Energy Park e agrivoltaico: modelli innovativi di sviluppo sostenibile
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Iniziative innovative per produrre energia rinnovabile senza ulteriore consumo di suolo e favorire la transizione energetica e la decarbonizzazione.
Contribuiamo alla decarbonizzazione delle comunità promuovendo l’efficienza energetica e sviluppando impianti per la produzione di energie rinnovabili. L’obiettivo è creare sistemi energetici integrati e territoriali, dove produzione e consumo siano strettamente connessi. Da questa visione nascono progetti come gli energy park di Bologna e Faenza, l’impianto agrivoltaico di Cesena realizzato con Horowatt, e il parco fotovoltaico nel Ferrarese.
Iniziative innovative che puntano allo sviluppo di sistemi agrivoltaici avanzati, destinati a dare un contributo significativo alla transizione energetica in Emilia-Romagna.
Cos'è un Impianto Agrivoltaico?
Un impianto agrivoltaico combina la produzione di energia solare con l'agricoltura. I pannelli fotovoltaici sono installati a un’altezza tale da non interferire con le attività agricole, permettendo una doppia utilizzazione del terreno. Questa tecnologia rappresenta una soluzione innovativa per massimizzare l'efficienza energetica pur preservando l'uso agricolo dei terreni, rappresentando un esempio tangibile di sostenibilità e sinergia tra settori diversi.
Horowatt: la rivoluzione green dell’agricoltura 4.0 di Orogel
Horowatt, la NewCo costituita da Hera S.p.A. e OROGEL Soc. Coop. Agricola, realizzerà allo stabilimento cesenate del Gruppo Orogel un impianto agrivoltaico innovativo in grado di produrre circa 8 GWh ogni anno, energia autoconsumata per oltre l’80% dagli stessi stabilimenti della cooperativa agricola. L’impianto agrivoltaico si integrerà con quello di cogenerazione esistente, realizzato e gestito da Hera Servizi Energia. Si tratta di un’opera di grande rilevanza, sia per la riduzione dei costi energetici di Orogel sia per i benefici ambientali: si stima infatti che l’impianto porterà a un risparmio annuo di 2.000 tonnellate di anidride carbonica emessa.
Obiettivo di questo progetto è anche sperimentare una virtuosa coesistenza fra la tecnologia agrivoltaica e le coltivazioni agricole, senza consumare suolo e creando sinergie con le coltivazioni, che saranno protette dalle temperature eccessive e potranno godere di una maggior umidità dei terreni. I pannelli fotovoltaici saranno montati su strutture in metallo a un’altezza di circa 3 metri, sufficienti a consentire l’esecuzione di tutte le attività agricole sottostanti. Inoltre, grazie a una sofisticata automazione integrata con sensori sui terreni, i pannelli potranno essere orientati non solo per inseguire la rotazione del sole, garantendo la massima efficienza produttiva.
Urban Forest ed energia rinnovabile: gli Energy Park di Faenza e Bologna
A Faenza verrà realizzato l’Energy Park, un progetto innovativo che unisce la produzione di energia rinnovabile con la tutela della biodiversità. Si estenderà su circa 70 ettari a ovest della città e sarà composto da due elementi principali: un impianto agrivoltaico avanzato e una Urban Forest.
L’impianto agrivoltaico occuperà 27 ettari e sarà suddiviso in quattro aree. Avrà una potenza di circa 14 MW, con una produzione annua stimata di 21,5 GWh. I pannelli fotovoltaici saranno installati su strutture sollevate da terra, così da permettere il passaggio dei mezzi agricoli e mantenere la coltivazione su quasi tutta la superficie (90-95%). Inoltre, saranno bifacciali, capaci di catturare la luce su entrambi i lati, e dotati di un sistema di inseguimento solare che li orienta automaticamente verso i raggi solari per massimizzare la produzione.
A supporto dell’agricoltura, verranno impiegate tecnologie digitali per monitorare e ottimizzare i processi produttivi, riducendo l’impatto ambientale. Saranno anche installati sistemi di monitoraggio per valutare l’effetto dell’impianto sulla resa agricola.
Accanto all’impianto, sorgerà una Urban Forest su 15 ettari, con la piantumazione di alberi e arbusti autoctoni. Questa area verde sarà suddivisa in zone compatte per favorire la biodiversità e in filari e bordure che arricchiranno il paesaggio. L’obiettivo è migliorare la capacità del territorio di ospitare specie vegetali locali, insetti impollinatori e altri elementi naturali, contribuendo così ad aumentare il valore ecologico dell’area.
Anche Bologna si prepara ad accogliere un Energy Park all’avanguardia, promosso dal Gruppo Hera, che coniuga produzione di energia rinnovabile e valorizzazione ecologica del territorio.
L’intervento interesserà una superficie di circa 68 ettari nel quadrante nord della città, dove sorgeranno un impianto agrivoltaico e una nuova foresta urbana.
L’impianto agrivoltaico contribuirà in modo significativo alla decarbonizzazione, con un risparmio stimato di circa 6.000 tonnellate di CO₂ all’anno. A fianco, l’Urban Forest si estenderà su 20 ettari nella parte sud del lotto, articolandosi in diverse aree pensate per favorire la biodiversità e migliorare la vivibilità urbana.
Il progetto prevede:
- Un’area di parco urbano con bosco e radure di circa 1,3 ettari, con oltre cento alberi.
- Un prato rustico di 1,5 ettari, accessibile e naturale.
- Un bosco della biodiversità su due superfici di 5,3 e 6,5 ettari, con circa 2.500 piante messe a dimora senza uno schema rigido, per creare un habitat spontaneo per la fauna locale.
- Una zona di arbusti e prati su 6,8 ettari, con 900 arbusti, 2,8 ettari di prato rustico e 2 ettari di prato fiorito, pensati per attrarre impollinatori e arricchire la varietà vegetale.
- Infine, circa 200 alberi in filari contribuiranno a definire il paesaggio e migliorare la qualità dell’aria.
Questo modello di parco urbano integrato rappresenta un esempio concreto di rigenerazione ambientale e produzione energetica sostenibile, in linea con la visione di Hera di creare sistemi energetici territoriali in cui produzione e consumo siano strettamente connessi.
Nel Ferrarese, un parco fotovoltaico per la produzione di energia green
Energia pulita ottenuta dal sole nelle campagne di Bondeno, nel Ferrarese: l’impianto, installato su una superficie di 9 ettari, ha una potenza di 9 MW e produce energia corrispondente al consumo annuale di 5 mila famiglie. A regime, permetterà di risparmiare quasi 6 mila tonnellate di anidride carbonica all’anno.
Questo progetto è parte integrante del nostro modello di generazione dell’energia distribuito, in cui la produzione di energia rinnovabile è vicina a chi la consuma, dai cittadini alle imprese.
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