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Al servizio dei grandi eventi

Al servizio dei grandi eventi

I servizi speciali del Gruppo Hera per la pulizia degli spazi comuni e il decoro delle città in occasione di incontri di massa o eventi internazionali. Scopri il nostro impegno.

Grandi concerti, incontri di massa, iniziative internazionali non sono soltanto occasioni di socialità e confronto ma rappresentano anche una sfida importante, per molti versi unica, per mantenere pulizia e decoro in città. Hera dimostra il suo impegno attraverso la messa in campo di servizi speciali che garantiscono pulizia degli spazi comuni e sicurezza per la collettività.

Hera e FICO, una global partnership per la sostenibilità

Hera collabora stabilmente con FICO (Fabbrica Italiana Contadina), il più grande parco tematico sull’agroalimentare italiano di base a Bologna, gestendo in modo sostenibile rifiuti, energia e acqua. Grazie al protocollo d’intesa firmato con Eataly World, CAAB e Fondazione FICO, Hera si impegna a promuovere azioni di economia circolare come la riduzione dei rifiuti, il riciclo a chilometro zero e il recupero del cibo in eccedenza. A questo si aggiungono azioni mirate per favorire la sostenibilità energetica del parco, attraverso l’utilizzo della rete di teleriscaldamento in connessione tra il termovalorizzatore di Hera e il Centro Agroalimentare di Bologna. Grazie alle corrette modalità di gestione nei primi mesi di apertura di FICO il 67% dei rifiuti è stato avviato a recupero.

Un modello vincente che combina competenza, passione e gioco di squadra e che ha già dimostrato la sua efficacia in tante occasioni. Qui raccontiamo i principali eventi a cui Hera a collaborato attivamente attraverso la gestione straordinaria dei servizi ambientali:


Una tre giorni all’insegna della raccolta differenziata

Il Villaggio Coldiretti ha raccolto in piazza VIII agosto, nel parco della Montagnola e in piazza XX settembre, nell’arco di tre giorni, circa 800.000 persone tra visitatori, addetti ai lavori, volontari e decine di migliaia di agricoltori da tutte le regioni italiane. Anche in questo caso, Hera ha dato il suo contributo alla buona riuscita dell’evento, gestendo la raccolta dei rifiuti sia nei tre punti nodali della manifestazione sia nelle aree attigue. Per l’occasione, Hera ha messo a disposizione ecobox da 70 litri e bidoni carrellati da 120 litri, questi ultimi accessoriati da un apposito pannello alle spalle, tutti con appositi sacchi, e si è impegnata a effettuare tre svuotamenti giornalieri. La multiutility si è anche occupata della raccolta dell’olio di frittura, con la fornitura di appositi contenitori e con la presenza costante di un apposito furgoncino per sensibilizzare all’importanza di raccogliere l’olio vegetale esausto anche a casa.

Passando ai numeri, durante il Villaggio Coldiretti è stato raggiunto un tasso di raccolta differenziata dell’89% e sono stati raccolti in totale 14.817 kg di rifiuti (di cui 958 kg di plastica, 405 kg di carta, 1.208 kg di imballaggi in cartone, 816 kg di vetro e lattine, 7.846 kg di organico, 1.920 kg di olio e 1.665 kg di indifferenziato).


La svolta green della manifestazione religiosa

In che modo una manifestazione di piazza può essere rispettosa dell’ambiente? Attraverso azioni concrete e condivise, come ha dimostrato il Festival Francescano a Bologna.

Nella tre giorni dal 27 al 29 settembre, per il pubblico è stato allestito un punto di approvvigionamento idrico in Piazza Re Enzo che ha consentito il risparmio di ben 3.000 bottigliette in plastica. Al loro posto, sono state distribuite quasi cinquecento borracce in alluminio e bicchieri, rigorosamente compostabili. L’impiego della plastica è stato notevolmente ridotto grazie anche all’utilizzo di sacchetti in Mater-Bi per il confezionamento dei gadget, al posto di buste.

