Idrogeno per uso civile: Gruppo Hera, MASE e CIG avviano una sperimentazione pilota
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Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Comitato Italiano Gas e la controllata della multiutility Inrete Distribuzione Energia hanno sottoscritto un protocollo operativo per sperimentare l’immissione di una miscela di gas naturale e idrogeno fino al 10% nelle reti domestiche. Il progetto interessa un’area residenziale in provincia di Modena e la supervisione degli aspetti legati alla sicurezza è affidata a enti riconosciuti a livello internazionale.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), il Comitato Italiano Gas (CIG) e Inrete Distribuzione Energia (società del Gruppo Hera), hanno sottoscritto un protocollo “pilota” per la realizzazione di studi e sperimentazioni in campo su miscele di gas naturale e idrogeno da immettere nelle reti di distribuzione.
Si tratta del primo progetto nato nell’ambito dell’accordo quadro sottoscritto tra MASE e CIG che si pone appunto l’obiettivo di creare le condizioni favorevoli allo sviluppo di sperimentazioni di miscele di idrogeno e gas naturale per la progressiva abilitazione di percentuali crescenti di gas a basso contenuto di carbonio nelle reti del gas.
Il protocollo operativo sperimentale prevede di utilizzare, per la prima volta in Italia in modo graduale, miscele fino al 10% di idrogeno per alimentare un tratto isolato di rete, con l’obiettivo di testare, rispettando le più stringenti prescrizioni sulla sicurezza, soluzioni che sfruttino, anche in ambito civile e residenziale, i green gas. Questi vettori energetici a basso impatto ambientale, infatti, potranno contribuire alle esigenze di decarbonizzazione dei territori con importanti benefici ambientali, permettendo di valorizzare l’infrastruttura gas esistente che, In Italia, costituisce un unicum a livello europeo per estensione e capillarità, senza modificare gli impianti termici esistenti.
Il primo step della sperimentazione prevede l’immissione in rete di una miscela con il 5% di idrogeno e potrà contribuire agli studi in corso per l’aumento della percentuale, rispondendo alla necessità del Paese di diversificare le fonti energetiche.
In coerenza con quanto stipulato con MASE e CIG, nei prossimi mesi Inrete darà quindi inizio alla sperimentazione, in collaborazione con numerosi partner e con la supervisione di enti riconosciuti a livello internazionale: i test coinvolgeranno operatori di tutta la filiera gas, dal trasporto ai costruttori di equipment tecnologici, fino produttori di caldaie e piani cottura a gas.
La parziale sostituzione del gas naturale con l’idrogeno - la cui combustione non produce anidride carbonica (CO2), principale responsabile del riscaldamento globale - è infatti una soluzione che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sta perseguendo, in collaborazione con gli specialisti di settore e con l’obiettivo di favorire la transizione energetica.
La sperimentazione si inserisce in un progetto partito nel 2022 a Castelfranco Emilia (MO)
Dal 2022 Inrete è capofila di un’iniziativa che ha già permesso di sperimentare con successo, con test temporanei in due fasi, l’introduzione di una miscela di gas naturale e idrogeno al 2% nelle reti gas cittadine. Lo studio ha coinvolto una quarantina di famiglie residenti in un comparto residenziale a Castelfranco Emilia (MO), tutte opportunamente informate.
Acquisito quindi il know how necessario, sia in termini tecnologici sia di sicurezza, la società del Gruppo Hera, grazie alla sottoscrizione del protocollo con il MASE e il CIG e in accordo con l’amministrazione comunale, avvierà la terza fase della sperimentazione nella stessa area residenziale. Sarà così possibile esplorare i diversi aspetti operativi che consentono all’infrastruttura di ricevere, nella sua attuale configurazione, miscele di gas naturale e idrogeno al 5%. Anche questa volta sarà fondamentale la collaborazione dei cittadini, senza oneri per le famiglie residenti nel comparto scelto per la sperimentazione: i test saranno infatti estesi anche a valle del contatore, svolgendo verifiche sul funzionamento degli apparecchi gas domestici nelle abitazioni, come caldaie e piani cottura, così da ottenere una puntuale valutazione dei risultati.
“L’accordo pilota appena sottoscritto con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Comitato Italiano Gas – commenta l’amministratore delegato del Gruppo Hera, Orazio Iacono – è un importante riconoscimento alla nostra capacità di innovare per abilitare le infrastrutture a supporto delle transizioni, a cominciare da quella energetica. La necessità, ormai stringente per il Paese, di diversificare le fonti energetiche non può prescindere dall’utilizzo dei green gas come l’idrogeno e in questo contesto i nostri asset sono pronti ad aumentare la percentuale di blending nelle reti, come prevede il protocollo, fino al 10% confermandone l’allineamento alla tassonomia europea. Questa sperimentazione rappresenta un ulteriore volano per lo sviluppo di attività strategiche e innovative finalizzate alla riduzione dell’impronta carbonica accompagnando i clienti nella transizione energetica e garantendo la resilienza dei territori serviti”.
