Gruppo Hera e Inalca (Gruppo Cremonini) inaugurano a Spilamberto l’impianto per la produzione di biometano
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Con un investimento di 28 milioni di euro la NewCo Biorg, nata dalla partnership tra Herambiente e Inalca, ha creato un grande esempio di economia circolare, riconvertendo un vecchio biodigestore in un impianto d’avanguardia per trasformare i rifiuti organici e reflui agroalimentari in metano 100% rinnovabile e compost. Con 3,7 milioni di metri cubi di biometano e 18 mila tonnellate di compost prodotti all’anno, fornisce un importante contributo alla transizione green

È stato inaugurato oggi a Spilamberto, in provincia di Modena, l’innovativo impianto per la produzione di biometano realizzato dalla NewCo Biorg, nata dalla partnership tra Herambiente (Gruppo Hera), primo operatore nazionale nel settore ambiente, e la società Inalca (Gruppo Cremonini), leader in Italia nella produzione di carni e nella distribuzione di prodotti alimentari.
Grazie a un investimento complessivo di circa 28 milioni di euro e all’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, partendo dalla raccolta differenziata dell’organico e dai reflui agroalimentari, l’impianto produce a regime ogni anno 3,7 milioni di metri cubi di biometano, combustibile 100% rinnovabile destinato all’autotrazione, e circa 18 mila tonnellate di compost.
Presenti al taglio del nastro la vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente, Irene Priolo, il sindaco di Spilamberto Umberto Costantini, il presidente e l’amministratore delegato di Biorg, Giovanni Sorlini e Paolo Cecchin, l’amministratore delegato del Gruppo Hera Orazio Iacono e l’amministratore delegato di Inalca Paolo Boni.
Un impianto all’avanguardia per la transizione energetica e l’economia circolare
Il gas naturale 100% rinnovabile viene prodotto nell’impianto Biorg di Spilamberto dalla digestione anaerobica di rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata effettuata prevalentemente a Modena e provincia, dagli scarti derivanti dal processo di lavorazione dell’industria agroalimentare locale e dal processo produttivo delle carni di Inalca. Una volta raffinato diventa biometano e può essere introdotto nella rete gas.
I rifiuti organici tornano così al servizio della comunità sotto forma di combustibile rinnovabile che, immesso in rete, alimenta il trasporto cittadino pubblico e privato, aiutando quindi un settore sempre più esposto al tema delle emissioni di anidride carbonica. La produzione annua dell’impianto, pari a 3,7 milioni di metri cubi di biometano, equivale a 52 milioni di chilometri percorsi da un’auto alimentata a metano.
L’impianto rappresenta, quindi, un grande esempio di economia circolare perché consente, oltre al recupero energetico, anche quello di materia: lo scarto in uscita dal processo di digestione anaerobica, denominato tecnicamente digestato solido, anziché essere smaltito viene, infatti, ulteriormente recuperato grazie al conferimento nell’impianto Biorg di compostaggio a Nonantola (MO), per produrre compost utilizzabile come biofertilizzante in agricoltura.
Questo progetto è anche un esempio efficace di sinergia industriale, con la produzione di biometano e compostaggio in due impianti tra loro perfettamente complementari e integrati. Inoltre, dimostra che solo l’innovazione può generare una sostenibilità competitiva, che riduce cioè l’impatto ambientale e crea, allo stesso tempo, valore aggiunto per l’intera filiera zootecnica.
Importanti i benefici ambientali: evitate circa 7 mila tonnellate di CO2
Grazie all’immissione del biometano nella rete e al suo utilizzo per l’autotrazione, inoltre, si stimano benefici ambientali significativi: ogni anno si risparmierà l’utilizzo di circa 3 mila tonnellate di petrolio equivalente (TEP) di combustibile fossile e saranno evitate emissioni di CO2 per circa 7 mila tonnellate. Per assorbire una tale quantità di CO2, servirebbero in media 280 mila alberi.
