente confermato i valori del 1H 2024, attestandosi a 383,2 m€. Tale andamento riflette la riduzione della voce Accantonamenti e Svalutazioni, conseguente alla normalizzazione della crisi energetica, che ha più che compensato l’aumento degli Ammortamenti per i nuovi investimenti di sviluppo, in particolare nei business regolati, e per le attività di acquisizione di clienti nell’Energia.

Il risultato della gestione finanziaria mette a segno un miglioramento di 22,7 m€ rispetto al primo semestre dell’anno precedente, registrando un saldo negativo di 39,2 m€ (-36,7%). Questa performance molto positiva riflette, oltre ai benefici del continuo sforzo per l’ottimizzazione della struttura finanziaria, anche gli effetti sul debito di Hera di una progressiva normalizzazione del mercato energetico, che ha ridotto le esigenze di copertura del capitale circolante. Nel nuovo contesto, il Gruppo ha potuto ridurre significativamente gli oneri finanziari.

A valle di imposte per 101,8 m€, che indicano un tax rate del 29% (28% nella prima metà del 2024), l’Utile Netto dopo il risultato di terzi raggiunge 229,3 m€, registrando una crescita del 5,0%.

L’Indebitamento Finanziario Netto, che al 31 dicembre 2024 era pari a 3.963,7 m€, scende di 36,6 m€, a seguito della generazione di cassa dei primi sei mesi dell’anno.
Il rapporto Debito/EBITDA, che al 30 giugno 2025 risulta pari a 2,5x, rimane perciò su livelli che continuano a offrire a Hera ampi spazi di flessibilità finanziaria per future operazioni di M&A.

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