Gruppo Hera pioniere nella transizione energetica: immessa per la prima volta in Italia una miscela con il 5% di idrogeno in una rete gas
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La sperimentazione in provincia di Modena è possibile grazie al protocollo, unico a livello nazionale, sottoscritto di recente da Inrete Distribuzione Energia (Gruppo Hera), Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Comitato Italiano Gas. L’abilitazione progressiva degli asset esistenti all’idrogeno darà un concreto contributo alla decarbonizzazione. Il prossimo passo vedrà un blending al 10%
È stata avviata nel Modenese, da parte di Inrete Distribuzione Energia (società del Gruppo Hera), la prima immissione a livello nazionale di una miscela di gas naturale e idrogeno al 5% in una rete di distribuzione gas a servizio di un’area residenziale.
La sperimentazione è possibile grazie al protocollo, unico in Italia, sottoscritto di recente da Inrete Distribuzione Energia, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e Comitato Italiano Gas (CIG), che permette di testare, rispettando le più stringenti prescrizioni sulla sicurezza, miscele di gas metano con blending fino al 10% di idrogeno nelle reti di distribuzione. L’obiettivo è creare le condizioni favorevoli alla progressiva abilitazione di miscele con percentuali crescenti di gas a basso contenuto di carbonio fossile nelle reti, dando così un concreto contributo alla transizione energetica.
Alla presentazione dell’iniziativa, che si è tenuta oggi a Castelfranco Emilia (Mo) nei pressi dell’area di cantiere del comparto residenziale scelto per la sperimentazione, erano presenti: il Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, il Presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia, il Sindaco di Castelfranco Emilia Giovanni Gargano, il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera Cristian Fabbri, l’Amministratore Delegato del Gruppo Hera Orazio Iacono, l’Amministratore Delegato di Inrete Distribuzione Energia Federico Bronzini e la Presidente del CIG Dina Lanzi.
La sperimentazione, portata avanti in accordo con l’amministrazione comunale di Castelfranco Emilia e in collaborazione con numerosi partner, si concluderà il 3 aprile. In particolare, prevede l’immissione di una miscela con il 5% di idrogeno in un tratto isolato di rete che serve circa 40 famiglie della città emiliana, tutte opportunamente informate.
Questo vettore energetico a basso impatto ambientale, infatti, potrà contribuire alle esigenze di decarbonizzazione dei territori, permettendo di valorizzare l’infrastruttura gas esistente in Italia, che costituisce un unicum a livello europeo per estensione e capillarità, senza modificare gli impianti termici esistenti. Il progetto, con la supervisione di enti di certificazione riconosciuti a livello internazionale, coinvolge gli operatori di tutta la filiera gas, dal trasporto ai costruttori di equipment, fino ai produttori di caldaie e piani cottura a gas. I test finali saranno infatti estesi anche a valle del contatore, grazie alla collaborazione dei cittadini coinvolti, con verifiche sul funzionamento degli apparecchi gas domestici.
“Siamo di fronte a un passo avanti importante verso la transizione energetica – interviene il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale - L’avvio a Castelfranco Emilia, della prima immissione in Italia di una miscela al 5% di idrogeno in una rete di distribuzione gas naturale a servizio di utenze residenziali, rappresenta uno step concreto e innovativo verso la decarbonizzazione. Un progetto che consente di sperimentare l’utilizzo dei green gas nelle infrastrutture esistenti, senza modificare gli impianti domestici e nel pieno rispetto delle più severe normative di sicurezza. Di particolare orgoglio è che questa iniziativa sia possibile grazie all'impegno del Gruppo Hera nato dalla capacità di molti comuni dell’Emilia-Romagna di unire le forze tenendo insieme sostenibilità e competitività. L’Emilia-Romagna, grazie al proprio ecosistema industriale e tecnologico avanzato, si conferma ancora una volta laboratorio nazionale di innovazione in un'ottica sostenibile. Questo tipo di sperimentazioni sono fondamentali per abilitare, in prospettiva, un’iniezione progressiva di idrogeno fino al 10%, valorizzando le reti esistenti e contribuendo in modo concreto alla riduzione della dipendenza dalle fonti fossili”.
"L’idrogeno è un vettore strategico per il futuro del sistema energetico europeo: il Gruppo Hera è già primario operatore nazionale del settore e in prima linea nell’abilitazione delle reti al trasporto anche di molecole verdi – commenta l’Amministratore Delegato del Gruppo Hera, Orazio Iacono. - Il nostro modello di impresa integra la crescita industriale con una sostenibilità concreta, supportata da investimenti strategici, che puntano a sviluppare i business e allo stesso tempo rendere i territori in cui operiamo più competitivi, vivibili e resilienti alle sfide globali. Come multiutility il nostro ruolo è cambiato negli anni e da distributori di commodity siamo diventati abilitatori della transizione energetica attraverso le nostre infrastrutture. Per questo il nostro piano strategico 2024-2028 prevede 2,5 miliardi di euro di investimenti, sui 5,1 miliardi complessivi, per una rete sempre più efficiente, digitalizzata e resiliente, mantenendo l’eccellenza sulla qualità del servizio. Un percorso che non può prescindere dalla leva dell’innovazione. Questa ci consente, infatti, di tracciare sempre nuove strade, per supportare l’evoluzione dei nostri business di pari passo con la crescita sostenibile dei territori serviti anche nel lungo termine".