La realizzazione dell’impianto di Spilamberto, inoltre, non ha comportato l’utilizzo e lo sfruttamento di nuovo suolo: nasce infatti dalla riconversione di un vecchio biodigestore di proprietà del Comune di Spilamberto gestito da Herambiente, sfruttando quindi lo stesso sito già esistente.
Non solo chilometri quadrati zero, ma anche chilometri zero, perché la produzione di compost in loco crea valore aggiunto per l’intera filiera zootecnica. Il fertilizzante derivante dal riciclo di rifiuti biodegradabili e dal recupero degli scarti dell’industria agroalimentare, infatti, dal punto di vista produttivo e qualitativo garantisce risposte equivalenti o superiori rispetto a quello prodotto attraverso altri processi industriali, anche con impiego in purezza, e consente di ridurre la dipendenza da fornitori esteri.
Gruppo Hera: l’impegno per la decarbonizzazione
Per rispondere in modo concreto alla riduzione delle emissioni climalteranti verso la neutralità carbonica, il Gruppo Hera prevede nel proprio piano industriale vari interventi di sviluppo per fornire un importante contributo alla transizione green e per centrare i propri obiettivi di decarbonizzazione. In particolare, la multiutility ha riservato un ruolo chiave a questo combustibile rinnovabile: è stata infatti la prima in Italia ad aver realizzato già nel 2018, a Sant’Agata Bolognese un impianto all’avanguardia per la produzione di biometano dalla frazione organica della raccolta differenziata, da cui ottiene annualmente 20 mila tonnellate di compost e circa 8 milioni di metri cubi di biometano, con un risparmio annuo di oltre 6 mila tonnellate di petrolio e una riduzione delle emissioni di CO2 pari a circa 14.600 tonnellate.
La capacità dell’impianto di Spilamberto determinerà, a regime, un incremento del 48% del biometano prodotto dalla multiutility rispetto al consuntivo 2022 (pari ai 7,7 milioni di metri cubi prodotti solo a Sant’Agata Bolognese). A livello di Gruppo, l’obiettivo è portare nel 2030 la produzione di biometano a quota 30 milioni di metri cubi all’anno.
Inalca (Gruppo Cremonini): integrazione ed economia circolare per lo sviluppo sostenibile dell’impresa
Inalca ha sempre approcciato i temi della sostenibilità in modo pragmatico, considerandoli come asset strategico del business e parte del valore economico dell’impresa, arrivando a realizzare una filiera bovina pienamente integrata tra allevamento, trasformazione e distribuzione. Il suo modello di business punta a valorizzare pienamente questa filiera sulla base dei principi di economia circolare. Il nuovo impianto di produzione di biometano rappresenta un ulteriore passo in questa direzione ed un esempio di piena integrazione territoriale dell’azienda, oltre a consentire la completa valorizzazione dei sottoprodotti derivanti dalle attività di produzione carni. Tramite la partnership con il Gruppo Hera, Inalca potrà disporre altresì di un’ulteriore quota di fertilizzanti organici per migliorare la fertilità dei terreni agricoli e supportare l’adozione sempre più estesa di tecniche di agricoltura rigenerativa.
L’azienda, con l’obiettivo della decarbonizzazione delle proprie attività, da tempo autoproduce circa il 77% dell’energia utilizzata, di cui circa un terzo proveniente da fonti rinnovabili, potendo contare su 2 impianti di cogenerazione da grassi colati, 6 impianti di cogenerazione a metano, due impianti di biogas alimentati da reflui industriali dei suoi stabilimenti, 4 impianti di biogas da reflui agricoli e oltre 22.120 pannelli fotovoltaici installati su 13 stabilimenti, 1 impianto di biometano e, infine, 1 impianto di compostaggio .