”Siamo orgogliosi di aver siglato questo protocollo operativo con MASE e CIG sulla sperimentazione di green gas – interviene Federico Bronzini, amministratore delegato di Inrete Distribuzione Energia – Ribadiamo così il nostro impegno nel perseguire soluzioni all’avanguardia e finalizzate a ridurre la dipendenza energetica dalle fonti fossili tradizionali. Grazie a importanti investimenti e alla nostra esperienza nel settore, siamo pronti a farci promotori in modo concreto, ancora una volta, del percorso di decarbonizzazione anche nell’ambito civile e residenziale”.
NexMeter, il contatore evoluto sviluppato dal Gruppo Hera
Per la corretta misura del gas, la sperimentazione vede l’impiego di NexMeter su tutte le utenze di Castelfranco Emilia interessate dal progetto. NexMeter è il contatore gas G4 sviluppato dal Gruppo Hera, già abilitato a misurare miscele di metano e idrogeno: il dispositivo, che ha aperto nuove prospettive nel settore sia per le tecnologie all’avanguardia che utilizza sia per le sue funzioni di sicurezza, è già presente in ormai quasi 300.000 case italiane allacciate alle reti di distribuzione gas gestite dalle società di distribuzione del Gruppo Hera.
Collaborano a questo progetto:
BAXI; Bosch; Electrolux; Emerson; Ferroli, Immergas; Innovhub SSI; Pietro Fiorentini; RINA; Snam; TdZ, Valpres, azienda di Bonomi Group, Alfa Engineering e Idrotherm 2000.
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Si allarga nel Modenese la platea delle Amministrazioni che superano la TARI e scelgono la tariffa che tiene conto della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dagli utenti. Il 14 e il 21 gennaio gli incontri pubblici a Zocca e Montombraro per illustrare le novità
Da gennaio in tutti i Comuni dell’Unione Terre di Castelli sarà in vigore la Tariffa Corrispettiva Puntuale. Nel Modenese, infatti, si allarga ancora la platea delle amministrazioni che decidono di superare la TARI e passare alla TCP grazie alla quale la bolletta tiene conto della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dagli utenti. Dal 2026, quindi, la nuova tariffa sarà attiva anche a Zocca. L’obiettivo principale è migliorare ancora la raccolta differenziata. Separando bene i rifiuti, infatti, resta poco da gettare nell’indifferenziato e questo permette una bolletta più leggera e il recupero di quantità sempre maggiori di organico, carta, plastica, vetro. Il passaggio alla TCP rientra nelle strategie individuate dal Piano regionale dei rifiuti per aumentare la raccolta differenziata.
Tutte le informazioni sulla TCP arriveranno via posta anche nelle buchette degli utenti domestici e non domestici di Zocca. Per diffondere nel modo più capillare possibile le informazioni sul passaggio alla TCP, sono in programma due incontri pubblici il 14 e il 21 gennaio (ore 19) rispettivamente a Zocca nella sala consiliare e al teatro parrocchiale di Montombraro.
Come funziona la Tariffa Corrispettiva Puntuale
La TCP sarà fatturata direttamente da Hera. Come per la TARI, l’importo è calcolato anche in base alla superficie dell’immobile e al numero degli occupanti (per le utenze domestiche) o alla categoria di attività svolta (per le utenze non domestiche). Insieme alle quote relative alla superficie e al nucleo familiare o alla categoria di attività, nella bolletta è indicata la voce relativa alla quota variabile di base (cioè la quantità prestabilita di indifferenziato conferibile ogni anno); solo se questa quantità verrà superata, ci sarà anche un’ulteriore quota, la quota variabile aggiuntiva. Dunque, se nell’arco dell’anno si effettua un numero di conferimenti di rifiuto indifferenziato superiore a quelli prestabiliti, questi saranno addebitati nella bolletta di conguaglio dell’anno successivo. Le tariffe applicate e il regolamento TCP saranno stabiliti dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e Rifiuti (Atersir) entro il primo semestre 2026 e si potranno consultare nell’area “Assistenza” del sito del Gruppo Hera (www.gruppohera.it) selezionando il proprio Comune.