La sperimentazione giunta alla terza fase si concluderà con l’ultimo step a fine anno
Dal 2021 Inrete è capofila di un progetto che ha già permesso di sperimentare, due volte con successo, l’iniezione di una miscela di gas naturale e idrogeno al 2% nelle reti gas che servono lo stesso comparto residenziale oggi al centro della nuova iniziativa. Avuta quindi la piena conferma delle misure necessarie, sia in termini tecnologici sia di sicurezza, la società del Gruppo Hera, grazie alla sottoscrizione del protocollo con il MASE e il CIG ha avviato la terza fase della sperimentazione con l’obiettivo di esplorare i diversi aspetti operativi che consentono all’infrastruttura di ricevere, nella sua attuale configurazione, miscele di gas naturale e idrogeno al 5%. Il progetto si concluderà indicativamente a fine anno quando, in base ai risultati ottenuti, si valuterà l’opportunità di testare miscele con una quantità ancora superiore di idrogeno, fino al 10%.
Per la corretta misura del gas, la sperimentazione vede l’impiego di NexMeter su tutte le utenze interessate dal progetto. NexMeter è il contatore gas G4 sviluppato dal Gruppo Hera, già abilitato a misurare miscele di metano e idrogeno: il dispositivo, che ha aperto nuove prospettive nel settore sia per le tecnologie all’avanguardia sia per le funzioni di sicurezza, è già presente in ormai quasi 300.000 case italiane allacciate alle reti di distribuzione gas gestite dalle società di distribuzione del Gruppo Hera.
Collaborano a questo progetto
Al progetto, come partner di filiera, partecipano BAXI, Bosch, Electrolux Group, Emerson, Ferroli, Immergas, Innovhub SSI, Pietro Fiorentini, Snam, TdZ, Valpres (azienda di Bonomi Group), Alfa Engineering e Idrotherm 2000; RINA è invece partner certificatore.
Scarica il Comunicato Stampa:
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La multiutility è tra le sei organizzazioni mondiali selezionate nella XVI edizione del riconoscimento istituito dall’European Institute of Purchasing Management, come modello di riferimento nella categoria “Virtuous Ecosystem Leader”.
Il Gruppo Hera è stato insignito ieri sera a Ginevra dell’EIPM-Peter Kraljic Award 2025, nell’ambito della XVI edizione del riconoscimento internazionale dedicato all’eccellenza nel procurement, nella categoria “Virtuous Ecosystem Leader”. È l’unica azienda italiana e tra le sei organizzazioni premiate quest’anno a livello globale.
Il riconoscimento è stato ritirato dal Direttore Acquisti e Appalti del Gruppo Hera, Marco Del Giaccio, durante la cena di gala della Conferenza EIPM (European Institute of Purchasing Management), centro di eccellenza e riferimento mondiale per ricerca applicata, formazione, coaching e certificazione nel Procurement e nel Supply Chain Management.
Gli EIPM-Peter Kraljic Awards, intitolati a Peter Kraljic – tra i padri fondatori del moderno procurement management, noto per aver creato il modello di portfolio purchasing che porta il suo nome – sono stati istituiti nel 2010 per valorizzare le organizzazioni di procurement che rappresentano un benchmark internazionale in termini di efficienza, creatività, innovazione e attenzione agli impatti ambientali e sociali. Tra le aziende italiane, prima del Gruppo Hera, solo Enel era stata premiata nel 2019.
Cinque le categorie di premio assegnate quest’anno - Circular Economy Footprint, Collaborative Value Creation, Industry Shaper & AI Pioneer, Innovation and Strategic Impact, Virtuous Ecosystem Leader – ed è proprio in quest’ultima che ha vinto la multiutility, premiata «per aver creato valore condiviso nel proprio ecosistema industriale, aver realizzato un programma di sviluppo delle competenze dei fornitori di grande impatto e aver promosso opportunità di apprendimento e sviluppo individuali», recita la motivazione ufficiale. Il riconoscimento valorizza il percorso intrapreso dal Gruppo Hera Gruppo Hera per integrare principi etici e di responsabilità lungo l’intera filiera, formalizzato negli anni attraverso documenti che ne guidano azioni e relazioni: dal Codice Etico, al Patto del Buon Lavoro fino al Codice di Condotta, che rappresenta un vero e proprio patto di sostenibilità con i fornitori.
Il processo di selezione degli Award è particolarmente rigoroso: si basa sul modello EFQM e prevede la valutazione di 99 pratiche e misure, seguita da interviste approfondite e da un audit di un’intera giornata condotto da esperti, coinvolgendo diverse funzioni aziendali. La scelta finale è affidata a una giuria presieduta dal Dr. Peter Kraljic.
Marco Del Giaccio, Direttore Acquisti e Appalti del Gruppo Hera, ha dichiarato: «Ricevere l'EIPM-Peter Kraljic Award è un grande onore e ci gratifica in modo particolare perché conferma che stiamo procedendo nella giusta direzione. La nostra Direzione Acquisti ha avviato negli ultimi anni un profondo percorso di trasformazione che l’ha vista assumere un ruolo sempre più strategico all’interno del Gruppo, con una capacità inedita di rispondere in modo efficiente e immediato alle situazioni emergenziali che si susseguono con intensità crescente. Penso alle crisi delle materie prime e dei costi energetici del 2022, alle alluvioni del 2023 e 2024 e all’attuale scenario di forte incertezza su costi e tassi. Siamo riusciti a massimizzare la creazione di valore economico investendo al contempo in innovazione, sostenibilità e attenzione alle tematiche etiche e sociali dell’intera filiera. Ringrazio tutti i colleghi del Gruppo Hera che, con entusiasmo e professionalità, hanno contribuito a questo risultato e garantito una collaborazione interfunzionale efficace in tutte le fasi della selezione, dalle interviste all’audit. Questo premio è soprattutto una conferma della nostra capacità di lavorare in squadra».
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