“Il Comune di Spilamberto negli anni ‘90 avviò un impianto necessario per smaltire i liquami prodotti dagli allevamenti intensivi e che precedentemente venivano sparsi nei terreni provocando l’avvelenamento delle falde acquifere” – interviene il sindaco di Spilamberto, Umberto Costantini. “Purtroppo, l’impianto non funzionò mai come immaginato e questo fallimento avrebbe quindi portato a uno spreco importante di denaro pubblico. Da un fallimento però, grazie a Hera e Gruppo Cremonini, siamo passati a una storia di successo. Oggi Spilamberto è il miglior comune della provincia a gestione Hera per quantità, qualità e percentuale di raccolta differenziata. Il grande sforzo nell’aumentare la raccolta differenziata fatto negli ultimi anni a Spilamberto e in tanti comuni che hanno seguito il nostro esempio ha portato ad un aumento significativo della frazione organica del rifiuto e la conseguente necessità di trattarla in maniera più virtuosa rispetto al passato. Ci stiamo riuscendo. Le prossime sfide saranno quelle di concentrarci sulla riduzione al minimo l'impatto odorigeno derivante da questi trattamenti a beneficio di chi vi abita intorno, ma sono sicuro che la società Biorg sarà collaborativa come lo è stato fino ad ora nel prendersi cura del nostro impianto e ciò che lo circonda. Non basta parlare di economia circolare, bisogna farla e qui a Spilamberto sono felice di poter affermare che la stiamo facendo”.
“L’attivazione dell’impianto di Spilamberto, nato dalla partnership tra Herambiente e Inalca, è un esempio concreto di economia circolare e di sostenibilità ambientale” - sottolinea la vicepresidente della Regione, Irene Priolo. “Il biometano rappresenta infatti un’opportunità importante per ridurre l’uso delle fonti fossili e alleggerire l’impronta energetica della nostra regione. La conversione ecologica – continua - passa necessariamente da un nuovo modello di sviluppo centrato sul riconoscimento del grande valore delle materie prime, da risparmiare, e dell’importanza del recupero degli scarti per metterli al centro di nuovi processi produttivi. Si tratta di una svolta fondamentale nell’ottica di azioni sempre più forti ed efficaci di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici”.
“Questo nuovo impianto per la produzione di biometano, con un partner d’eccellenza come Inalca, rappresenta un fiore all’occhiello per l’economia circolare ed è per noi un ulteriore passo in avanti per la produzione di biometano su scala industriale” – afferma Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera. “Le sfide del futuro richiedono alle utility come la nostra un impegno sempre più decisivo, che intendiamo tradurre in progetti concreti attraverso investimenti che ci consentono di accompagnare i cittadini, le imprese e le pubbliche amministrazioni nella transizione green e, in questo caso, in quella ambientale con un modello sempre più distribuito e inclusivo per lo sviluppo del tessuto sociale e industriale. Bisogna procedere senza tentennamenti affrontando con trasparenza le sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla sicurezza energetica, che sono i temi cruciali alla base delle nostre strategie multi-business. Per questo anche nel nostro piano industriale abbiamo previsto un menù di soluzioni per la promozione delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica, dell’economia circolare e dell’innovazione delle infrastrutture”.
“La realizzazione di questo impianto, con una società dotata di know-how e tecnologie di eccellenza come Hera, rappresenta un passo importante per consolidare e rafforzare il modello produttivo integrato e sostenibile di Inalca” – spiega Paolo Boni, amministratore delegato di Inalca. “Infatti, il nuovo impianto consente una piena valorizzazione degli scarti di lavorazione delle nostre attività produttive e un ulteriore passo avanti nei processi di economia circolare. Inoltre, si realizza una efficace sinergia industriale, con la produzione di biometano e compostaggio in due impianti tra loro perfettamente complementari, a dimostrazione che combinando efficacemente processi di innovazione e integrazione si può aumentare il livello di sostenibilità e ridurre gli impatti ambientali, creando allo stesso tempo più valore per la filiera zootecnica. Infine, si tratta di un modello di partnership in linea con la strategia di investimenti di Inalca destinati a realizzare ulteriori impianti di produzione di biometano e fotovoltaici nei propri allevamenti, incrementando la produzione di energie rinnovabili e l’impegno di contrasto al cambiamento climatico”.
