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Gli utili continuano a crescere mentre si rafforza la solidità finanziaria
investitori
30/07/2025
Risultati Finanziari 1H 2025
Il messaggio del presidente esecutivo
In un contesto pesantemente condizionato dalle minacce di imposizione di nuovi dazi e dal proseguire di forti tensioni geopolitiche, Hera prosegue senza battute di arresto il percorso indicato dal Piano Industriale, avendo consuntivato un aumento dell’Utile per Azione del 5% nella prima metà dell’esercizio.
Grazie ai continui e mirati investimenti su un portafoglio ben diversificato di attività multi-utility domestiche, anche nel primo semestre 2025 Hera ha quindi confermato di potere generare una crescita strutturale dell’EBITDA che è visibile e sostenibile nel tempo, al di là delle opportunità temporanee che ha dimostrato di essere capace di cogliere e al di là dei fattori di scenario che possono condizionare nel breve termine la domanda dei business non regolati.
Nel semestre, i risultati del Gruppo hanno anche potuto beneficiare di una significativa riduzione degli oneri finanziari netti risultante dalle ottimizzazioni della struttura debitoria, in particolare nella componente variabile di modulazione giornaliera.
La robusta generazione di cassa della prima metà dell’anno ha superato per oltre 36 milioni il totale delle esigenze di copertura dei significativi investimenti operativi e dei dividendi distribuiti lo scorso giugno. Questo ha spinto ulteriormente il deleveraging, portando il rapporto Debito/EBITDA sotto le 2,5 volte.
Il miglioramento della solidità finanziaria conferma che Hera ha a disposizione ampi spazi di flessibilità per cogliere eventuali opportunità di M&A in grado di prefigurare un rafforzamento della creazione di valore.
Gentili Azionisti,
Si intensifica l’impegno sul fronte degli investimenti operativi, soprattutto nei business regolati, dove i ritorni offrono ampia visibilità
Il quadro riflesso nei numeri al 30 giugno è quello di un Gruppo impegnato nella realizzazione di un significativo piano di investimenti, disegnato per fare in modo che i nostri asset siano sempre più in grado di accompagnare la transizione energetica e sempre più resilienti agli eventi climatici. Lo dimostrano i quasi 400 milioni di euro di capex che abbiamo realizzato nel periodo, prevalentemente focalizzati sulle Reti, che fanno segnare un aumento di quasi il 20% rispetto a quelli del primo semestre dello scorso anno.
Un assetto del portafoglio di business ben impostato permette di controllare rischio e volatilità dell’EBITDA
La Relazione Semestrale 2025 ritrae anche il profilo di un Gruppo che cresce preservando un controllato profilo di rischio: dai business regolati deriva infatti la percentuale più elevata del nostro EBITDA, per il 40,5%. Manteniamo poi un ben calibrato portafoglio di business a libero mercato nei quali continuiamo a rafforzare il nostro posizionamento, con l’Energia e l’Ambiente che pesano sull’EBITDA consolidato rispettivamente per il 33,1% e per il 24,3%.
In questo primo semestre, i ritorni generati dagli investimenti su questo ben strutturato portafoglio multi-business hanno permesso di assorbire il venir meno di circa 56 milioni di euro di opportunità temporanee che avevamo colto con successo nella prima parte del 2024: questi fattori non ripetibili nel 2025 sono riferibili per circa 46 milioni di euro a contratti di fornitura nei mercati di ultima istanza, dalla marginalità particolarmente elevata, e a circa 10 milioni di euro di contratti di hedging di energia elettrica nell’area ambiente, nel frattempo scaduti.
L’EBITDA consolidato del primo semestre 2025, pari a 721,7 milioni di euro, è perciò un risultato che conferma la validità della strategia di lungo termine e l’efficacia delle politiche gestionali, essendo frutto di una crescita corale, registrata in tutte le aree nelle quali operiamo.
Se dal confronto con il dato contabile del primo semestre 2024 di 732,7 milioni di euro escludiamo i 56 milioni di euro di opportunità temporanee, verifichiamo infatti che in questo primo semestre dell’anno l’EBITDA è cresciuto di circa 45 milioni di euro, a un passo del 7% circa.