Le modalità di raccolta dei rifiuti rimangono invariate. L’unico rifiuto sul quale viene calcolata la TCP è quello indifferenziato, che viene conteggiato considerando l’intero volume conferito al servizio. Per risparmiare, quindi, è meglio esporre il contenitore dell’indifferenziato solo quando è pieno oppure, se si utilizza il cassonetto, gettare un sacchetto riempito adeguatamente. Ogni volta che si espone il bidoncino dell’indifferenziato, oppure ogni volta che si apre il contenitore stradale dell’indifferenziato con la Carta Smeraldo, viene registrato da Hera un conferimento. Tutti i rifiuti differenziati (carta, vetro, plastica, sfalci, ecc.) potranno essere conferiti senza alcun aggravio tariffario.
I conferimenti annui prestabiliti previsti nella nuova bolletta
Il numero dei conferimenti prestabiliti nella nuova bolletta, per le famiglie, dipende dal numero di componenti del nucleo famigliare. Nella bolletta la quantità di indifferenziato viene conteggiata utilizzando come riferimento il volume conferito espresso in litri. Il numero di litri conferiti è pari a 30 litri se si utilizza la Carta Smeraldo, mentre è pari al volume del contenitore dell’indifferenziato nel caso di raccolta porta a porta (per le utenze domestiche il contenitore per l’indifferenziato è pari a 40 litri). Il numero prestabilito di conferimenti cresce progressivamente all’aumentare del nucleo familiare, diviso in sei fasce (da un solo componente fino a 6 componenti e oltre). Le tabelle per gli utenti domestici e per le imprese sono contenute nella lettera in arrivo nelle buchette di Zocca.
Per le famiglie di Zocca i conferimenti prestabiliti vanno da un minimo di 600 litri l’anno per i nuclei composti da una sola persona (che corrispondono a 15 conferimenti con bidoncino porta a porta o a 20 conferimenti con Carta Smeraldo), a un massimo di 1.200 litri riservato alle famiglie composte da 6 persone in su (significa 30 conferimenti l’anno con bidoncino porta a porta o 40 conferimenti con Carta Smeraldo).
Per quanto riguarda le imprese, il numero di conferimenti prestabiliti annui è 24, uguale per tutte le dimensioni dei contenitori in dotazione eccetto che per quello più grande (contenitori da oltre 1.700 litri) per il quale i conferimenti annui prestabiliti sono 20.
La prima bolletta, relativa al periodo che inizia a gennaio 2026, arriverà durante la prossima estate e conterrà il numero dei conferimenti effettuati. Da luglio 2026, le informazioni sul numero dei conferimenti effettuati saranno disponibili anche sulla app MyHera.
Domande e risposte: conferimento di pannolini e pannoloni
Nella lettera in arrivo ai cittadini e alle imprese si trovano anche alcune domande frequenti con le relative risposte. Tra le richieste più sentite dai cittadini c’è quella relativa a chi deve conferire pannolini e pannoloni, che vanno nell’indifferenziato: per tutelare queste famiglie, anche a Zocca verranno messi a disposizione degli svuotamenti ulteriori rispetto a quelli prestabiliti. Il numero di conferimenti aggiuntivi gratuiti per ogni persona che usufruisce del servizio sarà stabilito dal Comune. In caso di bambini di età inferiore ai 36 mesi, l’agevolazione è riconosciuta in automatico. Negli altri casi è necessario richiedere l’agevolazione al Servizio Clienti Hera a partire da giugno 2026. Per il primo anno di avvio della tariffa, eccezionalmente, l’agevolazione sarà applicata con la dovuta retroattività se la richiesta perverrà entro la fine del 2026.
Un’altra delle domande più frequenti riguarda le imprese e la detrazione dell’IVA. Una delle conseguenze positive del passaggio alla TCP riguarda proprio questo argomento: essendo la TCP il corrispettivo per un servizio ricevuto, e non più un tributo, il pagamento avverrà a fronte del ricevimento di una fattura e sarà possibile detrarre l’IVA del 10%.
Per chi deve ritirare la tessera e i contenitori
Hera ha già distribuito le dotazioni per accedere al il servizio di raccolta. Chi non ha la Carta Smeraldo o il contenitore per l’indifferenziato se conferisce porta a porta, deve ritirarli al più presto per poter usufruire dei servizi ambientali ed evitare l’applicazione di una penale nella bolletta. Ecco dove:
• Sportello Clienti Hera, Via Caduti Sul Lavoro, 123, Vignola il lunedì dalle ore 8:00 alle ore 16:00, dal martedì al sabato dalle ore 8:00 alle ore 13:30.
• Punto di distribuzione in via del Mercato 104 a Zocca il sabato dalle 8:30 alle 13:30.
Hera ha attivato un numero verde dedicato alla TCP: 800.862.328, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18. A disposizione anche una casella email (clienti.tcp@gruppohera.it) e il fax 0542 368165.
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Telefono: +39 051 287111
HERA SPA
Viale Carlo Berti Pichat nr. 2/4 - 40127
Bologna
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