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Si allarga nel Modenese la platea delle Amministrazioni che superano la TARI e scelgono la tariffa che tiene conto della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dagli utenti. Il 14 e il 21 gennaio gli incontri pubblici a Zocca e Montombraro per illustrare le novità
Da gennaio in tutti i Comuni dell’Unione Terre di Castelli sarà in vigore la Tariffa Corrispettiva Puntuale. Nel Modenese, infatti, si allarga ancora la platea delle amministrazioni che decidono di superare la TARI e passare alla TCP grazie alla quale la bolletta tiene conto della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dagli utenti. Dal 2026, quindi, la nuova tariffa sarà attiva anche a Zocca. L’obiettivo principale è migliorare ancora la raccolta differenziata. Separando bene i rifiuti, infatti, resta poco da gettare nell’indifferenziato e questo permette una bolletta più leggera e il recupero di quantità sempre maggiori di organico, carta, plastica, vetro. Il passaggio alla TCP rientra nelle strategie individuate dal Piano regionale dei rifiuti per aumentare la raccolta differenziata.
Tutte le informazioni sulla TCP arriveranno via posta anche nelle buchette degli utenti domestici e non domestici di Zocca. Per diffondere nel modo più capillare possibile le informazioni sul passaggio alla TCP, sono in programma due incontri pubblici il 14 e il 21 gennaio (ore 19) rispettivamente a Zocca nella sala consiliare e al teatro parrocchiale di Montombraro.
Come funziona la Tariffa Corrispettiva Puntuale
La TCP sarà fatturata direttamente da Hera. Come per la TARI, l’importo è calcolato anche in base alla superficie dell’immobile e al numero degli occupanti (per le utenze domestiche) o alla categoria di attività svolta (per le utenze non domestiche). Insieme alle quote relative alla superficie e al nucleo familiare o alla categoria di attività, nella bolletta è indicata la voce relativa alla quota variabile di base (cioè la quantità prestabilita di indifferenziato conferibile ogni anno); solo se questa quantità verrà superata, ci sarà anche un’ulteriore quota, la quota variabile aggiuntiva. Dunque, se nell’arco dell’anno si effettua un numero di conferimenti di rifiuto indifferenziato superiore a quelli prestabiliti, questi saranno addebitati nella bolletta di conguaglio dell’anno successivo. Le tariffe applicate e il regolamento TCP saranno stabiliti dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e Rifiuti (Atersir) entro il primo semestre 2026 e si potranno consultare nell’area “Assistenza” del sito del Gruppo Hera (www.gruppohera.it) selezionando il proprio Comune.
Le modalità di raccolta dei rifiuti rimangono invariate. L’unico rifiuto sul quale viene calcolata la TCP è quello indifferenziato, che viene conteggiato considerando l’intero volume conferito al servizio. Per risparmiare, quindi, è meglio esporre il contenitore dell’indifferenziato solo quando è pieno oppure, se si utilizza il cassonetto, gettare un sacchetto riempito adeguatamente. Ogni volta che si espone il bidoncino dell’indifferenziato, oppure ogni volta che si apre il contenitore stradale dell’indifferenziato con la Carta Smeraldo, viene registrato da Hera un conferimento. Tutti i rifiuti differenziati (carta, vetro, plastica, sfalci, ecc.) potranno essere conferiti senza alcun aggravio tariffario.
