Water Living Lab: economia circolare applicata alla ricerca
Categoria Sfaccettature
Barra di ricerca
Tag Facet
Hera Custom Facet Publish Date
Aggregatore Risorse
Water Living Lab: economia circolare applicata alla ricerca
L’impianto che rimuove i microinquinanti potenzialmente presenti nell’acqua servendosi di materiali innovativi, derivanti dal recupero di prodotti di scarto dell’industria biomedicale.
Il Water Living Lab è un impianto pilota nato dalla collaborazione tra il Gruppo Hera, Medica Spa (azienda leader nella produzione di apparecchiature biomedicali) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). L’obiettivo è testare una tecnologia capace di rimuovere microinquinanti emergenti dalle acque destinate all’uso potabile.
Il sistema è stato installato nell’impianto di potabilizzazione di Pontelagoscuro (Ferrara), che preleva acqua dal fiume Po e la tratta attraverso una filiera completa e sicura. Questo impianto, già predisposto per sperimentazioni su scala industriale, è il contesto ideale per testare materiali innovativi ottenuti dal recupero di scarti dell’industria biomedicale. La sperimentazione, unica in Italia, rientra nel progetto europeo Life Remembrance ed è un esempio concreto di economia circolare applicata alla ricerca.
Dal laboratorio alla realtà: un impianto circolare
Il cuore dell’impianto è costituito da granuli polimerici contenenti grafene e derivati da membrane biomedicali inutilizzate. Inseriti in appositi serbatoi, questi materiali sono in grado di trattenere ed eliminare potenziali microinquinanti presenti nell’acqua. In questo modo, un materiale di scarto viene trasformato in risorsa, contribuendo al ciclo di potabilizzazione e rappresentando un modello virtuoso di economia circolare.
I test condotti al CNR-Isof hanno evidenziato una maggiore efficacia nella rimozione di sostanze come PFAS, farmaci, cosmetici e antiparassitari, rispetto ai tradizionali carboni attivi granulari.
Un passo avanti nella tutela della risorsa idrica
Il Water Living Lab risponde alle esigenze del Piano di Sicurezza delle Acque, che invita a individuare soluzioni per gestire il rischio di inquinamento del fiume Po. Nonostante l’impianto di Pontelagoscuro sia già dotato di sistemi efficaci di filtrazione a carbone attivo, Hera ha scelto di sperimentare questa nuova tecnologia per confermarne l’efficacia in condizioni reali. Il recente collegamento dell’impianto pilota alla linea di trattamento rappresenta un vero e proprio living lab, unico nel panorama nazionale, che consentirà di testare su scala reale una tecnologia già promettente in laboratorio.
Risultati ricerca
Aggregatore Risorse
Piogge sempre più intense e concentrate in poco tempo mettono alla prova la capacità del territorio di gestire grandi quantità d’acqua.
Per evitarne le conseguenze, è fondamentale individuare le aree più esposte e intervenire prima che il rischio diventi una criticità. In quest’ottica, il Gruppo Hera ha avviato una collaborazione con SaferPlaces, realtà specializzata nella mappatura del rischio alluvioni.
Simulare per prevenire
L'obiettivo della collaborazione è avere la possibilità di utilizzare uno strumento che permette di simulare scenari di allagamento da eventi estremi intensi, basandosi sull'orografia e sull'uso del suolo.
Una simulazione che vuole essere veloce e di semplice utilizzo, ma allo stesso tempo capace di fornire indicazioni puntuali per orientare le scelte strategiche. La piattaforma sviluppata da SaferPlaces - spin-off dell'Università di Bologna - è in grado di mappare il rischio di alluvione con alta risoluzione, su scala globale. Uno strumento già utilizzato per supportare progettazioni strategiche e investimenti in misure di adattamento in diverse parti del mondo.
Tre strumenti per costruire resilienza
La soluzione permette di fare tre cose fondamentali.
La prima: valutare l'esposizione degli asset gestiti da Hera rispetto alla vulnerabilità da eventi estremi. Capire, in altre parole, quali infrastrutture potrebbero essere più a rischio in caso di allagamenti.
La seconda: stimare l'impatto sul territorio di possibili interventi sulla permeabilità del suolo.
Non solo opere tradizionali, ma anche Nature Based Solutions - soluzioni basate sulla natura - come aree verdi che assorbono acqua, zone umide, superfici permeabili. Interventi che oltre a mitigare il rischio portano benefici ambientali al territorio.
La terza: orientare la progettazione strategica con maggiore consapevolezza sugli impatti degli eventi estremi. Non più solo reagire, ma anticipare. Questo permette di scegliere dove e come intervenire con dati e simulazioni a supporto.
Verso un territorio più sicuro
La piattaforma coinvolge diversi territori gestiti da Hera. Ogni contesto ha le sue specificità e la tecnologia permette di adattare le simulazioni alle caratteristiche locali: conformazione del suolo e presenza di infrastrutture.
La collaborazione tra il Gruppo Hera e SaferPlaces permette di passare dalla reazione all'anticipazione: un percorso che si costruisce unendo tecnologia e competenza, per rendere il territorio più preparato e resiliente.
Risparmiamo energia, insieme.
Il sito è in modalità risparmio energetico per ridurre i consumi, basta un click per ripartire.
Clicca in un punto qualsiasi per continuare a navigare