Ferrara, la città del calore "verde"
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Il segreto “green” di Ferrara? È nel sottosuolo, dove un bacino geotermico alimenta il suo sistema di teleriscaldamento. Risultato? L’87% dell’energia termica distribuita in città è “pulito” e risparmiamo circa 22 mila tonnellate di emissioni di CO2
Sotto il suolo di Ferrara, è nascosto un tesoro. Non un forziere pieno di monete d’oro né un caveau dove sono nascoste opere d’arte. È un dono che la natura ha voluto fare a questa città. A circa due mila metri di profondità, in corrispondenza della frazione di Casaglia, c’è infatti un giacimento geotermico da cui si estrae acqua a una temperatura intorno ai 100° C. Un bacino tra i più importanti a livello mondiale, che rappresenta una fonte di energia rinnovabile e completamente pulita.
È proprio questo tesoro naturale a rendere quello del teleriscaldamento ferrarese uno degli impianti geotermici più all’avanguardia in Europa. Questo bacino, infatti, fornisce il 43% di energia termica a una rete di 160 km che serve circa 25 mila unità abitative. Grazie alla geotermia, associata al recupero del calore prodotto dal termovalorizzatore di via Diana, l’87% del calore che distribuiamo nella città di Ferrara è “green”. Un risultato confermato dalla recente certificazione Carbon Footprint validata da SGS, secondo cui il teleriscaldamento di Hera permette alla città estense di risparmiare 22 mila tonnellate di emissioni di CO₂ all’anno.
A gestire questo tesoro di energia pulita, da fine 2019, è il Gruppo Hera, associato a Enel Green Power in un Raggruppamento Temporaneo di Imprese creato apposta. Un iter iniziato nel 2017, con la concessione per la coltivazione del giacimento geotermico presente nel sottosuolo ferrarese, e completato recentemente con l’acquisizione della centrale geotermica di Casaglia. Grazie a questa operazione, prevediamo di aumentare entro il 2023 l’utilizzo della geotermia per il sistema di teleriscaldamento di Ferrara di un ulteriore 20% rispetto alla media 2016-2019.
La strategia che abbiamo messo a punto in questi anni ha un solo obiettivo: dare maggiore impulso al teleriscaldamento in città e creare un vantaggio sia sul mercato residenziale sia su quello produttivo.
IL TELERISCALDAMENTO: UNA RISPOSTA AI PROBLEMI DELL’INQUINAMENTO DELL’ARIA…
Il servizio di teleriscaldamento fornisce una risposta ai problemi di inquinamento dell’aria perché permette di concentrare la generazione di calore in poli di produzione efficienti; per fornire il calore necessario al riscaldamento domestico e all’acqua calda sanitaria si possono sfruttare energia di recupero da altri processi e fonti rinnovabili, con conseguenti bassissime emissioni di inquinanti rispetto alle caldaie tradizionali domestiche o condominiali. Ad esempio, il sistema di Ferrara ha recentemente ottenuto la certificazione sulla carbon footprint e può vantare un’impronta di carbonio inferiore del 56% rispetto ad un sistema con caldaie tradizionali.
Grazie al teleriscaldamento Hera, nel 2021 sono state risparmiate oltre 520 tonnellate di inquinanti (NOx e SOx), circa 38 mila tep e 122 mila tonnellate di CO2, dati in miglioramento rispetto al 2020 prevalentemente grazie ai minori problemi tecnici (e conseguenti manutenzioni straordinarie) avvenuti negli impianti, nonché alle azioni di efficientamento e ottimizzazione implementate specialmente a Ferrara e Bologna.