Hera si è occupata della gestione dei rifiuti fornendo i contenitori idonei e raccogliendo in totale 520 kg di rifiuti (di cui 56 kg di plastica, 141 kg di carta e cartone, 70 kg di vetro, 187 kg di organico e 67 kg di indifferenziato). Grazie alla collaborazione di tutti, durante la manifestazione è stato possibile raggiungere l’87% di differenziata.


Strabologna e Run Tune Up 2019: edizioni da record!

In occasione dell’edizione 2019 della Strabologna, è stato raggiunto il 97,3% di raccolta differenziata. Un risultato importante, ottenuto grazie all’impegno dei partecipanti, dei volontari e della multiutility, che ha allestito per l’occasione 5 “isole” costituite da coppie di eco-box per carta, plastica, indifferenziato e organico, oltre ai cestini posizionati in piazza Maggiore.

Tutti i volontari addetti alle pulizie presenti sono stati formati prima della manifestazione e hanno presidiato sia i contenitori sia le isole ecologiche, informando costantemente i cittadini. La raccolta differenziata, che si è concentrata principalmente all’arrivo della mezza maratona, per non creare difficoltà ai partecipanti alla gara, ha raggiunto cifre da record: in totale sono stati raccolti ben 560 kg di rifiuti (160 kg di plastica, 250 kg di cartone, 135 kg di organico e 15 kg di indifferenziato).

L’edizione 2019 della Run Tune Up la quinta in cui Hera ha collaborato attivamente gestendo i rifiuti. Grazie all’opera dei volontari e all’impegno dei 4.500 partecipanti alla manifestazione sportiva, attenti alla differenziata, sono stati raccolti in totale 798 kg di rifiuti (di cui 120 kg di plastica, 408 kg di carta e cartone, 210 kg di organico e 60 kg di indifferenziato). 


Biografilm 2019: ancora un’edizione con grandi risultati anche per la raccolta differenziata!

A partire dall’edizione 2017 della kermesse cinematografica, Hera ha previsto diverse misure per la raccolta dei rifiuti con l’obiettivo di massimizzare la differenziata,.

Durante l’edizione 2019 del Biografilm e del Biografilm Park, si è arrivati al 72% di raccolta differenziata. Un ottimo risultato, ottenuto grazie alla stretta collaborazione di Hera con l’organizzazione del festival e all’impegno di cittadini e operatori.

Quest’anno la multiutility ha fornito, in occasione della manifestazione, 30 contenitori muniti di ruote per i rifiuti indifferenziati, 30 per la plastica e 30 per l’organico, perché alcuni stand presenti al Parco del Cavaticcio hanno utilizzato stoviglie compostabili.

Inoltre, sono stati predisposti 10 bidoni per il vetro, utilizzati dalla security o dagli esercenti, e 25 bidoncini per l’organico al servizio dei commercianti. Cibo, carta e cartone sono invece stati gestiti direttamente da organizzazione ed esercenti servendosi di sacchi azzurri e di 6 contenitori con ruote.

Fin da subito, a fianco delle isole ecologiche allestite al Parco del Cavaticcio, Hera ha affisso dei “vademecum” di grande formato, con le istruzioni per il corretto conferimento dei rifiuti prodotti con maggior frequenza e con l’invito ai cittadini all’uso de Il Rifiutologo, l’app che dà informazioni dettagliate su come riciclare qualunque materiale.

Passando ai risultati, nell’arco dell’intera manifestazione, sono stati raccolti in totale 12.063 kg di rifiuti (1.008 kg di plastica, 1.174 kg di cartone, 1.485 kg di organico, 5.000 kg di vetro e 3.396 kg di indifferenziato).


A ottobre il Papa è stato in visita a Bologna e Cesena per la prima volta: oltre 50.000 le persone che hanno partecipato all'evento. In quest'occasione Hera ha messo in campo una serie di servizi speciali per garantire pulizia e sicurezza: rimozione temporanea dei cassonetti e chiusura dei tombini stradali lungo i percorsi interessati dal passaggio di Bergoglio e del corteo, attivazione di un servizio straordinario di raccolta dei rifiuti e di lavaggio strade, fornitura di autobotti per la distribuzione d'acqua potabile, fornitura sacchi ai volontari impegnati nelle operazioni di raccolta, utilizzo mezzi e personale aggiuntivi.

