Gruppo Hera presenta la mostra SCART ‘Emilia-Romagna, terra di cineasti’
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Gruppo Hera main partner della prima mostra monografica su Bartolomeo Cesi
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“Bartolomeo Cesi: Pittura nel silenzio nell'età dei Carracci” è il titolo della mostra inaugurata il 22 novembre 2025 al Museo Civico Medievale di Bologna e che rimarrà aperta fino al 22 febbraio 2026. Si tratta di un'occasione imperdibile per riscoprire il grande pittore bolognese che, pur operando nella stessa epoca dei Carracci, scelse una strada stilistica autonoma, caratterizzata dalla solennità e dalla contemplazione mistica.
La mostra si articola in tre sezioni tematiche con oltre 30 opere tra dipinti, disegni e grandi pale d’altare, alcune delle quali restaurate per l’occasione. Il percorso si apre con il racconto della formazione dell'artista negli anni 70 del 500 in linea con il clima di riforma cattolica che caratterizzava l'epoca, per poi affrontare i temi salienti della sua poetica e i generi pittorici con cui si affermò come protagonista di grande rilevanza. L’evoluzione stilistica di Cesi viene analizzata attraverso cinque nuclei tematici: formazione, ritratti, disegni, pale d’altare e le Certose.
Cesi operò nelle chiese e nei conventi del territorio bolognese, e per questo la mostra si configura come un percorso diffuso con ben 15 itinerari da visitare sotto le Due Torri, tra cui la Basilica di Santo Stefano, San Domenico, San Giacomo Maggiore e la Cappella di Santa Maria dei Bulgari in Archiginnasio.
Un appuntamento da non perdere, e che il Gruppo Hera ha scelto di valorizzare con una main partnership che conferma l’impegno a favore delle eccellenze culturali espressioni del territorio servito. Promuovere un’offerta culturale di qualità rappresenta un elemento distintivo per il Gruppo, che mira a contribuire allo sviluppo complessivo del territorio, favorendo crescita e miglioramento condivisi. La cultura svolge un ruolo fondamentale nell’educare al valore e al diritto della bellezza, nonché nel sensibilizzare alla fragilità dell’arte, formando coscienze attente e aperte al mondo in cui viviamo.
Per maggiori info:
Museo Civico Medievale di Bologna - Bartolomeo Cesi
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Gruppo Hera presenta la mostra SCART ‘Emilia-Romagna, terra di cineasti’

SCART torna a Bologna con la mostra ‘Emilia-Romagna, terra di cineasti’, visitabile gratuitamente dall’8 al 21 aprile 2022 alla sede dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, in via Aldo Moro 50, dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 18:00.
L’esposizione rende omaggio alla tradizione cinematografica regionale ed è promossa e ospitata dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, organo legislativo della Regione, luogo di valorizzazione e promozione dell’arte del territorio emiliano-romagnolo e di tutte le iniziative che possono accogliere e far conoscere la ricerca contemporanea in tutte le sue espressioni culturali. Nelle opere in mostra si può scoprire come rifiuti e materiali di scarto si possano trasformare in veri e propri quadri e ritratti che immortalano i volti e le espressioni più iconiche di attori e cineasti legati per biografia o per l’ambientazione di loro pellicole all’Emilia-Romagna. Pierpaolo Pasolini, Marco Bellocchio, Pupi Avati, Monica Vitti, Stefano Accorsi, Elio Germano, e tanti altri: ogni personaggio è stato rappresentato attraverso l’uso di uno o più materiali.
Per immortalare Pasolini intento a conversare con Laura Betti e Goffredo Parise si sono utilizzati, ad esempio, solo cavi elettrici. Per Monica Vitti, fotografata sul set di “Deserto rosso” di Antonioni, sono stati impiegati cialde di caffè e fili di rame. E poi cerniere per Gerard Depardieu, diretto da Bertolucci in “Novecento”, scarti (pulper) di cartiera per Marco Bellocchio, bottoni per Elio Germano nei panni di Antonio Ligabue in “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti e ritagli di pelle per Dominique Sanda, protagonista di “Novecento”.
Curata da Gian Luca Farinelli, Direttore della Fondazione Cineteca di Bologna, la mostra mette in esposizione quadri che sono frutto di un accurato lavoro di selezione dei materiali e di un processo creativo e artistico che ha visto coinvolti studenti e docenti delle Accademie di Belle Arti di Firenze, Ravenna e Bologna.
SCART è un progetto artistico del Gruppo Hera, portato avanti con l’intento di incidere positivamente sulla mentalità del recupero e del riuso delle risorse. Nato più di 20 anni fa, oggi SCART è un marchio registrato con cui vengono realizzate opere e installazioni esclusive, fatte al 100% di materiale di recupero e scarti di lavorazione. L’obiettivo è dare una seconda, nuova vita a migliaia di tipi di oggetti, dai più piccoli ai più grandi: dai vecchi bottoni alle cisterne industriali.
Materiali destinati allo smaltimento sono così diventati una collezione d’arte di oltre 1.000 pezzi, tra sculture, quadri, installazioni, strumenti musicali, costumi di scena e scenografie e particolari elementi di design, tutti accomunati da un’unica caratteristica: essere ognuno la nuova vita di materiali di scarto.
Scarica la Locandina SCART “Emilia-Romagna, terra di cineasti”
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