L’EBIT beneficia dei minori accantonamenti
Nel semestre appena concluso Hera ha inoltre beneficiato di una normalizzazione degli accantonamenti, con una riduzione da 81 a 58 milioni di euro, grazie a una migliore qualità dei crediti verso clienti e alla riduzione del contributo dei MUI: un fenomeno che, pur a fronte di Ammortamenti in crescita per effetto dei nuovi investimenti, ci ha consentito di registrare una flessione dell’EBIT solo marginale, nell’ordine dello 0,5%.
La crescita del 5% dell’Utile per Azione beneficia della creazione di valore avvenuta nell’area di gestione finanziaria
A fronte di una sostanziale stabilità del risultato netto della gestione operativa, nel semestre abbiamo potuto fare leva su una performance molto positiva della gestione finanziaria per mettere a segno una crescita del 5% dell’Utile per Azione: un progresso, questo del 5%, che ci vede saldamente sul percorso di creazione di valore per gli azionisti disegnato dal Piano.
Rispetto al primo semestre 2024, a fronte di un costo del debito di lungo termine sostanzialmente stabile – rimasto intorno al 2,75% – Hera è riuscita a comprimere in misura significativa gli oneri finanziari netti, ottimizzando il costo dei finanziamenti di breve termine per la gestione della modulazione giornaliera del fabbisogno di cassa: abbiamo infatti registrato una riduzione di 22,7 milioni di euro del saldo di gestione finanziaria, che indica un miglioramento del 36,7% rispetto al primo semestre del 2024.
Questa performance riflette il continuo sforzo di ottimizzazione del nostro debito in parallelo con la progressiva normalizzazione del mercato dell’energia. Abbiamo infatti rinegoziato con successo le condizioni di linee di credito bancarie che avevamo ottenuto per fare fronte ai picchi della crisi e razionalizzato tutte le diverse fonti di finanziamento.
I risultati positivi delle attività di liability management si sono riflessi anche in un migliorato quadro dei giudizi da parte delle agenzie di rating, considerato che Moody’s ha recentemente portato l’outlook sul debito di lungo termine di Hera da Stable a Positive.
Oggi, il 97% del debito di Hera è peraltro rappresentato da strumenti a tasso fisso: un altro elemento che ci consente di contare su un solido assetto finanziario anche per il prossimo futuro.
I ritorni continuano ad aumentare
Nel primo semestre 2025, il Return on Investment si è attestato su un livello a doppia cifra, essendo passato dal 9,6% del primo semestre 2024 al 10,3%. Anche il Return on Equity si è rafforzato, con un miglioramento di 20 punti base che ha portato l’indicatore dall’11,3% del primo semestre 2024 all’11,5%.
La robusta generazione di cassa ha alimentato un’ulteriore riduzione della leva
La cassa generata nel primo semestre 2025 è risultata in eccesso di 36,3 milioni di euro rispetto alle esigenze di copertura di investimenti operativi e dividendi distribuiti a giugno per l’esercizio 2024. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2025 ha quindi potuto scendere a 3.927,1 milioni di euro, portando il leverage a 2,5 volte.
Il prezzo del titolo Hera ha riflesso l’apprezzamento degli investitori per l’entità e per la qualità degli utili conseguiti
Il mercato borsistico nel giugno scorso ha riportato il prezzo del titolo Hera su livelli che non raggiungeva da prima della crisi pandemica, dimostrando di apprezzare la costanza della crescita nel tempo e la qualità stessa dei fondamentali.
Questo fatto ci incoraggia a proseguire con determinazione nel dare puntuale esecuzione a ciò che ci siamo impegnati a realizzare nell’ambito del Piano.
Il nostro sforzo sarà dunque quello non solo di consegnare al mercato risultati di bilancio che diano concretezza a queste positive premesse, ma anche di continuare a comunicarlo in modo efficace agli investitori, perché sia incorporato nel prezzo del titolo.
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