 


Al concerto di Vasco, con più di 200.000 spettatori, ha vinto non soltanto il rock, ma anche il senso civico, che ha consentito di restituire alla città un contesto ordinato e pulito. I servizi ambientali erogati dal Gruppo hanno beneficiato degli effetti positivi della campagna di sensibilizzazione "Pulito è Rock", promossa da Hera e Comune di Modena. Non a caso, nelle aree della città interessate dall'evento, la raccolta differenziata ha superato il 60%, ben al di sopra di quanto solitamente registrato in eventi di questo tipo. Merito, fra gli altri, dei tanti volontari, compresi alcuni dipendenti del Gruppo Hera che hanno deciso di dare una mano.


Per una settimana Bologna è diventata la capitale mondiale delle tematiche ambientali: un evento che è culminato con i lavori del G7 Ambiente e che ha previsto un palinsesto di oltre 70 appuntamenti (eventi, concerti e manifestazioni) aperti a tutta la cittadinanza. L'impegno di Hera si è concretizzato attraverso la rimozione temporanea dei cassonetti, l'attivazione di un servizio straordinario di raccolta rifiuti, l'utilizzo di personale e mezzi aggiuntivi.


Oltre 90.000 fan hanno partecipato alla storica reunion dei Guns N' Roses all'autodromo di Imola che si è trasformato, per l'occasione, in un grande teatro a cielo aperto. Tutti i cassonetti delle isole ecologiche di base sono stati resi accessibili anche senza tessera, sono stati inoltre potenziati i servizi di spazzamento e pulizia, e posizionati nelle zone limitrofe all'autodromo oltre 200 contenitori per la raccolta differenziata. E la mattina della domenica la città si è svegliata pulita.

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Obiettivo decarbonizzazione: come il Gruppo Hera promuove lo sviluppo dell'idrogeno

Idrogeno: energia, storage, carburante. Scopri la strategia e i progetti a supporto della transizione energetica.


 

"L’idrogeno è un vettore strategico per il futuro del sistema energetico europeo: il Gruppo Hera è già primario operatore nazionale del settore e in prima linea nell’abilitazione delle reti al trasporto anche di molecole verdi” – Amministratore Delegato del Gruppo Hera, Orazio Iacono.

Con la Strategia di integrazione del sistema energetico, la Commissione Europea ha tracciato un innovativo sentiero per raggiungere una piena decarbonizzazione del settore energetico al 2050, che mira a superare la contrapposizione tra singole filiere energetiche a “silos”, per andare verso un sistema in grado di far dialogare tra loro le differenti infrastrutture. Uno dei pilastri strategici è la promozione dei biocombustibili, compreso l’idrogeno, nei settori difficili da elettrificare e cosiddetti «hard to abate», ad esempio l’industria gasivora o il trasporto pesante.

Nella produzione di idrogeno, l’approccio integrato adottato da Hera consente di attivare sinergie virtuose tra diverse infrastrutture e processi. L’energia green a basso costo generata dai termovalorizzatori (WTE) viene impiegata nel processo di elettrolisi per separare l’acqua in idrogeno e ossigeno. Quest’ultimo può essere reimpiegato nel trattamento delle acque reflue del ciclo idrico, mentre l’idrogeno prodotto può essere stoccato o distribuito attraverso la rete del gas, contribuendo alla costruzione di un ciclo energetico rinnovabile, interconnesso e sostenibile.

In questa direzione, il Gruppo sta valutando e portando avanti diversi progetti nell’ambito dello sviluppo dell’idrogeno, per il suo utilizzo nel settore civile, nel trasporto pubblico e nei settori hard-to-abate.

Tra le attività in corso: il nuovo impianto SynBioS con tecnologia “power to gas”, in grado di convertire energia elettrica rinnovabile e acque reflue in idrogeno “verde” e poi in biometano. A Modena e a Trieste, sono state avviate attività di riconversione delle aree industriali dismesse in nuove hydrogen valley.