I conferimenti annui prestabiliti previsti nella nuova bolletta
Il numero dei conferimenti prestabiliti nella nuova bolletta, per le famiglie, dipende dal numero di componenti del nucleo famigliare. Nella bolletta la quantità di indifferenziato viene conteggiata utilizzando come riferimento il volume conferito espresso in litri. Il numero di litri conferiti è pari a 30 litri se si utilizza la Carta Smeraldo, mentre è pari al volume del contenitore dell’indifferenziato nel caso di raccolta porta a porta (per le utenze domestiche il contenitore per l’indifferenziato è pari a 40 litri). Il numero prestabilito di conferimenti cresce progressivamente all’aumentare del nucleo familiare, diviso in sei fasce (da un solo componente fino a 6 componenti e oltre). Le tabelle per gli utenti domestici e per le imprese sono contenute nella lettera in arrivo nelle buchette di Zocca.
Per le famiglie di Zocca i conferimenti prestabiliti vanno da un minimo di 600 litri l’anno per i nuclei composti da una sola persona (che corrispondono a 15 conferimenti con bidoncino porta a porta o a 20 conferimenti con Carta Smeraldo), a un massimo di 1.200 litri riservato alle famiglie composte da 6 persone in su (significa 30 conferimenti l’anno con bidoncino porta a porta o 40 conferimenti con Carta Smeraldo).
Per quanto riguarda le imprese, il numero di conferimenti prestabiliti annui è 24, uguale per tutte le dimensioni dei contenitori in dotazione eccetto che per quello più grande (contenitori da oltre 1.700 litri) per il quale i conferimenti annui prestabiliti sono 20.
La prima bolletta, relativa al periodo che inizia a gennaio 2026, arriverà durante la prossima estate e conterrà il numero dei conferimenti effettuati. Da luglio 2026, le informazioni sul numero dei conferimenti effettuati saranno disponibili anche sulla app MyHera.
Domande e risposte: conferimento di pannolini e pannoloni
Nella lettera in arrivo ai cittadini e alle imprese si trovano anche alcune domande frequenti con le relative risposte. Tra le richieste più sentite dai cittadini c’è quella relativa a chi deve conferire pannolini e pannoloni, che vanno nell’indifferenziato: per tutelare queste famiglie, anche a Zocca verranno messi a disposizione degli svuotamenti ulteriori rispetto a quelli prestabiliti. Il numero di conferimenti aggiuntivi gratuiti per ogni persona che usufruisce del servizio sarà stabilito dal Comune. In caso di bambini di età inferiore ai 36 mesi, l’agevolazione è riconosciuta in automatico. Negli altri casi è necessario richiedere l’agevolazione al Servizio Clienti Hera a partire da giugno 2026. Per il primo anno di avvio della tariffa, eccezionalmente, l’agevolazione sarà applicata con la dovuta retroattività se la richiesta perverrà entro la fine del 2026.
Un’altra delle domande più frequenti riguarda le imprese e la detrazione dell’IVA. Una delle conseguenze positive del passaggio alla TCP riguarda proprio questo argomento: essendo la TCP il corrispettivo per un servizio ricevuto, e non più un tributo, il pagamento avverrà a fronte del ricevimento di una fattura e sarà possibile detrarre l’IVA del 10%.
Per chi deve ritirare la tessera e i contenitori
Hera ha già distribuito le dotazioni per accedere al il servizio di raccolta. Chi non ha la Carta Smeraldo o il contenitore per l’indifferenziato se conferisce porta a porta, deve ritirarli al più presto per poter usufruire dei servizi ambientali ed evitare l’applicazione di una penale nella bolletta. Ecco dove:
• Sportello Clienti Hera, Via Caduti Sul Lavoro, 123, Vignola il lunedì dalle ore 8:00 alle ore 16:00, dal martedì al sabato dalle ore 8:00 alle ore 13:30.
• Punto di distribuzione in via del Mercato 104 a Zocca il sabato dalle 8:30 alle 13:30.
Hera ha attivato un numero verde dedicato alla TCP: 800.862.328, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18. A disposizione anche una casella email (clienti.tcp@gruppohera.it) e il fax 0542 368165.
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