Gruppo Hera: il CdA approva i risultati del terzo trimestre 2025
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I primi nove mesi dell’anno si chiudono con ricavi e investimenti in forte crescita e tutti i principali indicatori economico-finanziari positivi, in linea con i primi due trimestri e con i target del Piano industriale

Highlight economico-finanziari
- Ricavi in crescita a 9.365,6 milioni di euro (+10,6%)
- Margine operativo lordo (MOL) stabile a 1.037,2 milioni di euro
- Utile netto del periodo salito a 324,6 milioni di euro (+4%)
- Investimenti operativi lordi per 666,8 milioni di euro (+18,8%)
- Indebitamento finanziario netto a 4.147,2 milioni di euro e rapporto debito netto/MOL a 2,6x in miglioramento rispetto a settembre 2024
- In aumento il ritorno sul capitale investito, con il ROI al 9,9%
Principali direttrici industriali
- Crescita organica del portafoglio multibusiness. Il buon andamento di ciclo idrico e ambiente compensa il venir meno delle opportunità straordinarie colte nel 2024 nel comparto energia
- Espansione del perimetro operativo. Prosegue il rafforzamento tramite operazioni di M&A e joint venture (Ambiente Energia, CircularYard) e il consolidamento al 100% delle partecipate EstEnergy, Hera Comm e Aliplast attraverso l’acquisto delle quote di minoranza
- Capacità di generare valore. Solide performance operative e una gestione finanziaria efficiente sostengono l’incremento degli utili e la redditività del capitale investito
- Ampi margini per lo sviluppo. La generazione di cassa e la flessibilità finanziaria sono i presupposti per nuove operazioni di crescita per linee interne ed esterne, in coerenza con gli obiettivi del Piano industriale
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal Presidente Esecutivo Cristian Fabbri, ha approvato oggi all’unanimità la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2025, che conferma una performance strutturale positiva e una forte crescita dei ricavi e degli investimenti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:

«In questi nove mesi, facendo leva sulla generazione di cassa e sulla buona flessibilità finanziaria, ci siamo focalizzati sulla crescita strutturale del Gruppo: abbiamo raddoppiato gli investimenti operativi di sviluppo, incrementando di quasi il 20% gli investimenti sia nei settori regolati sia nei business a mercato. Abbiamo inoltre perfezionato alcune operazioni di M&A e riacquistato le quote di minoranza di EstEnergy, Aliplast e, a inizio ottobre, Hera Comm, tutte oggi detenute al 100%. Questa spinta sulla crescita strutturale unita alla solidità del portafoglio multibusiness ci ha consentito di compensare il venir meno del contributo di alcune opportunità temporanee e si è riflessa in un aumento del rendimento del capitale proprio, che sfiora il 10%. Questi risultati testimoniano la piena coerenza del nostro percorso con gli obiettivi fissati nel Piano industriale».
Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:
«Le buone performance operative e le azioni di ottimizzazioni finanziaria hanno sostenuto la crescita dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, salito del 4,2%. Lo scenario macroeconomico resta complesso, ma i segnali di stabilizzazione del mercato energetico, uniti alla nostra capacità di generare cassa e marginalità - con un rapporto debito netto/MOL a 2,6 volte - ci permettono oggi di affrontare con ancora maggiore slancio le opportunità di sviluppo. Al centro della nostra strategia industriale resta un principio non negoziabile: la sostenibilità deve procedere assieme alla competitività. Tutti i nostri investimenti in tecnologie e servizi puntano a rafforzare questa connessione, migliorando resilienza, innovazione e qualità dell’offerta. Solo così possiamo conciliare l’obiettivo Net Zero 2050 con la crescita dei territori e il benessere delle comunità».
Ricavi in crescita a doppia cifra a 9,4 miliardi
Al 30 settembre 2025, i ricavi del Gruppo Hera sfiorano i 9,4 miliardi di euro (9.365,6 milioni), in crescita di oltre 894 milioni rispetto allo stesso periodo del 2024, pari a un incremento del +10,6%, legato prevalentemente all’aumento dei prezzi delle commodity energetiche e al maggior valore dei volumi intermediati di gas e di elettricità.
Margine operativo lordo (MOL) stabile a 1.037 milioni
Il margine operativo lordo dei primi nove mesi del 2025 si mantiene sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, attestandosi a 1.037,2 milioni di euro. La minore marginalità delle aree energia (–23,3 milioni) è compensata dai risultati positivi del ciclo idrico e dei servizi ambientali. Il confronto con il 2024 va tuttavia letto tenendo conto degli 85 milioni di marginalità straordinarie registrate lo scorso anno, legate a opportunità temporanee non ricorrenti (principalmente mercati di ultima istanza ed ecobonus). Depurato da tali effetti, il margine operativo lordo al 30 settembre 2025 mostra una crescita organica del 9%, sostenuta dal contributo di tutti i core business del Gruppo, superiore al tasso di crescita medio annuo del 7% previsto dal Piano industriale per il periodo fino al 2028.
Risultato ante imposte superiore a 457 milioni di euro
Il risultato operativo netto dei primi nove mesi si attesta a 519,9 milioni di euro, in lieve flessione (–0,5%) rispetto allo stesso periodo del 2024, principalmente per effetto dell’aumento degli ammortamenti, legato ai nuovi investimenti realizzati nei settori regolati e nel trattamento rifiuti, mentre gli accantonamenti risultano in diminuzione grazie alla normalizzazione del mercato energetico.
Utile netto in aumento del 4%
Nonostante l’incremento del tax rate salito al 29% (era il 28% l’anno prima), l’utile netto al 30 settembre di quest’anno raggiunge i 324,6 milioni di euro, in aumento del 4% rispetto ai 312,1 milioni dello stesso periodo 2024. Cresce in parallelo anche l’utile netto di pertinenza degli Azionisti del Gruppo, che si attesta a 294,7 milioni di euro (+4,2% rispetto ai 282,9 milioni del 30 settembre 2024).
Investimenti operativi in forte crescita e riconferma della solidità finanziaria del Gruppo
Al 30 settembre 2025 gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale (34,2 milioni), ammontano a 666,8 milioni di euro, in aumento di quasi 106 milioni rispetto allo stesso periodo del 2024 (+18,8%). A beneficiare in misura maggiore degli interventi di sviluppo e di adeguamento normativo sono il ciclo idrico integrato (oltre 243 milioni di euro di investimenti, 68 milioni in più rispetto al 30 settembre 2024), l’area ambiente (quasi 30 milioni di euro in più in un anno) e l’area gas (+11 milioni).
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