A Castelfranco Emilia (Mo), proseguono le attività di immissione di idrogeno nelle reti di distribuzione gas urbane nell’ambito della prima sperimentazione nazionale dell’idrogeno per uso civile avviata con due immissioni temporanee tra fine 2022 e fine 2023, per studiare tutti gli aspetti connessi all’utilizzo di miscele di idrogeno e gas naturale nelle reti esistenti.

Con il progetto IdrogeMO di Gruppo Hera e Snam, decolla l'Hydrogen Valley di Modena

La città emiliana diventa una delle capitali europee dell’idrogeno rinnovabile: l’obiettivo è contribuire alla neutralità carbonica dell’Emilia-Romagna in un territorio a forte vocazione imprenditoriale. Tra i principali beneficiari, il settore della mobilità, il trasporto pubblico locale e le industrie.

Il modello è quello dell’Hydrogen Valley, cioè un’area geografica (città, quartiere, cluster industriale ecc.) in cui diverse applicazioni tecnologiche sono combinate in un ecosistema integrato per migliorare l’economia energetica. L’energia prodotta di giorno dai pannelli fotovoltaici, che diversamente andrebbe dispersa, verrà trasformata in idrogeno e successivamente stoccata in un’apposita fuel cell per essere restituita di notte sotto forma di energia elettrica, garantendo così un’autonomia energetica 100% green del distretto.

Fulcro dell’Hydrogen Valley modenese è IdrogeMO, il progetto di Gruppo Hera e Snam per la realizzazione di un polo produttivo in grado di produrre fino a 370 tonnellate di idrogeno rinnovabile l’anno, con la possibilità di futuri ampliamenti per incrementarne la produzione.

Nella realizzazione di IdrogeMO, le società avranno un ruolo distinto ma interconnesso: Hera, tramite la controllata Herambiente, si occuperà della realizzazione dell’impianto fotovoltaico, Snam della realizzazione dell’impianto di produzione dell’idrogeno. In particolare, il parco fotovoltaico da 6 megawatt, con un innovativo impianto a pannelli solari galleggiante su uno specchio d’acqua, sarà realizzato alla discarica esaurita del Comune di Modena in concessione a Herambiente, quindi senza alcun consumo di suolo utile, in ottica di economia circolare. L’impianto fotovoltaico alimenterà un elettrolizzatore - dispositivo che estrae idrogeno dall’acqua attraverso un processo di elettrolisi - installato in un’area industriale dismessa in via Caruso a Modena. Per consentire il funzionamento dell’elettrolizzatore – la cui potenza è di 2,5 megawatt - anche in assenza di luce solare e in orario notturno, è prevista una batteria per lo stoccaggio dell’energia elettrica.

L’impianto sarà gestito da una società ad hoc controllata dal Gruppo Hera e partecipata da Snam, che si occuperà, oltre che della produzione, anche della commercializzazione dell’idrogeno verde.

Le potenzialità dell’Hydrogen Valley modenese sono già state recepite dal settore della mobilità: le aziende di trasporto pubblico locale Seta e Tper hanno infatti in programma di convertire parte della loro flotta in mezzi alimentati a idrogeno. La stessa attenzione per lo sviluppo di una filiera dell’idrogeno green è inoltre stata manifestata dal settore industriale locale, con particolare riferimento ad automotive e aziende cosiddette hard-to-abate del distretto ceramico, per la decarbonizzazione dei propri processi produttivi.

Idrogeno come carburante per una mobilità pubblica più sostenibile

L’idrogeno prodotto dall’impianto di Modena potrà rifornire l’azienda di trasporto pubblico locale Seta, che ha già avviato le procedure per l’acquisto di 12 bus, per un totale di circa 50 tonnellate l’anno, garantendo una percorrenza di 660 mila chilometri e un conseguente risparmio di CO2 pari a 737 tonnellate/anno (rispetto ad autobus alimentati a gasolio).

La possibilità di alimentare a idrogeno alcuni autobus della flotta Seta e Tper, nelle province di Bologna, Ferrara e Modena, risponde all’esigenza di rendere sempre più sostenibile la mobilità nel territorio dell’Emilia-Romagna.

Rispetto all’alimentazione elettrica, l'idrogeno, grazie a una maggiore autonomia, è infatti ritenuto più idoneo ad alimentare mezzi a lunga percorrenza giornaliera, in particolare autobus che si muovono lungo le linee extraurbane. La velocità di rifornimento dei mezzi è inoltre paragonabile a quella dei veicoli alimentati con combustibili tradizionali.

Idrogeno per uso civile: la sperimentazione promossa da MASE, CIG e Gruppo Hera


 

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), il Comitato Italiano Gas (CIG) e Inrete Distribuzione Energia (società del Gruppo Hera), hanno sottoscritto un protocollo pilota per lo sviluppo di sperimentazioni di miscele di idrogeno e gas naturale per la progressiva abilitazione di percentuali crescenti di gas a basso contenuto di carbonio nelle reti di distribuzione del gas.

Il protocollo operativo sperimentale prevede di utilizzare, per la prima volta in Italia in modo graduale, miscele fino al 10% di idrogeno per alimentare un tratto isolato di rete, con l’obiettivo di testare, rispettando le più stringenti prescrizioni sulla sicurezza, soluzioni che sfruttino, anche in ambito civile e residenziale, i green gas.

Questi vettori energetici a basso impatto ambientale potranno contribuire alle esigenze di decarbonizzazione dei territori con importanti benefici ambientali, permettendo di valorizzare l’infrastruttura gas esistente che, In Italia, costituisce un unicum a livello europeo per estensione e capillarità, senza modificare gli impianti termici esistenti. Il primo step del progetto prevede l’immissione in rete di una miscela con il 5% di idrogeno e potrà contribuire agli studi in corso per l’aumento della percentuale, rispondendo alla necessità del Paese di diversificare le fonti energetiche.

La sperimentazione si inserisce in un progetto già avviato a Castelfranco Emilia

Dal 2022, Inrete è capofila di un’iniziativa che ha già permesso di sperimentare con successo, con test temporanei in due fasi, l’introduzione di una miscela di gas naturale e idrogeno al 2% nelle reti gas cittadine. Lo studio ha coinvolto una quarantina di famiglie residenti in un comparto residenziale a Castelfranco Emilia (MO).

Acquisito quindi il know-how necessario, sia in termini tecnologici sia di sicurezza, la società del Gruppo Hera, grazie alla sottoscrizione del protocollo con il MASE e il CIG e in accordo con l’amministrazione comunale, avvierà la terza fase della sperimentazione nella stessa area residenziale. Sarà così possibile esplorare i diversi aspetti operativi che consentono all’infrastruttura di ricevere, nella sua attuale configurazione, miscele di gas naturale e idrogeno al 5%. Successivamente, in base ai risultati ottenuti, si valuterà l’opportunità di testare miscele con una quantità ancora superiore di idrogeno, fino al 10%.

“L’accordo pilota sottoscritto con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Comitato Italiano Gas – commenta l’amministratore delegato del Gruppo Hera, Orazio Iacono – è un importante riconoscimento alla nostra capacità di innovare per abilitare le infrastrutture a supporto delle transizioni, a cominciare da quella energetica. La necessità, ormai stringente per il Paese, di diversificare le fonti energetiche non può prescindere dall’utilizzo dei green gas come l’idrogeno e in questo contesto i nostri asset sono pronti ad aumentare la percentuale di blending nelle reti, come prevede il protocollo, fino al 10% confermandone l’allineamento alla tassonomia europea”.

Per garantire una corretta misurazione del gas, la sperimentazione prevede l’impiego di NexMeter  sulle utenze coinvolte nel progetto. Si tratta del contatore gas G4 sviluppato dal Gruppo Hera, già abilitato alla misurazione di miscele di metano e idrogeno.


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